7.12.2003
Teatro: L'anomalo bicefalo Il nuovo spettacolo di Dario Fo e Franca Rame.
L'Anomalo Bicefalo è il titolo del nuovo lavoro di Dario Fo e Franca Rame. La storia è la messa in scena di uno spettacolo il cui protagonista, Silvio Berlusconi, subisce un trapianto di cervello. Il donatore ? Vladimir Putin....
Proponiamo qui l'inizio dello spettacolo. In fondo alla pagina il link con le date della tournée. In questi giorni lo spettacolo è a Roma.
ATTO PRIMO
Uno stanzone con assetto televisivo completo: telecamere, monitor, lampade, riflettori. Come fondale un grande schermo che con un battito di mano "saliscende", sedie e poltroncine su ruote, tavolino con computer, telefono. Due mimi aiuteranno i due protagonisti a cambiare abbigliamento a seconda delle esigenze sceniche.
In scena l'attrice e il regista. Anastasia, si sta sottoponendo a un provino, recitando un brano che legge; sul teleschermo vediamo la sua immagine proiettata.
ANASTASIA Lisistrata, cosi' mi chiamano ad Atene dove sono nata, ho danzato nell'agora' e nel tempio... ho un marito che adoro ma che ora non e' qui con me, il governo della polis me l'ha mandato insieme ad altri giovani come lui a dar man forte ad Agrigento, che ha occupato Siracusa, nostra alleata. I signori capi del Parlamento mi hanno spiegato che quei giovani di Atene non sono la' per combattere, ma solo per mantenere la pace, per aiutare i bisognosi a far nascere una democrazia. Ma tutti i giorni uno, due nostri giovani uomini vengono ammazzati. Ieri, su una nave sono tornati molti cadaveri di soldati di pace. E a noi donne e' toccato di versar lacrime sui nostri uomini senza vita, e gridare prefiche... No, non possiamo continuare cosi' imbelli e rassegnate. Donne, noi abbiamo un'arma potente e invincibile, mettiamola in campo. Domani torneranno per una breve pausa dieci navi. Da quelle, nel porto, scenderanno i nostri uomini con gli occhi scintillanti dal desiderio... noi andremo la' con indosso abiti leggeri, trasparenti che lasceranno intravedere le nostre forme sinuose... e danzeremo con le vesti mosse dal vento, abbagliando i nostri amanti e mariti e ci strusceremo addosso a loro come baccanti vogliose. Li porteremo nelle nostre case ma quando allungheranno le mani tremanti perche' ci si sbarazzi delle vesti noi ci scanseremo. "Che ti prende?" lamenteranno eccitati i nostri maschi. E noi "No, fin quando continuerete a sfoderare le vostre spade noi terremo nascoste e inviolabili le nostre farfalle. L'amore ha bisogno della vita e della pace, la guerra solo della menzogna e della morte. Scegli... amore mio"
Scompare l'immagine dal teleschermo. Luce piena.
REG. Ottima recitazione, complimenti. Aristofane sarebbe stato sicuramente orgoglioso di lei. ANAST. Grazie, e' un complimento che mi fa molto piacere. Anche il suo collaboratore era molto contento. REG. Infatti non per niente le ha proposto di firmare il contratto immediatamente. Ha ricevuto l'anticipo, spero. ANAST. Si', e vi devo ringraziare... non mi vergogno a dirlo... passo un brutto momento... ne avevo proprio bisogno! Non vedo l'ora di cominciare a recitare. Ma di che si tratta? Qual e' la chiave della storia? REG Beh, come in tutte le satire che si rispettano, ha come base una tragedia. I personaggi del dramma sarcastico sono Putin e Berlusconi che a un certo punto si scambiano i cervelli. ANAS In che senso se li scambiano? REG Nel senso che di due cervelli se ne fanno uno... ma andiamo per ordine. Vi ricordate la conferenza stampa a Roma con Putin messo alle corde da un giornalista inglese che gli chiedeva della repressione russa in Cecenia, dei prigionieri fatti fuori in carcere e delle ultime elezioni-farsa per eleggere il Parlamento a Grozny? ANAS Come no? Davvero una truffa ignobile! Con l'esercito russo di occupazione che va tranquillamente a votare come fossero cittadini di quel Paese... REG Appunto. Putin a quelle domande diventa pallido, si intoppa imbarazzato. E li', bello come il sole, Berlusconi blocca e tranquillizza l'amico russo che non sa come cavarsela e prende lui la parola: "Ma che dite? Siete male informati... In Cecenia le elezioni si sono svolte del tutto regolarmente." "Macche' regolari!" incalzano altri giornalisti "il premier eletto e' un uomo di paglia di Putin..." e Berlusconi: "No, l'elezione e' stata controllata da osservatori stranieri..." "Gia', che hanno riferito che s'e' trattato di una pagliacciata di regime... un regime che occupa con la forza un Paese autonomo solo per prendersi il suo petrolio... un'aggressione che e' costata milioni di morti." "Questa e' propaganda disinformata!- grida Silvio -Putin ha sempre agito democraticamente!" ANAS Ah si', proprio democraticamente... REG Questa difesa le dice lo straordinario attaccamento di Berlusconi a Putin. AN D'accordo, ma la storia dello scambio di cervello? REG Ci arrivo subito. Succede a Erice durante il convegno dei chirurghi specialisti in trapianti. Berlusconi ha invitato Putin nella sua villa d'origine romana che ha affittato per l'occasione e gli ha offerto una camera bellissima, una specie di alcova per lui e la sua amica segreta. Putin indossa, invece che il pigiama, un kimono da karate'. ANA Da karate'? Ma perche'? REG Perche' il premier russo e' campione di arti marziali e senza il kimono da karate' non riesce a dormire ne' tanto meno a far l'amore. Ecco che quella notte succede la tragedia: fanno irruzione nella camera di Putin, uomini armati... Lui si leva in posizione da karate' e dice: "Un momento, trattiamone, parliamone... un po' di dialettica" e i terroristi "Senz'altro! Questa e' la nostra dialettica!" e gli scaricano addosso una gragnuola di colpi. Giunge Berlusconi che e' nella camera appresso, anche lui al posto del pigiama indossa il kimono da karate' che gli ha regalato Putin e subito con grande spirito, vedendoli armati, dice: "Ho una barzelletta su Bush che fara' morir dal ridere!" "La sappiamo gia', e non ci fa ridere." PAC! gli sparano un proiettile in piena fronte. Scatta l'allarme. Per fortuna tra gli ospiti della villa c'e' l'intiera delegazione russa di chirurghi che interviene sollevando i moribondi e trasportandoli nel centro ospedaliero. Putin e' spacciato ma Berlusconi e' ancora appeso a un filo di speranza. Si decide per il trapianto ed e' qui che si toglie la parte rimasta intatta del cervello di Putin e la si inserisce nel cranio di Berlusconi dopo averlo liberato della parte inservibile. Un'operazione difficile ma i chirurghi sono ottimisti: "Riprendera' tono fra una settimana." Infatti dopo sette giorni Berlusconi si sveglia, si guarda intorno attonito: "Dove sono? Che e' successo?" "Niente di grave" gli risponde un medico italiano "Ha subi'to un piccolo coma." "Per quanti giorni son rimasto in coma?" "Sette per l'esattezza" "Ammazzalo, il piccolo coma?! Ma io non posso star qui... Ho un impegno inderogabile, immediato!" "Se vuole chiamiamo qualcuno dei suoi collaboratori, qualche ministro..." "Macche' ministri e collaboratori! Voglio qui immediatamente Apicella con la sua chitarra, dobbiamo mettere giu' la musica per la nuova canzone, senno' cosa canto io a Sanremo?! A parte che il direttore artistico e' Tony Renis, e con gli amici della mafia non si scherza!" E qui finisce il prologo. Che gliene pare
fonte: www.francarame.it/spettacoli/
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