COMPAGNIA LYRIA Direzione artistica Giulia Gussago

Sabato 20 dicembre alle ore 17.30 sarà inaugurata la mostra Dissolvenze presso SpazioLyria, in via Bainsizza 14 a Brescia.
La nuova sede della Compagnia Lyria apre per la prima volta il proprio spazio ad una mostra pittorica e fotografica insieme ad una performance di danza contemporanea. L’esposizione si inserisce in un più ampio progetto culturale che mira a valorizzare l’integrazione della danza con altre arti, un percorso già ampiamente sperimentato dalla Compagnia Lyria. Questo appuntamento avvia un calendario di manifestazioni nel quale verranno presentati eventi con artisti di diversi linguaggi espressivi.

L’esposizione presenta numerose opere del pittore Danilo Manenti e del fotografo Daniele Gussago. Ogni autore propone lavori recenti di genere figurativo e astratto.
Danilo Manenti dedica una parte dei suoi quadri alla grande tradizione pittorica italiana ed europea di inizio novecento; mentre le composizioni informali sviluppano la ricerca sul tema del monocromo, in particolare sui colori rosso e giallo.
Daniele Gussago espone in mostra fotografie scattate durante i suoi viaggi in Australia, Perù ed Islanda. I paesaggi sono spazi ampi, sconfinati e lontani, all’interno dei quali lo sguardo vaga senza meta. Altre immagini invece introducono alla scoperta di innumerevoli e talvolta irriconoscibili dettagli di elementi naturali ingranditi dieci, cento, mille volte, fino a divenire nuovi mondi.

Durante l’inaugurazione, alle ore 18.00, e in replica alle ore 21.00, la Compagnia Lyria proporrà l’anteprima della nuova creazione Dissolvenze. Giulia Gussago ha ideato un percorso coreografico a partire da alcune opere scelte dai danzatori Claudia Bicelli, Alessandra Bortolato, Yuka Fukushima e Alberto Pitozzi, che propongono brevi assoli e duetti appositamente creati per l’occasione. Dissolvenze è stata selezionata per la rassegna Teatro da Camera di Saronno dove verrà presentato nel luglio del 2004.

La mostra rimarrà aperta fino a domenica 4 gennaio 2004 con il seguente orario: tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle ore 16.00-20.00; mercoledì 31 dicembre 2003 ore 10.00-12.00 e giovedì 1 gennaio 2004 chiuso. Ingresso libero.
Informazioni: tel. e fax: 030.3702422 e-mail:info@compagnialyria.it web: www.compagnialyria.it


25128 Brescia – Via Bainsizza 14 – Tel. e Fax. 030 3702422 Cell. 338 2780203
Web: www.compagnialyria.it E-mail: info@compagnialyria.it
Danilo Manenti, nato nel 1951, studia presso l’Accademia di Belle Arti Carrara di Bergamo sotto la direzione del maestro Trento Longaretti, che lo vuole nel gruppo di decorazione da lui coordinato. Durante gli anni di formazione, Manenti vince una medaglia d’argento per il corso di agiografia (storia dell’arte sacra) e una per quello di acquaforte e litografia. Nel 1969 espone la sua prima opera grafica nella Collettiva Internazionale di Grafica a Bergamo, con maestri come Agazzi, Cassinari, Sassu e Manzù; si diploma nel 1972, e continua la sua formazione viaggiando in numerosi paesi europei per approfondire soprattutto le tecniche antiche rinascimentali e fiamminghe. A partire dalla fine degli anni Sessanta l’attività espositiva di Danilo Manenti è costante, allestisce mostre personali in numerose gallerie private, come Il Torrione di Palazzolo (1973; 1977), la galleria Spazi Nuovi di Sarnico (1979), la Galleria ABBA (1984) e l’Atelier degli Artisti (1985) di Brescia, l’Arsenale di Iseo (1997), la Galleria La Roggia di Palazzolo (1998), la Galleria Studio Arte di Brescia (1999; 2000). All’inizio del 1993 partecipa a performance in vari locali pubblici e crea i “ritratti spirituali”, acquarelli astratti eseguiti dal vivo; dal 1995 al 1998 ha tenuto laboratori creativi in diverse scuole della provincia. Dal 2000 collabora con la coreografa e danzatrice Giulia Gussago e con lo scenografo Domenico Franchi alla realizzazione di spettacoli di danza contemporanea con interventi pittorici dal vivo.
Attualmente predilige fondi preparati con sabbie, caolino e polvere di marmo e, dopo una lunga sperimentazione artistica volta ad esplorare le combinazioni pittoriche informali, i mutevoli percorsi di Danilo Manenti lo portano ad affrontare nuovamente composizioni figurative, riproposte alla luce dell’esperienza e consapevole che le ricerche precedenti non sono esaurite. La disinvoltura del pittore nella scelta di un genere è data dalla sincerità con la quale vive ed affronta ciò che accade, senza drammi, sapendo che il piacere è il sommo nutrimento dell’anima.




Daniele Gussago frequenta dal 1991 al 1995 l’Accademia di fotografia contemporanea del Museo Ken Damy di Brescia. Nel 1999 partecipa alla sua prima esposizione collettiva sul complesso museale bresciano di Santa Giulia, dalla quale è stato tratto il volume“Frammenti di Architettura” (Ed. Grafo). Nel 2001 presenta la mostra “Cos’è Questo?”, nella quale una serie di elementi naturali vengono reinterpretati in chiave astratta e stampati in “digitale”, grandi spazi e piccoli dettagli che Gussago trova nei suoi viaggi in Islanda, Perù e Australia. Nel 1995 è uno dei fotografi del catalogo ufficiale dell’edizione della Mille Miglia Storica. Nello stesso anno inizia a collaborare con la Compagnia Lyria, diretta da Giulia Gussago, creando nuove serie fotografiche che fissano alcuni istanti delle coreografie. Da questi studi sono tratte le immagini della mostra “Isteresi”. Daniele Gussago fotografa inoltre il concerto di Amiri Baraka per conto della Brixia Jazz Society, gli spettacoli teatrali del regista Pietro Arrigoni "Velbekomme" e "Trilogia del Desiderio", presso il teatro Verdi di Milano. Nel 2001 cura la fotografia delle opere per il catalogo del pittore Danilo Manenti e quella delle opere per il catalogo e la mostra personale dell’artista visivo Domenico Franchi.
Gussago si cimenta anche nella fotografia di reportage, realizzandone uno sulla popolazione Saharawi esule dal Marocco
Si perfeziona presso la Scuola di Fotografia John Kaverdash di Milano frequentando il Master Globale di Fotografia Professionale Espone in una collettiva di fotografi italiani in Lettonia.
Dal 2002 è nella redazione della rivista “Contesto” edita da ARCILettore, di cui cura il settore della fotografia.






La Compagnia Lyria presenta la sua prima produzione, “Malinche”, nel luglio '95 nell'ambito di "Teatro in Villa". Nello stesso anno, in collaborazione con la compagnia FFTD, realizza “Danze”, con coreografie firmate da Gillian Hobart, Claudio Gasparotto e Giulia Gussago, tra cui "Riti di passaggio", assolo su musiche originali del Maestro Antonio Giacometti.
Per la rassegna "Idea Contemporanea" a Milano la compagnia presenta, nel marzo '96, alcuni pezzi del repertorio, “ 2=1 ”e "Up", dopo la partecipazione al Prix Volinine di Parigi.
E' del luglio ’96 “Tre fiori per Marguerite Duras”, spettacolo multimediale di video teatro e danza prodotto dal Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con Comune e Provincia di Brescia per il festival "Douce France". Nel '97, all'interno della rassegna "D'estate in città", viene presentato “Siamo in ballo”, prodotto dal Centro Teatrale Bresciano, Comune e Provincia di Brescia. Nell'estate '98 l'Assessorato alla Cultura del Comune di Brescia produce, in collaborazione con Brescia Mostre Grandi Eventi, “AccorDanze”, a cui partecipano musicisti jazz del calibro di Sandro Gibellini, Paolo Birro, Mauro Negri, Beppe Gioacchini.
E' del settembre '98 la collaborazione col violoncellista Edoardo Sbaffi, per la realizzazione di “Dialoghi Stralunati”, un lavoro ispirato all'opera di Federico Fellini, presentato al Festival dei Teatri Invisibili di S. Benedetto del Tronto.
”SatiRe”, spettacolo per quattro danzatori su musiche di Erik Satie, debutta nell'ambito del Festival "D'Estate in città '99" del CTB.
“TrasFormAzioni n. 1” realizzato in collaborazione con l'installatore Domenico Franchi, è stato rappresentato nel marzo 2000 in anteprima al Teatro Comunale Odeon di Lumezzane, Brescia, dando avvio ad una residenza triennale, e ha debuttato al Teatro San Martino di Bologna nell'ambito del festival “NostraDea”. Una seconda edizione dello spettacolo, “TrasFormAzioni n. 2”, è stata presentata in Piazzetta Vescovato a Brescia per la “Festa della Danza” organizzata dal Comune. “TrasFormAzioni n. 3” è uno spettacolo a serata intera per palcoscenico che è stato presentato in anteprima al Teatro Odeon di Lumezzane nel febbraio 2001 nell'ambito della rassegna PalcoDanza. Ha inoltre partecipato alla rassegna di compagnie emergenti italiane "Coreografie clandestine", presso il Teatro Comunale Niccolini di S.Casciano V.P., Firenze.
“Poesie senza parole”, creazione 2002, è uno spettacolo per tre danzatori, con installazioni di Domenico Franchi, intervento pittorico di Danilo Manenti, installazione luminosa di Stefano Mazzanti, musiche originali di Mauro Montalbetti eseguite dal Laboratorio Novamusica di Venezia. L’anteprima è presentata presso il Teatro Comunale Odeon di Lumezzane per PalcoDanza e debutta a Roma nell’ambito della rassegna “Danze da bruciare”.
La creazione 2003 è “Tempo”, il cui primo studio è stato presentato in luglio a Desenzano d/G (Bs). L’ideazione e la coreografia sono di Giulia Gussago, che danza insieme a Alessandra Bortolato e Claudia Bicelli, le musiche originali sono di Rossano Pinelli e Fulvio Sigurtà, il quale esegue dal vivo alcuni interventi alla tromba, mentre la parte attorale è affidata a Giusi Turra.

Oltre alla produzione e allestimento dei propri spettacoli cura la programmazione della rassegna “DanzalParco”, realizzata in collaborazione con la II Circoscrizione del Comune di Brescia presso il Parco Castelli nel luglio 2001 e 2002, offrendo uno sguardo sulla danza contemporanea nazionale. Nel 2003 DanzalParco si apre anche alla Provincia di Brescia, grazie al contributo dei Comuni di Desenzano d/G e di Collebeato.

Un importante percorso iniziato da Giulia Gussago nel 1995 è quello delle improvvisazioni, esecuzioni estemporanee a cui hanno preso parte numerosi artisti con diverse esperienze performative. Ricordiamo, tra gli altri, i musicisti Sandro Gibellini, Mauro Negri, Beppe Gioacchini, Gianni Pirollo, Luciano Poli, Rossano Pinelli, Domenico Bulla, Filippo Monico, i danzatori Claudio Gasparotto, Davide Camplani, Enid Gill, Tullia Pedrotti, Cristina Negro, l’attrice Giusi Turra, il pittore Danilo Manenti e gli artisti visivi Domenico Franchi, Roberta Acerboni e Stefano Mazzanti. L’impossibilità di essere riproposta, per sua stessa definizione, attribuisce all’improvvisazione un carattere prezioso e sorprendente, sia per il pubblico che per gli interpreti stessi.
Uno degli aspetti più interessanti di questa esperienza è la scelta dello spazio scenico nel quale si sviluppa la performance, normalmente un luogo alternativo al tradizionale palcoscenico. Grazie alla variabilità e particolarità degli spazi utilizzati ogni improvvisazione acquisisce un suo carattere, attingendo alle atmosfere del luogo che la accoglie. Alcuni esempi: Monastero Suore Orsoline di Capriolo (Bs), Atrio della Stazione Ferroviaria di Brescia (per la “Festa del teatro” organizzata dal Centro Teatrale Bresciano), Ex-asilo di Gardone VT (Bs) (per “Cronico” biennale d’arte contemporanea organizzata dal Gruppo Fornace), Parco Castelli (per DanzalParco) e Giardini Pubblici di Via Panigada (Bs) e Parco Teatro di Manerba d/G (Bs) (per la rassegna “Valtenesi a teatro”).

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