Welfare Italia :: Lettere a Welfare :: Con il magistrati..il documento dei giudici Invia ad un amico Statistiche FAQ
28 Aprile 2024 Dom                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links







Con il magistrati..il documento dei giudici
6.11.2003

Communitas 2002, che fa perte del Coordinamento Milanese per la Giustizia ha il piacere di diffondere il documento letto oggi, 5 Novembre 2003, nelle quattro Università Milanesi che hanno ospitato la Giornata per la Giustizia indetta dall’Associazione Nazionale Magistrati

Coordinamento milanese delle associazioni e movimenti per la giustizia
1. Il coordinamento esprime un’adesione convinta alla “Giornata per la giustizia”, nella convinzione che i problemi della giustizia e della legalità debbano finalmente uscire dall’ambito ristretto degli operatori della giustizia per informare tutti i cittadini e richiederne la più ampia partecipazione per la soluzione di problemi che riguardano la stessa vita democratica.
2. Altrettanto convinta è l’adesione all’appello “per la giustizia nello stato di diritto”, diffuso nei giorni scorsi da un gruppo consistente di docenti universitari e di giuristi, a proposito della riforma dell’ordinamento giudiziario proposta dalla maggioranza di Governo ed attualmente in discussione al Senato.
Ma non è solo questo che suscita le più vive preoccupazioni. In realtà, da due anni è tutto un susseguirsi di leggi che nulla hanno a che fare con i problemi reali della giustizia, ma appaiono piuttosto finalizzate a risolvere problemi di singoli soggetti (legge sulle rogatorie, legge sul falso in bilancio, legge sullo spostamento della competenza penale per ragioni di sospetto, legge 140/2003 per la sospensione dei processi nei confronti di alte cariche dello Stato e per l’estensione dell’area di insindacabilità delle opinioni espresse da parlamentari; ed altre). Questo iter non si è ancora concluso, se è vero che sul tappeto si profilano ulteriori interventi normativi, a dir poco pericolosi, dall’abolizione del Tribunale dei Minori, al ddl Anedda-Pittelli, all’estensione della legge 140 a tutti i parlamentari, alle modifiche al sistema della prescrizione (che sarebbero, ancora una volta finalizzate al salvataggio di personalità della maggioranza di Governo), alla riforma del procedimento disciplinare per i Magistrati, che dovrebbe essere sottratto al CSM, così via.
Né è possibile prescindere da un complesso di atti diversi dagli interventi normativi, ma non meno preoccupanti: l’inadeguatezza e addirittura la riduzione degli stanziamenti per la giustizia, la mancanza di fondi per le singole sedi giudiziarie, perfino per le esigenze più elementari, la situazione di stallo o comunque di estrema lentezza per i concorsi relativi alla Magistratura e al personale amministrativo, l’abbandono di ogni ipotesi di revisione delle circoscrizioni, il tentativo di svuotamento del processo del lavoro, il fenomeno diffuso della difesa non nel processo ma dal processo, soprattutto da parte di personaggi di spicco, gli attacchi continui alla Magistratura ed a singoli Magistrati, che costituiscono oggettivamente un grave attentato all’autonomia e indipendenza della Magistratura, alla sua stessa credibilità, alla fiducia che i cittadini debbono necessariamente poter riporre sulla stessa funzione giurisdizionale.
3. In questo contesto, si avverte con forza la necessità di una informazione adeguata e concreta a tutti i cittadini, sui problemi reali e sulle esigenze vere della giustizia, per eliminare o almeno ridurre l’inaccettabile durata dei processi penali o civili, che si risolve da sola in una clamorosa ingiustizia e in una palese violazione del principio di uguaglianza, per garantire l’efficienza del servizio, nell’effettiva parità delle parti e nella giusta considerazione non solo degli imputati ma anche delle vittime dei reati.
A questo fine, appare indispensabile dar vita ad una grande campagna di riflessione, di confronto e di informazione, con la partecipazione di tutti gli operatori, degli studiosi del diritto e dei cittadini, sui problemi reali della giustizia e sulle misure necessarie per risolverli. A questa campagna è necessario assicurare la partecipazione delle Associazioni della Magistratura, dell’Avvocatura, degli apparati amministrativi della giustizia, delle associazioni e degli studiosi di diritto, dei gruppi parlamentari, dei partiti e di tutte le associazioni e movimenti che si occupano dei problemi della giustizia e della legalità. Si tratta di creare una sorta di “tavolo” comune di riflessione e di confronto, nelle varie sedi, che affronti le questioni sul tappeto, approfondisca il dibattito, individui le misure necessarie, fino ad esprimere un concreto programma di lavoro e di iniziative; il tutto nel quadro di un’efficace e continua comunicazione con i cittadini. Un lavoro, insomma, che coinvolga tutti coloro che credono nella giustizia come servizio essenziale e come uno dei fondamenti della democrazia.
4. In questa prospettiva, il Coordinamento milanese sottopone al dibattito ed alla riflessione comune una prima, sommaria e certamente non esaustiva elencazione di misure, iniziative e interventi che appaiono necessari per fornire una risposta seria ed efficace alla crescente domanda di giustizia, che viene dal profondo della società e per superare le difficoltà e le criticità dell’attuale sistema giudiziario, nel quadro di un forte irrobustimento della cultura della giurisdizione e della legalità:
4.1. Misure organizzative:
a) Stanziamenti adeguati per le necessità di funzionamento della giustizia, per il rafforzamento degli organici di tutto il personale, per la dotazione dei mezzi strumentali indispensabili per un servizio moderno ed efficace.
b) Realizzazione di una completa informatizzazione, con dotazione anche di quanto occorre per la manutenzione e l’aggiornamento.
c) Accelerazione dei concorsi per uditori e per il personale amministrativo.
d) Costituzione di un “ufficio del giudice”, che garantisca – in conformità dei sistemi più aggiornati, adottati da molti altri paesi – un supporto adeguato all’attività giurisdizionale, non solo sul piano strumentale, ma anche sul piano culturale.
4.2. Misure ordinamentali ed attinenti allo stato della Magistratura:
a) Restituzione alla Corte di Cassazione del suo ruolo naturale di giudice della legittimità, liberandola da ogni compito che non sia strettamente attinente alla funzione giurisdizionale.
b) Misure per la semplice “distinzione” di funzioni, nel senso considerato dal CSM, con esclusione di qualsiasi soluzione che possa condurre a forme di controllo da parte dell’esecutivo.
c) Realizzazione di una Scuola superiore della Magistratura, per la formazione iniziale e per la formazione permanente, sotto l’esclusivo controllo del CSM, individuando forme di collegamento anche organico con gli strumenti di formazione e aggiornamento dell’Avvocatura.
d) Rafforzamento della funzionalità del CSM e dei Consigli giudiziari.
e) Realizzazione di un sistema periodico ed effettivo, da realizzare esclusivamente attraverso il CSM, di verifica della professionalità dei Magistrati.
f) Modernizzazione del sistema disciplinare, con esclusione di ogni intervento sull’attività giurisdizionale e sulla libertà di opinione.
g) Divieto di incarichi extragiudiziari, per i Magistrati, con la sola eccezione delle attività di tipo culturale, scientifico e formativo, previa valutazione ed autorizzazione del CSM.
h) Definizione di una disciplina organica e coerente per la Magistratura onoraria, con rafforzamento dei sistemi di formazione e di aggiornamento.
4.3. Misure di ordine processuale e comunque attinenti al corretto svolgimento dei processi:
a) Riconsiderazione della posizione e del ruolo delle persone offese e in genere delle vittime dei reati.
b) Accelerazione del processo civile, con semplificazione e unificazione dei procedimenti e con incentivazione di sistemi effettivi di conciliazione, all’interno del processo.
c) Riduzione dei costi di accesso alla giustizia e in particolare a quella civile.
d) Eliminazione di ogni possibile conflitto di interessi fra attività difensiva, attività di Governo e cariche parlamentari.
e) Valutazione dei sistemi più idonei per assicurare la correttezza dei comportamenti dei soggetti e delle parti dei processi civili e penali ed il rispetto fra gli stessi e nei confronti dei cittadini; con irrobustimento della funzione di garanzia del rispetto delle regole, che compete agli Ordini professionali e al CSM; il tutto, nel contesto di un’ampia valorizzazione della cultura della giurisdizione e dei diritti fondamentali.
Come si è accennato, le indicazioni sopra formulate non hanno alcuna pretesa di esaustività e sono aperte a qualunque riflessione, confronto, integrazione, nel quadro di quella elaborazione collettiva di cui si è detto nel paragrafo 3, e nel contesto di una sollecita individuazione, sempre con la stessa metodologia, della scala delle priorità.
Milano, 5 novembre 2003

IL COORDINAMENTO MILANESE DELLE ASSOCIAZIONI E MOVIMENTI PER LA GIUSTIZIA è formato da:
Aprile, Avvocati e Democrazia, Casa della Cultura, Comunitas 2002, I Girotondi, Le Girandole, Libera, L’Osservatorio Europeo sulla legalità e la questione morale, L’Osservatorio sulla giustizia e dei diritti di libertà e di solidarietà sociale.
Riferimento: Casa della Cultura, via Borgogna, 3 – Milano –
E-mail:  segreteria@casadellacultura.it

Welfare Italia
Hits: 1803
Lettere a Welfare >>
I commenti degli utenti (Solo gli iscritti possono inserire commenti)
Terza pagina

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti