Welfare Italia :: Forum Invia ad un amico Statistiche FAQ
4 Maggio 2024 Sab                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links
Anne Frank
Wayaka Indian friend's
Lisa 6-1-77
Flash Vela d'Altura: diporto sostenibile e vela responsabile
Radio Uno Toronto Canada
La gemma dell'architettura cremonese
PdCI Sardegna
Resistenza in Toscana
Emigrazione Notizie
AGNESE cantautrice per la Pace







Forum :: Lettere :: Lettere aperte a.... :: O così o Bondì di Luigi Boschi
Autore O così o Bondì di Luigi Boschi
Redazione1
24.01.2004 17:31
SORGENTI
Parma tel 329 5917508 fax 0521 284484 e-mail: luigi.boschi@libero.it

O Così o Bondì
Crac Parmalat: stupefacente per i poteri forti

Impoverimento etico individuale e collettivo alimentato da affarismo e speculazione: questi sono i geni di un sistema cancerogeno ripiegato su se stesso, che non ha futuro se non nella conflittualità sociale, se poi è dotato di conformismo e perbenismo il danno è irreparabile.
Parma una città governata (ma non è l'unica) da un potere ristretto dominante che impedisce attraverso il controllo economico finanziario e la proprietà della comunicazione, un reale sviluppo e circolazione del libero pensiero, della creatività, delle conoscenze, della autodeterminazione democratica, delle nuove forme economiche. Una città abitata da "tengo famiglia" consenzienti. Un potere colluso con i poteri istituzionali capace di efferate azioni per la sua autoperpetuazione. Una borghesia incapace di pensiero indipendente, di sostenere nuove visioni, un proletariato incapace di reazione, intellettuali a servizio. Parma una leadershep e una classe dirigente partorita nelle lottizzazioni e nei circoli degli affari, che ha saputo generare anche azioni criminose all'ombra del prosciutto, del culatello, del grana, dei tortelli, della malvasia. Non è il mio un attacco alle persone, ma al sistema che degenera anziché rigenerarsi.

Anno 1998. Così il Sindaco Ubaldi rispose ad una mia intervista che gli feci durante la campagna elettorale, che lo vide poi eletto sindaco.
-Domanda. Non le sembra che in questa città si siano affidati sempre incarichi lottizzati e soprattutto non vi è stato un ricambio generazionale? E se vi è stato, è stato di facciata con adepti o discendenti?
-Ubaldi. Si è vero. Questa è una città che si è chiusa troppo spesso in ristrette oligarchie è diventata una città autoreferenziale si è illusa di essere al centro del mondo, si è illusa che i conflitti dovessero essere sopiti attraverso la riduzione ai minimi termini delle cause di conflitto, anziché attraverso una loro elaborazione, un loro superamento. Cioè cosa è avvenuto in questa città: si è cercato continuamente di trovare non delle sinergie creative tra le varie forze, istituzioni, gruppi e altro ma si è cercato di trovare un equilibrio che stava in piedi eliminando tutte le parti di dissenso o di interferenza. Morale: l'accordo era un accordo ai minimi termini. Un accordo al mino comun denominatore e quindi questo ha portato a quella depressione che è depressione di peso politico -questa è l'unica città che da anni non ha nemmeno un assessore regionale- perché io dico o ha elaborato un gruppo dirigente di imbecilli, di incapaci, o ha elaborato un gruppo dirigente inetto o comunque senza colonna vertebrale. Dicevo prima che non le è stato nemmeno reso il diritto di esprimere i propri rappresentanti politici, una città che si è fatta soffiare le principali occasioni di sviluppo, anche da città vicine, proprio perché non ha un gruppo dirigente all'altezza della situazione.
-Domanda. L'isolamento delle menti, la privazione del dialogo sono crimini contro la civiltà in una società orientata nel futuro alla comunicazione, all'informazione, ai saperi.
Parma, una città malata in cui prevale la logica "amico-nemico", in cui il dialogo è stroncato, in cui vige la pratica dell'isolamento, in cui la denuncia è il mezzo di sopraffazione. Una città dove i poteri occulti che governano vogliono soccombenti e non menti creative.
-Ubaldi. Lei ha toccato due temi, quest'ultimo su cui io posso dire che obiettivamente non è che Parma sia una città priva di cervelli e di intelligenze, dico che si è creato un sistema che tende a soffocare largamente le intelligenze vivaci o creative che possono esserci e che tende quindi a omogeneizzare il tutto in quella logica da minimo comun denominatore per cui ogni cosa che eccella o emerga e possa fare ombra viene in qualche modo compressa.
Questa è una città molto salottiera che ama molto adularsi, guardarsi allo specchio più che a lavorare. Ora prendiamo il problema del disagio giovanile che c'è. Ora più di un terzo dei ragazzi che frequentano la scuola media superiore non la portano a termine. E' il segno di un disagio, di una dispersione di risorse umane e professionali notevoli, in una città tra l'altro che incomincia ad avere penuria di risorse umane, professionali, giovani, e rispetto alla quale la città si diverte a fare convegni, ricevimenti, salotti ma che non produce nulla di operativo, ma nulla.

Parma 2004. Condivido il messaggio di cambiamento auspicato del sindaco Ubaldi a Sant Ilario, così come condividevo la sua analisi del '98. Gli riconosco altresì abilità politica e competenza nelle politiche per le autonomie locali. Non mi convincono invece le motivazioni addotte per la rinascita locale. Avrei preferito che questo messaggio fosse mosso da un'esigenza di cambiamento culturale, da una consapevolezza etica, anziché a seguito del collasso dei poteri forti della città per il crac Parmalat, in cui la città ha mostrato al mondo il ridicolo, l'insensatezza del proprio sistema di governo. Il sindaco conosceva bene la storica cultura oligarchica che governa da sempre il nostro territorio, conosceva bene le insostenibilità derivanti da conflitto di interessi o professionale (penso a volte anche appoggiato nonostante le dichiarazioni) che oggi si sono rese palesi e che vanno ben oltre quelle note. E' una cultura che si annida anche nei ruoli meno conosciuti, ma il cui conflitto almeno professionale è certo. Cosa si dovrebbe dire poi delle lottizzazioni a scapito della meritocrazia! Perché non vi è mai stata una reale volontà di cambiamento prima del crac? Perché solo oggi queste dichiarazioni, quando vi era già la consapevolezza di un sistema antidemocratico? Nulla si è fatto. Ora si proclamano di nuovo le intenzioni. Non si può pensare a un progetto etico per la città come se fosse parte della "città cantiere"! Effetto Authority? Bene, ma sono perplesso sulla reale volontà e capacità di cambiamento, quando questo non nasce da una maturazione culturale, ma da collasso di sistema. A distanza di sei anni purtroppo le intenzioni del Sindaco sono rimaste tali. Se nemmeno il primo cittadino è riuscito a rimuovere ciò che già conosceva, quali poteri occulti ostano il cambiamento? Il cambiamento si attua se si svelano le condizioni che lo impediscono. Non è che possa essere ricondotto a Parmalat. Semmai questa ne ha tratto vantaggio, lo ha sostenuto, ma è l'anima "nascosta" di Parma che deve essere svelata, altrimenti vi sarà solo restaurazione. Facce nuove al servizio del vecchio sistema. E non è solo questione di regole! E' la visione etica che deve alimentare il potere democratico.
La decadenza etica la si pratica quotidianamente quando non si sostiene l'ascolto, la comprensione, la tolleranza, le culture, la libertà, la condivisione, la partecipazione, il rispetto, la valorizzazione e si esercita invece il potere arbitrario, quando si esclude, quando si emargina, quando si deprimono le menti, quando si favoriscono le lottizzazioni, quando si deprime la meritocrazia, quando si depotenziano i saperi, quando non si pone rimedio ai torti fatti e si distruggono volutamente, consapevolmente uomini, famiglie, culture, quando si deprimono le diversità, quando si coltiva il discredito, il malaffare, le tangenti, le corruzioni, il sopruso, la soprafazione, lo sfruttamento, la disperazione, anche quando si tace consenzienti...Di questo si nutrono infatti le finte democrazie in una gara al primato nella globalizzazione economico-finanziaria che nel distruggere le espressioni, cannibalizza, poi, anche se stessa.
Si sarebbe dovuto premiare, sostenere il talento, la creatività, l'intelligenza, la solidarietà, che costituiscono il potenziale rigenerativo e il capitale cognitivo della nostra società. Incoraggiare e coltivare questi valori si traduce nell'incremento del patrimonio di una collettività, renderla competitiva a livello internazionale; soffocarli e reprimerli è compiere un crimine contro la vita. Se la ricerca scientifica, le nanotecnologie, il digitale, le telecomunicazioni, l'energia da fonti rinnovabili, la ricerca spaziale costituiscono le principali aree strategiche di sviluppo futuro, come e dove si colloca Parma? La sua economia ha subìto gravi perdite industriali e finanziarie, non sostituite, (è lungo l'elenco) e non ha saputo o voluto indirizzarsi verso l'economia delle conoscenze, ma continua a celebrarsi in quella nostalgica. Un distretto alimentare, ad esempio, dei salumi, generatore di ricchezza, ma incapace di dar vita a una fondazione o a un polo scientifico tecnologico! Ma questo è il limite della cultura industriale e politica del Paese, che ha sempre considerato la ricerca scientifica un optional decorativo. E' così che si è favorito il colonialismo culturale. Oggi in piena epoca postindustriale pur in presenza di ricchezza non c'è sviluppo perché non si è investito nelle conoscenze. Proprio noi patria del Rinascimento!
Per divenire città che conta in Europa bisogna saper coltivare nuovi contenuti, e contenitori, valorizzare le pluralità e gli incontri di saperi unitamente alla divulgazione delle tradizioni, senza dimenticare la cultura della solidarietà. Aprirsi al mondo non è vivere nelle ristrette logiche indigene o appagarsi con le celebrazioni foresti. L'Europa è un nuovo divenire collettivo di persone e conoscenze che ricercano nuovi orizzonti. E se lo stesso produce se stesso, noi abbiamo bisogno di rinascere. Parma deve ritornare a vivere, ritrovare la vivacità e il gusto del dialogo e delle relazioni, liberarsi dalla morsa di un ristretto potere dominante che la soffoca, che produce conformismo o lo scontro amico/nemico. Condivido e rispetto l'onestà intellettuale e le dichiarazioni politiche del Sindaco, ma resto in attesa dei fatti. Avrebbe dovuto dare maggior spazio, a mio avviso, a nuovi contenuti, avrebbe dovuto dare maggior peso al valore delle idee, liberare i talenti in termini culturali, finanziari, sociali, umani, per avere una società/città in rete, aperta al mondo. Si è preferito investire nell'hardware piuttosto che nel software. Si è preferito consentire l'oppressione delle potenzialità, il privilegio della speculazione, sull'espressione dei saperi. Quando il potere finanziario, istituzionale, della comunicazione sono la stessa cosa e sono gestiti da un ristretto gruppo di comando siamo in presenza di una realtà che emargina se non sei dei loro, mette al confino se non ti presti, pone le condizioni per il degrado individuale, per il privilegio, per la corruzione; vengono represse le forze innovatrici, e si è prevaricati dall'impoverimento etico collettivo, mascherato dal benessere effimero della attuale borghesia, incapace di sostenere, contraddicendo la sua identità storica, le nuove energie creative, l'impegno politico, i percorsi innovatori e riformatori, dedita invece alla speculazione, ai propri interessi, che si cela la verità per il privilegio personale e si autoconvince di vivere in una città libera e a dimensione della persona. Quale persona? Che ne è rimasto del pensiero illuminato dei Bertolucci, Bertoli, Colombi Guidotti, Barilla, Carboni, Gaibazzi, Mattioli, Micheli, solo per citarne alcuni. O Parma, è la città di burattini e burattinai, di cui Ferrari col suo teatro ne propone da sempre una ironica e sarcastica parodia? Altro che Parma verdiana, una gran cassa economica immeritata! Verdi, nato da genitori piacentini, partorito per caso a Busseto, fu celebrato a Milano, non a Parma, città che ripudiò tanto da costruire la sua casa a S. Agata. E' un vizio storico quello di deprimere le menti da vivi e celebrarle da morti o impotenti. Solo se vi sarà rinascita etica individuale vi sarà un rinascimento di Parma. L'Università, l'Authority, il Collegio Europeo, le Fondazioni, la nostra storia costituiscono i pilastri per Parma città d'Europa, città, come ci è stato assegnato, delle conoscenze alimentari: sono le fondamenta su cui rinascere nell'era postindustriale e del capitale finanziario. Un rinascimento animato dall'etica, dalla comprensione delle etiche, aperto all'economia delle conoscenze e della tecnica, in cui la politica ritrovi la sua indipendenza, le forze economiche siano spinte da obiettivi di eccellenza, di valorizzazione dell'ambiente e forti siano i valori della solidarietà. E allora si che sarà una città a dimensione di persona, tra le capitali d'Europa.

Luigi Boschi
Movimento Sorgenti

Parma, 21 gennaio 2004


Terza pagina
9.12.2010
ZEUS News 9 Dicembre 2010
15.11.2010
Seconda edizione del concorso di fotografia
15.11.2010
Master di I livello in “Medicina naturale"
8.11.2010
A TAVOLA CON GLI ETRUSCHI
28.10.2010
ZEUS News numero 1592
21.10.2010
RIFIUTI: DI LELLO, PSI: LA CARFAGNA SI RIVOLGA A CHI L'HA VISTO
21.10.2010
Terzigno, Alfano (IdV): “Escalation violenza è frutto ......
19.10.2010
Giustizia, Alfano (IdV): "Lodo Alfano? Vince l'ipocrisia
19.10.2010
Vittorio Craxi: “L’Expo di Milano salvata in zona Cesarini”
18.10.2010
Sonia Alfano e Antonio Di Pietro il 28 ottobre a Giampilieri

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti