21.12.2010
Touadi (PD): sfido i leghisti "Rispondo "serenamente e pacatamente" alla lettera uscita ieri su La Padania. Tralascio la trappola nella quale è caduto lettore, rispedendomi da dove sono venuto, cioè in Congo. E' una caduta di stile gratuita in una missiva che poneva invece un problema serio. Vorrei rammentare al lettore che sono nato francese e quindi europeo. Sono le strane alchimie della storia coloniale europea. Sento l'Europa e l'Italia esattamente come li sente lui. In più sono più ricco perché ho un altro punto di riferimento culturale che è il Congo, paese d'origine dei miei genitori che non rinnego e di cui non mi vergogno. Sfido comunque i leghisti in una gara sulla cultura italiana. Materie del contendere: letteratura, storia e Costituzione. Non sarei così sicuro che essere nati sul suolo italiano sia una condizione necessaria per vincere."
Continua Touadi: "Tornando alla sua recriminazione, noi del Pd abbiamo sostenuto e migliorato il provvedimento sul federalismo e ci siamo astenuti pur ponendo molte sfide alla maggioranza. Non vedo dunque cosa c'entra il federalismo con la cartolina di Calderoli. L'impianto del federalismo non prevede di spezzettare la capitale d'Italia che - per sfortuna dei leghisti - è e rimarrà Roma come recentemente ricordato dal Capo dello Stato. Non esiste nessun paese europeo che ha la "capitale spezzatino" come vorrebbe Calderoli: Washington è capitale e ciò non impedisce a New York di brillare di luce propria; cosi si può dire di Berlino e Francoforte, Parigi e Lione e l'elenco può continuare. Smettiamola di essere provinciali e parliamo di cose serie. Milano, Torino, Venezia, Verona, Trieste sono città bellissime e molto vivaci. Non si potrebbe comprendere l'Italia senza di loro. Ma possono vivere e prosperare senza essere la capitale che è una e una sola, cioè, Roma."
Ufficio Stampa e Comunicazione On. Jean-Leonard TOUADI stampa@touadi.com giul.riva@gmail.com
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