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PSI CONTRO BERLUSCONI, NON PUOI COMPRARE NOSTRA STORIA
10.10.2010

PSI CONTRO BERLUSCONI, NON PUOI COMPRARE NOSTRA STORIA. ROMA, 8 OTT - "Ho manifestato più volte la mia protesta contro il caso paradossale di un ‘Avanti!’ berlusconiano, avendo io diretto a suo tempo il ‘vero’ Avanti! socialista. Mi sento particolarmente coinvolto in questa malinconica vicenda." Antonio Ghirelli, che è stato oltre che direttore del quotidiano anche portavoce di Sandro Pertini al Quirinale e di Bettino Craxi a Palazzo Chigi, entra così nella battaglia tra i due Avanti!, quello del Psi, schierato a sinistra, e quello di Lavitola, dalla parte di Berlusconi.

Tanti dirigenti del vecchio e del nuovo Psi insieme a decine di militanti socialisti romani che si sono riuniti oggi pomeriggio in via del Corso, a Roma, davanti alla sede del quotidiano diretto da Lavitola, distribuendo una edizione straordinaria del loro settimanale "Avanti! della domenica" su cui campeggiava il titolo di apertura: "Berlusconi, puoi comprare tutto, non la nostra storia". Un semplice foglio tabloid con una vignetta che raffigura Lavitola che legge un Avanti! che ha come ultima pagina una carta di credito "Silviocard".

Poi il lunghissimo elenco di nomi, un migliaio, tanti prestigiosi del gotha socialista del vecchio Psi, che hanno fino a oggi sottoscritto un appello contro il discredito gettato sulla antico foglio socialista. Tra questi lo storico Giuseppe Tamburrano che ha detto: "scrivo sull'Avanti! della domenica, quello socialista. Lasciatemi dire due parole sull'altro Avanti!, quello di un certo Lavitola. Ma chi lo ha lasciato cadere in quelle mani? Non finisce mai la nostra agonia da Di Pietro a Lavitola? E la rinascita dov'è?" si è chiesto sconsolato Tamburrano.

Un turista francese si ferma e si fa tradurre da Bobo Craxi lo striscione, annuendo divertito al Berlusconi che può comprare tutto ma non la storia dei socialisti.

"La vicenda de ‘L’Avanti!’ di Lavitola, - spiega Craxi - con l’uso improprio che ne è stato fatto, è il segno del degrado di una politica che in Italia non rispetta più i valori della storia. Troppi hanno utilizzato quella socialista per interessi elettorali o addirittura squallidi come quelli del dossieraggio. L’‘Avanti!’ deve tornare ad essere la voce libera e democratica dei socialisti di questo Paese che ovunque collocati si riconoscono nei grandi simboli come la nostra testata. Il nostro impegno – ha concluso – è quello di far tornare l’Avanti! nelle mani della comunità socialista".

"Siamo in piazza per difendere un pezzo della nostra storia da una usurpazione volgare" – ha detto il sen. Gerardo Labellarte della segreteria nazionale del PSI. "Il nostro è un appello a tutti che rivolgiamo anche ai socialisti che in buona fede hanno votato per i partiti di centrodestra, ad essere con noi perché nessuno può comprare la storia e il futuro dei socialisti italiani".

Tra i manifestanti anche Alberto La Volpe, l’ex direttore del Tg2 che ha diretto sia il mensile del Psi Mondoperaio sia il settimanale Avanti! della domenica. La Volpe ha parlato di "tristezza" per lo storico foglio trasformato in "gazzetta caraibica" e usato da Berlusconi, e ha quindi lanciato un appello ai socialisti nel Pdl, perché chiedano a Berlusconi di far "cessare lo sconcio" "Un socialista come me, non può non indignarsi per questo episodio" che ha definito "volgare".

Il segretario del Psi RiccardoNencini ha sottolineato come "i fatti di questi giorni attorno con le manovre di Valter Lavitola a Santa Lucia, ci confermano dopo un quindicennio che l’operazione del falso Avanti! fu fatta in nome e per conto di Berlusconi. "Fu fatta per far credere che Forza Italia era l’approdo giusto per i socialisti nella bufera di tangentopoli". "Invece oggi – ha concluso – scoprono Lavitola e il suo Avanti! che sbarcano da un jet privato in un lontano paradiso fiscale per sostenere la lotta intestina al centrodestra tra il suo amico Berlusconi e il presidente della Camera Fini. Per quanto ci riguarda faremo di tutto per difendere la dignità del vero Avanti! e di una storia socialista che non ha nulla a che spartire con Berlusconi e il centrodestra".

La manifestazione all’imbrunire è proseguita con una fiaccolata.

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