17.10.2003
Nuove riflessioni sulla lista unitaria di Prodi L'elemento di novità e l'oggetto di un ampio dibattito che ora si sta sviluppando a diversi livelli è la proposta di PRODI per una lista unitaria per le prossime elezioni europee. Dopo i primi incerti giudizi e distinguo,si è manifestato in questi ultimi giorni il via libera dei Democratici di Sinistra,Della Margherita e dei Socialisti Democratici Questi ultimi,a mio avviso,hanno sbagliato a non ritenere partecipe alla lista unitaria L'Italia dei Valori.L richiesta che ci viene fatta dai cittadini è quella di essere UNITI e quindi già questo fatto CERTO potrebbe essere un richiamo sufficiente a rendere disponibili a partecipare alla proposta PRODI, tutte le forze politiche che sono all'opposizione del Governo Berlusconi e quindi anche quelle forze che non partecipano ORA all'ULIVO. Un altro elemento importante è considerare le affinità di queste ultime a ritenere il valore dell'EUROPA UNITA non solo con la moneta comune,ma anche con i valori della GIUISTIZIA, della SOLIDARIETA' e del ruolo politico internazionale che potrà svolgere.Questi DUE ELEMENTI di estremo interesse e condivisibili,avrebbero dovuto,a mio avviso,portare tutti i protagonisti a preparare da subito alcuni punti programmatici sull'EUROPA e poi presentare in modo chiaro e preciso questa UNIONE. Questo ora NON sta avvenendo.Il tempo che abbiamo davanti non è molto,ormai è MENO DI UN ANNO e considerando i tempi che i partiti si sono dati per le loro decisioni pur democratiche e legittime,arriveremo a ridosso delle europee con il rischio di fare tutto in fretta e quindi non preparare nel modo adeguato questo importante appuntamento elettorale europeo,senza poi contare il passaggio della designazione dei candidati che dovrebbe essere a breve con il sistema delle ELEZIONI PRIMARIE,di cui ora non si parla. Credo sia importante ,nel limite del possibile, sollecitare la definizione di un PROGETTO PROGRAMMATICO PER L'EUROPA e presentarlo per tempo all'OPINIONE PUBBLICA.Tutto questo avrebbe anche una conseguenza benefica sul piano politico interno,cioè dopo l'esperienza europea,si dovrebbe arrivare alla formazione di un nuovo soggetto politico genericamente chiamato riformista. Questa prospettiva crea una nuova serie RISERVA tra le forze politiche evidenziando come ciò sia prematuro,considerando che le Elezioni Politiche Generali si svolgeranno solo nel 2006 cioè tra TRE anni.IL PROBLEMA,a mio giudizio,si pone già ORA o al massimo dopo le europee,qualunque esito esse abbiano,anche perchè,se pur importanti,non potranno cambiare il quadro politico nazionale.Fin da ora,quindi, è importante affrontasre appunto la nascita di un nuovo soggetto politico che avrebbe la facoltà di mandare,in tempi brevi,un messaggio chiaro di UNITA',di SEMPLIFICAZIONE del quadro politico ed avrebbe anche una funzione psicologica di TRASCINAMENTO(si ricordi quello che è avvenuto per la Margherita), con un programma studiato ,steso in tempo,condiviso,per poterlo presentare e diffonderlo a tutti i livelli e con ogni mezzo prima delle Elezioni 2006,avendo anche il candidato nella persona di PRODI. Poichè il NUOVO SOGGETTO POLITICO riformista appare generico e considerata l'importanza di avere come prospettiva(come è avvenuto per raggiungere l'EURO),un preciso TRAGUARDO da raggiungere,fissato già da ORA,proporrei di chiamare questo nuovo soggetto politico:UNIONE DEMOCRATICA POPOLARE, dimostrando già dal nome,di aver recepito il messaggio di UNITA' pervenuto,chiesto e richiesto dagli elettori.E' opportuno guardare avanti e avere il CORAGGIO di mettersi alla prova per un suggestivo e affascinante PROGETTO che dovra' portare alla RINASCITA DELL'ITALIA. Quindi mi viene da sintetizxzare:PER LA RINASCITA DELL'ITALIA"UNIONE DEMOCRATICA POPOLARE". Giorgio Bosi coordinat.collegio 11 DELLA MARGHERITA DI MANTOVA
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