La Cgil al Forum Sociale di Bombay: riportare il lavoro al centro di una nuova democrazia mondiale.
La Cgil partecipa ai lavori del Forum Sociale Mondiale di Bombay (16-22 gennaio) così come era avvenuto negli appuntamenti precedenti di Porto Alegre. La delegazione del sindacato è guidata dalle segretarie confederali Titti Di Salvo, responsabile delle politiche internazionali, e Carla Cantone, responsabile delle politiche industriali e contrattuali.
Da Bombay, vi proponiamo una intervista a Titti Di Salvo.
Quali sono le proposte che la Cgil porta al Forum Sociale Mondiale di Bombay ?
La Cgil è la quarta volta che partecipa al Forum sociale mondiale.
Noi siamo convinti che esista la necessità di una grande alleanza tra le forze progressiste il sindacato e i movimenti, per riportare al centro di una nuova democrazia mondiale il lavoro e i suoi diritti.
Questa è l’idea che noi abbiamo in mente e che è quella che abbiamo proposto a tutti i dibattiti ai quali abbiamo partecipato qui a Bombay.
Rispetto al precedente Forum, quello di Porto Alegre, quali sono le differenze e le novità ?
La differenza tra Porto Alegre e Bombay salta agli occhi.
Qui a Bombay c’è un protagonismo fortissimo dei sindacati e della società civile indiana e asiatica in generale.
Penso che sia stato giusto offrire ai lavoratori e alle lavoratrici indiane un’ occasione di protagonismo che stanno percorrendo in modo straordinario. E’ un forum straordinario per quanto riguarda le numerose presenze delle persone, ci sono numerose soggettività che si esprimono, ci sono cortei e manifestazioni continue che si intrecciano al dibattito politico e sindacale. Lo spostamento da Porto Alegre, da un altro punto di vista, ha ridotto la presenza di persone che arrivano da altri continenti. Quindi mentre a Porto Alegre vi era una presenza più mista, qui assistiamo ad un forte protagonismo della società asiatica in generale. E’ molto forte la presenza giapponese, assente quella cinese e questo era prevedibile.
Su cosa vertono le discussioni di questi giorni ?
Il tipo di presenze naturalmente, condiziona gli argomenti del dibattito. Quindi, le discussioni, hanno un baricentro maggiore sul rapporto nord e sud del mondo e soprattutto sulla situazione terribile delle caste indiane. Uno dei punti di maggior attenzione presente in questi dibattiti è il rapporto tra i diritti del lavoro e le discriminazioni di razza, ai fondamentalismi religiosi, alla società divisa in caste, che qui in India seppur superata dalla legislazione in realtà è ancora molto presente nelle dinamiche delle relazioni sociali.