Il Pianeta è interessato da sfide che coinvolgono immediatamente la realtà metropolitana milanese, questa deve scegliere quale ruolo avere a riguardo.
La guerra preventiva permanente si propone come modello per lo sviluppo economico e per la gestione delle risorse della terra, di più: si propone come forma di risoluzione dei conflitti e delle relazioni di tipo politico, religioso ed etnico.
Il mondo è entrato nell'era digitale, dove l'evoluzione scientifica e tecnica propongono evoluzioni che hanno direttamente a che fare con la vita quotidiana. Solo una partecipazione consapevole ed avvertita dei cittadini ai processi dell'innovazione consentirà di cogliere le opportunità qualitative e di evitare i pericoli, nell'interesse generale delle attuali e future generazioni.
Milano, se non vuole finire ai margini del processo di innovazione economica e sociale, scientifica e culturale, deve esercitare un protagonismo politico di qualità .
Le forze politiche democratiche della provincia di Milano raccolgono questa sfida e si propongono come coalizione ampia e partecipata, certe che il concorso delle diverse identità politiche e culturali è in grado di avanzare una proposta adeguata a rendere l'Amministrazione Provinciale protagonista del nostro tempo.
La coalizione di centrosinistra non è interessata a svolgere la funzione di maggior efficacia nella realizzazione di quello che le amministrazioni di centrodestra maldestramente non sono riuscite a fare, non è neanche interessata a svolgere la funzione di mitigatrice delle politiche di destrutturazione della sanità pubblica, del trasporto pubblico, della previdenza, della scuola pubblica, della ricerca.
La coalizione di centrosinistra vuole realizzare una proposta politica ed amministrativa per la qualità della vita sociale per questo si impegna a costruire un percorso partecipativo partecipato per un sistema territoriale qualitativo. Solo un sistema territoriale qualitativo costituisce un ambiente ideale per gli investimenti e l'innovazione, quindi per una competizione qualitativa sul piano internazionale. Qualità amministrativa, qualità dei servizi, qualità ambientale, qualità dei trasporti, qualità dell'informazione.
Solo una amministrazione provinciale capace di esercitare una pratica alternativa alle consorterie e alle cordate di interessi particolari può usare a pieno i poteri e le responsabilità che la riforma del titolo V della Costituzione assegna alle autonomie locali. La coalizione di centrosinistra vuole una amministrazione provinciale capace di concorrere attivamente e positivamente alla Costituzione politica dell'Unione Europea.
Vogliamo che la realtà metropolitana milanese torni a percepire il futuro come una speranza da cogliere e da partecipare e non come una incognita preoccupante. La flessibilità del mercato del lavoro non può significare precarietà e mortificazione della dignità del lavoro, solo la garanzia del rispetto dei diritti consentirà di rendere migliore e competitivo il sistema produttivo milanese.
Il centrosinistra vuole uscire dalla retorica dell'inganno delle Grandi Opere Pubbliche, consapevole che la grande opera di interesse generale risiede nella manutenzione del territorio, nel riuso intelligente e sostenibile delle aree industriali dimesse, nel riequilibrio del sistema delle acque, nell'integrazione delle reti e delle modalità di trasporto non inquinanti, nell'uso delle tecnologie informatiche per facilitare la relazioni tra cittadini e pratiche amministrative, tra cittadini e politica pubblica.
Il centrosinistra della provincia di Milano vuole riproporre questa realtà come "capitale morale" con la sua capacità inclusiva ed il riconoscimento di cittadinanza indipendentemente dall'origine territoriale e dalla fede religiosa.
Il centrosinistra della provincia di Milano attua ora un processo socialmente partecipato per la definizione del programma perché crede in un processo partecipato, della sussidiarietà , dal giorno successivo alle elezioni per il governo della cosa pubblica provinciale alternativo alle derive plebiscitarie della spettacolarizzazione che vuole tutti spettatori e non protagonisti del proprio destino.
Fiorello Cortiana