10.01.2004
SINDACI LOMBARDI DENUNCIANO POSTE PER INTERRUZIONE PUBBLICO SERVIZIO.
La notizia che alcuni sindaci del sud Lombardia intendo denunciare Poste Italiane S.p.a per interruzione di pubblico servizio, dopo una settimana nel corso della quale non viene recapitata la posta alle famiglie delle loro comunità è stata colta con molta attenzione dall’ANCI Lombardia che ha inviato un messaggio di adesione a Paolo Bernardori, sindaco di Martignana di Po (CR); nella quale si dichiara disponibile a compartecipare all’iniziativa legale. Il presidente dell’ANCI Lombardia, on. Giuseppe Torchio, è intervenuto pesantemente sulla stampa locale, in qualità di sindaco di Spineda per lamentare una situazione paradossale mai verificatasi nemmeno durante il periodo bellico. Interi comuni sono lasciati alla deriva e l’elementare diritto umano legato alla possibilità di ricevere la corrispondenza è stato cancellato: una vicenda che fa precipitare il nostro Paese ai livelli dei burundi e, probabilmente, bisognerà fare ricorso alla convenzione di Ginevra sui diritti civili per poter avere ragione di una burocrazia che non è stata in grado di allestire tempestivamente un servizio elementare. I più colpiti sono gli anziani, i ceti più deboli, le persone non autosufficienti e, quanti non hanno a disposizione le moderne tecnologie quali internet, l’e-mail, etc. Il personale richiesto da mesi non è ancora stato assegnato, mentre è di tutta evidenza l’assurdità dei trasferimenti al sud di una parte del personale operante in Lombardia, contribuendo a sguarnire ancora di più il sistema postale proprio mentre la nostra Regione produce 1/3 dei ricavi postali a fronte di un personale che ormai ammonta ad un solo quindicesimo del totale nazionale. ANCI Lombardia chiede ai Parlamentari, alla Regione, alle Istituzioni lombarde, di prendere coscienza dell’estrema gravità di una situazione, destinata a protrarsi anche nelle prossime settimane, facendo precipitare il territorio lombardo nel più profondo Medioevo, in una situazione nella quale lo stridente paradosso del disservizio e dei tagli sul personale porta addirittura una parte della dirigenza postale ad un incremento delle proprie retribuzioni e dei propri premi di produzione. Quello che maggiormente preoccupa è il profondo disinteresse del mondo politico, nel suo complesso, rispetto ad una vicenda di una gravità senza pari. È una situazione veramente pericolosa per il sistema dei diritti garantito, in passato nel nostro Paese.
Welfare Italia
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