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Firmare per Fermarli...c'è l'abbiamo fatta...
4.10.2003

Firmare per Fermarli...
Cari amici,
è davvero una soddisfazione grande poterci dire oggi, tutti assieme, "ce l'abbiamo fatta".
Siamo riusciti, con le nostre sole forze, ma con il sostegno e la solidarietà di tanti cittadini italiani, in un'impresa davvero titanica.
Per questo, dal cuore, un grande ringraziamento a tutti.
Credo però che non ci saremmo riusciti se non vi fosse stata, radicata in ognuno di noi, la consapevolezza che ci impegnavamo per una grande battaglia di democrazia e di legalità.
Per difendere la nostra ferma convinzione che tutti i cittadini italiani devono essere uguali davanti alla legge, senza eccezioni o deroghe per i potenti di turno.
Non è l'affermazione di uno sterile egualitarismo è, al contrario, la difesa di un valore fondamentale di una democrazia matura, quello per cui chi ha responsabilità di amministrazione e di governo della cosa pubblica ha il dovere, etico e morale (di fronte ad un'accusa grave), di dimostrare, più e prima di un semplice cittadino, di meritare la fiducia degli elettori.
Confido, a questo punto, che le tante firme, da noi raccolte e depositate, possano essere innanzitutto uno stimolo ed un elemento di sostegno alla decisione che, nei prossimi mesi, la Corte Costituzionale dovrà pronunciare sulla costituzionalità di questa legge.
Ma saremo pronti, se la legge non verrà cancellata dalla Corte Costituzionale, alla consultazione referendaria, perché nulla potrà cambiare la realtà di una norma ingiusta ed antidemocratica.
Per fare questo, già da oggi, dobbiamo impegnarci per creare un fronte politico sociale, il più ampio possibile, a sostegno della nostra iniziativa referendaria, essendo evidente che lo scoglio più grande sulla nostra strada sarà proprio il raggiungimento del quorum.
Già da oggi, con soddisfazione, prendiamo atto che molti partiti e associazioni, dai Verdi ai Comunisti Italiani, da Rifondazione Comunista ad una grande parte dei D.S. si sono schierati al nostro fianco come pure gran parte del mondo dei movimenti e dei girotondi.
E già da oggi possiamo comunque dire, con soddisfazione ed orgoglio, che alcuni importanti obiettivi sono definitivamente acquisiti.
- Questi tre mesi di raccolta firme sono stati uno straordinario momento di "presenza" tra la gente. Un dato politico, questo, che sicuramente ha inciso ed inciderà sulla nostra forza elettorale.
-Abbiamo acquisito, anche agli occhi dell'intera coalizione di centro sinistra (ed alla faccia di che credeva o sperava che non ce l'avremmo fatta) maggiore autorevolezza e affermato la centralità nel dibattito politico delle tematiche legate alla questione morale ed alla legalità.
-Abbiamo dimostrato, prima di tutto a noi stessi, di essere un partito maturo, presente e radicato su tutto il territorio nazionale.
Solo una struttura efficiente, con una classe dirigente qualificata e riconosciuta, e con una militanza motivata e preparata, poteva affrontare e superare una prova così impegnativa.
Forti di tutte queste consapevolezze, affronteremo anche gli appuntamenti futuri delle prossime elezioni europee e dei rapporti di coalizione con gli altri partiti del centrosinistra.
Due temi, questi ultimi, mai così vicini e collegati come ora, con la proposta di una lista unica alle prossime elezioni europee che, da più parti, viene rilanciata.
Su questo ci dovremo confrontare, avendo ben chiare quelle che sono le nostre linee guida:
-I.D.V. rappresenta un valore aggiunto per la coalizione di Centro Sinistra ed intende quindi mantenere e tutelare la propria identità, sia politica che di programma, proprio per non disperdere questo importante contributo di consenso e di idee che la caratterizza e che rappresenta il vero patrimonio che I.D.V. può apportare al Centro Sinistra.
-La lista unica non è un punto di arrivo.
Per avere senso politico deve essere il punto di partenza di un processo ben più ampio ed articolato.
Parlare di lista unica oggi, quindi, è prematuro.
Si dovrà prima chiarire con chi, per fare cosa, e per andare dove, si pensa di realizzare questa lista unica.
Se l'obiettivo sarà quello di una federazione che, mantenendo ed anzi valorizzando le peculiarità di tutte le storie e culture dei partiti di centro sinistra italiano, punta a individuare forme di maggiore aggregazione e di stabilità di coalizione, in un contesto di progressiva cessione di "sovranità" dai partiti alla coalizione. Se l'obiettivo sarà questo, I.D.V. certo non si sottrarrà al confronto ma vi parteciperà con spirito serio e costruttivo.
Nel frattempo, dobbiamo continuare ad intensificare la nostra attività nel territorio,ripartendo dalle strade e dalle piazze dove, in questi ultimi tre mesi, abbiamo dialogato con milioni di cittadini italiani, ma avendo ben chiaro che il nostro obiettivo è e resta quello di rafforzarci come partito, sia all'interno, con una organizzazione locale aperta e che diventa sempre più forte e capillare, sia all'esterno, cercando di portare esponenti di I.D.V. all'interno delle istituzioni, ad ogni livello di amministrazione.
In questo modo saremo pronti ad affrontare le sfide del prossimo anno: referendum, elezioni europee, elezioni amministrative.
Ai nostri alleati, un solo monito, il futuro si costruisce sulla lealtà e sul rispetto reciproco.
La velenosa e menzognera affermazione di alcuni dirigenti dello SDI, secondo cui I.D.V. sarebbe stata disposta a non depositare le firme per il referendum, in cambio di posti nella lista unica alle prossime europee, è un insulto gravissimo a questo partito, al suo Presidente e a tutti i segretari degli altri partiti del Centro Sinistra che, con noi, in questi giorni hanno dialogato.
Non ci faremo certo condizionare da provocazioni miserabili, ma non possiamo non riflettere (e con noi dovrebbe farlo l'intero Centro Sinistra) sullo spessore politico e morale di chi sceglie come campo di confronto politico la menzogna, l'accusa ingiuriosa, la diffamazione.
Speravamo che in questo bagaglio di comportamenti avessimo voluto lasciare l'esclusiva a Berlusconi ed ai suoi amici.

On. Antonio Di Pietro
Avv. Massimo Donadi

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