24.01.2004
AMBIENTE: "POCA DEMOCRAZIA NELLE SCELTE, MILIONI DI METRI CUBI DI SABBIA E GHIAIA IN PIU' DEL NECESSARIO E SCARSO RICORSO AL RICICLO DEI MATERIALI INERTI"
Comunicato stampa di Pietro Mezzi, Capogruppo dei Verdi in Consiglio provinciale, sul nuovo Piano Cave in votazione.
Nella seduta di oggi, il Consiglio provinciale di Milano dovrebbe votare l'approvazione definitiva del Piano cave, uno dei principali strumenti di programmazione territoriale. Il condizionale, dopo quanto è avvenuto lo scorso 4 dicembre in Consiglio, è d'obbligo. In quella seduta, infatti, centinaia di cittadini di Ceriano Laghetto e Pantigliate, presenti in aula, hanno imposto il rinvio del voto.
I Verdi, con tutto il centro sinistra, Rifondazione e Italia dei Valori, bocciano il Piano proposto dalla giunta Colli e giudicano sovrastimati i fabbisogni di escavazione programmati e, al contrario, sottostimati i volumi degli inerti provenienti dall'attività di riciclo: solo il 5% del totale delle esigenze di escavazione, contro il 10-12% indicato nello studio dell'Università Bocconi appositamente commissionato.
I Verdi criticano anche il metodo seguito dalla Provincia, che ha escluso dalla costruzione del Piano i sindaci dei Comuni, ascoltando unicamente il parere dei proprietari di cava.
"Hanno sbagliato il metodo e anche i conti - afferma Pietro Mezzi, capogruppo dei Verdi in Provincia - Hanno escluso i Comuni dalla consultazione, tenuto conto solo delle richieste delle imprese estrattive e indotto la popolazione, specie del Nord Milano, a protestare e a manifestare contro questo Piano".
Oggi, infatti, un folto gruppo di abitanti di Ceriano Laghetto porterà la protesta direttamente in aula consiliare, per affermare il no ad una nuova cava di argilla di mezzo milione di metri cubi all'interno del parco delle Groane. Saranno presenti, come la volta scorsa, anche gli amministratori e gli abitanti di Pantigliate, comune dell'Est Milano, che si sono trovati, a loro insaputa, una previsione di un nuovo ambito estrattivo sul loro territorio, una cava all'interno del territorio del Parco agricolo Sud Milano.
"Nonostante i divieti - sostengono i Verdi - si continua a programmare e a consentire nuove attività di estrazione all'interno dei parchi regionali. Con previsioni che sono in contrasto palese con quanto stabilito, dalla stessa Provincia, nel Piano territoriale di coordinamento provinciale, votato dalla stessa maggioranza solo pochi mesi fa".
Il Piano provinciale prevede l'escavazione di 52.250.000 mc. di sabbia e ghiaia, 1.1.24.000 mc. di argilla, 1.165.000 mc. di cave cosiddette di riserva e, infine, 4.540.000 mc. di cave di recupero. Per un totale di 35 ambiti estrattivi, due cave di argilla, due cave di riserva e 12 cave di recupero.
"Abbiamo chiesto - afferma Mezzi - di ridurre il numero dei siti e di innalzare dal 5 al 12% il valore della quota di utilizzo degli inerti provenienti da riciclo. Proposte, quelle contenute nei nostri emendamenti, che eviterebbero di scavare buchi inutili nel territorio provinciale. Abbiamo chiesto, infine, lo stralcio, dal Piano, dei siti di Ceriano e Pantigliate, proprio perchè all'interno di parchi regionali e perché le alternative, come hanno dimostrato i sindaci dei due Comuni, esistono".
Pietro Mezzi Capogruppo dei Verdi Consiglio provinciale
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