19.10.2003
Voto agli immigrati: la partita è aperta di Federico Mercuri Manda un'e-mail per aderire a votoagliimmigrati@democraticidisinistra.it
Al termine di due giornate caldissime per AN, La Russa, coordinatore del partito ha messo a lavoro l’esecutivo di via della Scrofa, annunciando i preparativi per un disegno di legge che ricalcherà le linee della proposta di Fini sul voto agli immigrati.
Appena due giorni fa infatti, il Presidente di AN, nonché vice premier, aveva spiazzato la platea del convegno sulle politiche dell’immigrazione nell’Unione europea al Cnel, dicendo: “Sono maturi i tempi per discutere del diritto di voto agli immigrati”.
A dire il vero non solo la platea del Cnel è rimasta interdetta, ma anche tutto il mondo politico, chi in un verso chi nell’altro.
Mentre Bossi esterna chiaramente la sua indignazione dalle colonne di più di un giornale (interviste su la Repubblica, il Corriere della Sera e la Stampa) definendo ridicolo l’allargamento di voto agli immigrati e minacciando di far cadere il governo qualora si arrivasse a discutere di una siffatta legge in parlamento. In pratica: la Bossi Fini non si tocca.
Berlusconi boccia diplomaticamente il suo vice e dichiara: “Non ci ho mai messo la testa, ma questa legge non è prevista dal programma di governo”.
Dentro AN la spaccatura è evidente. A sostegno del proprio leader Nania, Selva, Fiori, Matteoli e Alemanno, apertamente contrari invece l’inedita coppia Gasparri-Storace. Quest’ultimo alla vigilia del convegno aveva chiesto a Fini di dire “qualcosa di destra”, Moretti docet. Chi dei due ha frainteso il messaggio?
Il dovuto riconoscimento alla proposta arriva invece dalle opposizioni. Per Fassino “Fini ha detto una cosa che qualsiasi persona di buon senso dovrebbe condividere. Che Berlusconi blocchi la sua proposta è la dimostrazione delle divisioni del centrodestra e del fatto che non ci si rende conto di quali sono le risposte giuste ai problemi giusti”. Poi il segretario dei DS manda un messaggio diretto a Fini: “Facciamo una buona legge, possiamo discuterne e metterci d’accordo in parlamento”, e aggiunge “se una cosa è giusta è giusta anche se lo dice l’avversario, vorrei che si applicasse verso di noi lo stesso metodo…”. “La mia opinione – conclude Fassino – è che la Bossi-Fini ha corretto male la Turco-Napolitano, rendendo per esempio più difficili le assunzioni e facilitando così il lavoro illegale”.
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