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Galan contro gli
27.10.2010

Galan contro gli "irriducibili" Nessuna proroga per le quote latte
Sono 563 le aziende non in regola (1,4%) che hanno causato multe da 4,4 miliardi di euro all'Italia. La soluzione per il ministro dell’Agricoltura dovrebbe essere quella di riaprire i termini per l’adesione alla sanatoria prevista dalla legge Zaia a cui finora hanno aderito solo un centinaio
ROMA - Il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan (nella foto sotto) ha detto che non ci sarà alcuna proroga sulla vicenda delle cosiddette "quote latte", e ha invitato i produttori ancora non in regola a uniformarsi alla normativa. «Non ci sarà nessuna ulteriore proroga», ha dichiarato Galan ai cronisti dopo il termine del Consiglio dei ministri di oggi, 22 ottobre. «Chi è stato illuso o si è illuso di poter non pagare le multe per aver splafonato la propria quota di produzione dovrà pagare».
La soluzione dovrebbe essere quella di riaprire i termini per l’adesione alla sanatoria prevista dalla legge Zaia alla quale finora hanno aderito solo un centinaio di imprese mentre 563 splafonatori, i cosiddetti "irriducibili" non hanno ancora aderito causando all’Italia 4,4 miliardi di euro di multe trattenute dall’Unione europea.
Nel luglio scorso il maxi emendamento alla manovra economica 2011-2012 ha confermato la proroga dei pagamenti per le multe dal 30 giugno al 31 dicembre, nonostante l'opposizione in un primo momento del ministro alla misura, criticata anche dalla Commissione europea.

I produttori che non hanno richiesto la rateizzazione del prelievo intimato sono 563, quelli che lo stesso Galan ha definito "fuori legge", minacciando nelle scorse settimane la chiusura delle aziende inadempienti. Essi rappresentano l’1,4% del complesso delle 40mila aziende operanti nel settore. Anche per quantitativo di latte prodotto, queste aziende non rappresentano più dell’1% del totale della produzione nazionale.

Galan è tornato a invitare i produttori che non si sono ancora messi in regola a farlo, e ha annunciato una riunione, senza indicare però la data, col ministro degli Esteri Franco Frattini, quello delle Politiche comunitarie Andrea Ronchi e quello della Semplificazione normativa Roberto Calderoli per trovare una soluzione.

«Ci vedremo con Frattini, Calderoli e Ronchi per vedere se riusciremo ad inventarci qualcosa. Che cosa non lo so», ha detto Galan.

Sulla vicenda delle multe per il superamento delle quote latte, affrontata oggi in Consiglio dei ministri e alla luce dell’analisi sviluppata dal ministro Galan, Confagricoltura, che da sempre si è battuta per il rispetto della legalità, ribadisce la convinzione che occorra ulteriormente assicurare a chi lo voglia la possibilità di regolarizzare la propria posizione.

Dice l’Organizzazione degli imprenditori agricoli: «Ci sono le condizioni per chiudere definitivamente una partita che tanto è costata e tutt’ora costa all’Italia, in termini economici e di credibilità politica».

«Occorre - prosegue Confagricoltura - che gli allevatori responsabili dei surplus produttivi manifestino, prima di sollecitare nuove attenzioni alle proprie istanze, la concreta volontà di regolarizzare la loro posizione».

«Nessuno può auspicare la chiusura di aziende o di stalle ma - osserva sempre Confagricoltura - non è nemmeno ipotizzabile che, a distanza di anni e di ripetute pronunce dell’autorità giudiziaria, ci sia tutt’ora qualcuno che si ostini a promettere, ed altri a sollecitare, percorsi inaccettabili».

Conclude Confagricoltura: «Non sono consentite ulteriori furbizie e ulteriori richieste di vantaggi che mortificherebbero la stragrande maggioranza dei produttori che hanno operato nel rispetto della legge e delle norme. È sicuramente possibile cercare e proporre soluzioni economicamente sostenibili, nel più assoluto rispetto delle regole e dei diritti».

fonte: http://www.italiaatavola.net:80/articoli.asp?cod=17742

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