LA PROTESTA DI DUE ORE A DIFESA DELL'AUTONOMIA DEI PAESI
Sindaci in catene a Roma
Da Marsaglia e altri piccoli Comuni
CUNEO
Sono saliti i toni della protesta da parte dei sindaci dei piccoli Comuni,
ieri mobilitati a Roma, per la Finanziaria 2004 e la mancata abrogazione del
limite del secondo mandato elettorale. Guidati dal presidente dell'
Associazione Nazionale Piccoli Comuni d'Italia Franca Biglio, 10 primi
cittadini ieri, poco dopo mezzogiorno, si sono incatenati per un paio d'ore
in piazza Montecitorio, esibendo ciascuno una lettera, a comporre la parola
«democrazia»: si tratta dei sindaci di Salerano, Bosaro, Pavone,
Strambinetto, Ne, Montalenghe, Borgofranco e, dalla «Granda», di
Castelmagno, Rossana e Marsaglia. In contemporanea, hanno annunciato lo
sciopero della fame, per attirare l'attenzione di politici e opinione
pubblica sui problemi dei piccoli centri e sull'abolizione del limite dei
due mandati. La protesta è durata un paio d'ore, anche con l'intervento
delle forze dell'ordine: quando i rappresentanti dei gruppi parlamentari si
sono impegnati concretamente a discutere, entro breve, i disegni di legge
relativi alla rieleggibilità dei sindaci, i manifestanti hanno sciolto le
catene e iniziato il loro congresso nazionale, a Palazzo Marino, che
proseguirà anche oggi. «Non ci siamo arresi o accontentati - ha spiegato
Franca Biglio -, ma abbiamo voluto dare ascolto a chi si è impegnato,
dicendo che dobbiamo essere fiduciosi. Ma stavolta devono fare sul serio: le
catene sono ancora sulle nostre auto, siamo pronti a riprendere in qualunque
momento, e senza timori».
DOCUMENTO FINALE APPROVATO DAL IV° CONGRESSO NAZIONALE ANPCI – ROMA
A conclusione dei lavori congressuali dell’Associazione, sulla base degli interventi e delle proposte registrate, si sottopone all’approvazione dell’Assemblea, il presente documento contenente i punti essenziali dell’azione politica su cui si chiede l’impegno dei dirigenti nazionali:
1. riconoscimento normativo ufficiale dell’ANPCI con il quale si legittima l’Associazione a partecipare, a pieno titolo e con pari dignità , a tutte le iniziative istituzionali sia a livello nazionale che periferico;
2. risorse enti locali – Finanziaria che preveda almeno la riconferma degli stessi benefici della precedente del 2003 per i Piccoli Comuni e contempli le osservazioni formulate dall’ANPCI per la Finanziaria 2004;
3. Limite Mandato: Abrogazione limite mandato o quantomeno modifica della normativa vigente con l’introduzione del terzo mandato per i Sindaci dei Comuni sino a cinquemila abitanti compresi;
4. farsi promotori per la formazione di un gruppo di lavoro rappresentativo di tutte le Associazioni al fine di elaborare un progetto comune denominato "Carta dei Sindaci dei Piccoli Comuni che, conseguentemente alla modifica dell’art. V porti ad una riscrittura del T.U. rispettosa della specificità e della peculiarità dei Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti.
L’ANPCI mantiene lo stato di allerta degli Amministratori locali fino a quando le proposte formulate non verranno recepite dall’organo legislativo, riservandosi in caso contrario di intraprendere nuove iniziative di protesta ricercandole con lo stesso talento che quotidianamente sono costretti ad utilizzare per assicurare ai loro cittadini la sopravvivenza del COMUNE che il legislatore, continua purtroppo, a considerare alla stregua di CITTA’