8.11.2010
PALERMO/ ORLANDO E DE LUCA ATTACCANO LOMBARDO, ARNAO LO DIFENDE. Italia dei Valori minaccia sfracelli Il capogruppo di FdS Cateno De Luca accusa: i debiti sfiorano gli 8 mld di Michele Cimino - Gazzetta del Sud - Clima sempre più infuocato nel Pd siciliano, dove alcuni parlamentari nazionali e regionali, con in testa l'ex sindaco di Catania Enzo Bianco, insistono sull'opportunità di un referendum che coinvolga la base degli iscritti circa il sostegno al governo di Raffaele Lombardo, incalzati dal portavoce di Italia dei Valori Leoluca Orlando e dal coordinatore regionale Fabio Giambrone che, in caso di elezioni regionali anticipate non solo superebbero lo sbarramento, ma potrebbero addirittura contare su un congruo numeri di seggi dei 34 destinati per legge all'opposizione. Italia dei Valori, infatti, in caso di regionali anticipate, a prescindere dal particolare che Leoluca Orlando potrebbe riproporsi come candidato a sindaco di Palermo, potrebbe pescare voti fra gli scontenti del Pd dell'Udc e perfino del Pdl, fra gli ex An. All'invito di Lupo di incontrarsi per discutere dell'attuale situazione politica regionale, peraltro, il rappresentante di Idv ha così risposto: «Non ho nessun problema, ovviamente, a incontrare il segretario del Pd siciliano, ma a condizione che si cambi rotta. Se la priorità per Lupo è battere Berlusconi, perché in Sicilia appoggia il presidente Lombardo che a Roma non ha mai fatto mancare il suo voto di fiducia proprio a Berlusconi? Un po' di coerenza - ha concluso - non guasterebbe. Facciamo una grande alleanza riformista, ma per battere Berlusconi a Roma e Lombardo in Sicilia». Il segretario regionale del Pd, intanto, prima che dai congressi provinciali in corso per la nomina dei dirigenti locali arrivi, di fatto, una risposta al quesito della minoranza interna, ha deciso di convocare la direzione regionale per affrontare il problema e «discutere sull'azione politica da portare avanti anche alla luce delle difficoltà del nuovo governo ad affrontare le emergenze economiche e sociali della Sicilia». In quanto all'ipotesi di referendum fra gli iscritti, invece, la scelta è resa più difficile dalla costatazione che alle passate primarie molti "simpatizzanti" dell'Udc, fra cui i più vicini all'ex presidente della Regione Totò Cuffaro si presentarono ai gazebo del Pd per esprimere il proprio voto in favore dei candidati contrari alla linea portata avanti da Beppe Lumia e Antonello Cracolici, nella convinzione che una loro vittoria avrebbe comportato l'immediato scioglimento dell'Ars e nuove elezioni. Ma gli attacchi a Lombardo, oltre che dalla minoranza del Pd, dal Pdl e dal Pid di Cuffaro, giungono anche dal neo costituito Forza del Sud di Gianfranco Micciché. Per il capogruppo all'Ars di FdS Cateno De Luca, infatti, «la tanto decantata azione riformista intrapresa dal governo Lombardo può essere riassunta in questo unico e allarmante dato: i debiti del sistema pubblico regionale sfiorano gli otto miliardi di euro». «In più occasioni - ha sottolineato De Luca - ho evidenziato che il buco finanziario nascosto da enti e società partecipate della Regione ammontava a circa cinque miliardi di euro, purtroppo devo rettificare le mie indicazioni in quanto dalla relazione contenente i debiti al 31 dicembre del 2009 di soli 193 enti e società regionali, depositata dall'assessore all'Economia Gaetano Armao solo la settimana scorsa in commissione Bilancio all'Ars, tra l'altro dietro nostra perentoria insistenza, si evince una voragine di circa sei miliardi di euro, ai quali ne vanno aggiunti altri due che si riferiscono ai circa 70, tra enti, società e aziende che ancora non hanno trasmesso i dati richiesti». «Questi numeri - ha concluso De Luca - parlano da soli e testimoniano la "bontà " delle scelte di questo governo abusivo». Immediata la replica dell'assessore Armao, per il quale non ci sono da valutare solo debiti, ma anche i crediti. "Inoltre - ha aggiunto - non tutti i debiti degli enti sono riconducibili alla Regione».
fonte: www.mondonuovonews.com
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