Redazione1 |
17.01.2009 20:53
Giovedì 22 gennaio 2009, Nuovo Teatro Nuovo di Napoli
Progetto Ab-uso, due spettacoli di Tim Crouch
In scena due testi del caustico autore-regista-attore britannico, coniugati,
da Accademia degli Artefatti, in un ab-uso attoriale e testuale di rara
'pericolosità '
Il palcoscenico del Nuovo Teatro Nuovo di Napoli ospiterà , da giovedì 22 a
domenica 25 gennaio 2009, il Progetto Ab-uso, apprezzatissima operazione
drammaturgica ad opera di Accademia degli Artefatti di Roma, che continua la
propria ricerca/necessità di indagine sui meccanismi della comunicazione,
territorio dove si costruisce l'idea di realtà , e dove si contratta
quotidianamente il concetto di verità e finzione.
Il collettivo romano prosegue questo percorso, iconoclasta e anti
spettacolare, già condotto attraverso i testi di Crimp, Kane, Pirandello e
Handke, con due esercizi, due piccoli esperimenti, mutuati dalla scrittura
mordace e acuta di Tim Crouch: My Arm, in scena giovedì 22 e venerdì 23 alle
ore 21.00, e An Oak Tree, in scena sabato 24 alle ore 21.00 e domenica 25
alle ore 19.00 e alle ore 21.00.
Drammaturgie contemporanee, entrambe allestite e dirette da Fabrizio Arcuri
e tradotte da Luca Scarlini, che impongono un ripensamento dell'attore in
scena ed un'invenzione di rapporto con lo spettatore che sia quasi di
complicità . Due atti di 'potere' esercitati attraverso il linguaggio, due
abusi: abusi nei confronti di sé stessi, degli attori, e degli spettatori,
perchè quello che succede, nella realtà come sulla scena, è tutto vero ma
impreciso. E' tutto falso ma reale, come un'ipnosi.
My arm, interpretato da Matteo Angius ed Emiliano Duncan Barbieri, è il
monologo di un trentenne che ha sfidato se stesso, le proprie possibilità ,
la propria noia e quella universale. Avendo alle spalle esperienze di lavoro
coi bambini, l'autore si è ispirato ad uno di quei capricci così frequenti
nell'adolescenza. Dopo aver dimostrato di riuscire a stare per quattro mesi
senza andar di corpo e per un periodo, più o meno simile, senza parlare, per
un'altra sfida immotivata il protagonista una mattina porta un braccio sopra
la testa e prova a verificare per quanto tempo riuscirà a tenercelo. L'uso
che fa di un pupazzetto inquadrato da una videocamera e di una serie di
oggetti che prende in prestito dagli spettatori, sono pezzi di un gioco
manipolatorio gelidamente astratto, di una rappresentazione che, forse,
"nulla" ha da raccontare. I video sono a cura di Lorenzo Letizia, gli
ambienti di Dario Labonia.
Più complesso, An Oak Tree, interpretato a rotazione da Matteo Angius,
Gabriele Benedetti e Pieraldo Girotto, incrocia i piani di realtà tra uno
spettacolo (lo stesso spettacolo che lo spettatore vede, ma che accadrà tra
un anno) e quello di un incidente, che fa incrociare le esistenze dei suoi
sfortunati protagonisti.
Una struttura drammaturgica sempre ambigua, aleatoria e spaesante, anche
perchè il secondo interprete è, ogni sera, diverso, nonché ignaro della
storia e delle battute che interpreterà .
Quest'ultimo, interpretato a rotazione da Valentina Capone, Fortunato
Cerlino e Michelangelo Dalisi, riceve il copione solo durante la
messinscena, senza istruzioni registiche o informazioni sui movimenti, che
gli vengono comunicati, live, dal primo attore, creando momenti di grande
pathos e lampi di humour nero, a seconda degli interpreti e delle loro
reazioni. I passaggi sonori sono a cura di Dj Rasnoiz, gli ambienti di Dario
Labonia.
In ambedue i lavori, al centro ci sono i meccanismi della comunicazione,
scomposti e resi visibili in ciò che accade sulla scena. Un processo che è
indagine sul potere (o ab-uso) del linguaggio, ma in grado d'innescare,
altresì, un meccanismo che riporta la storia raccontata in una dimensione
"emotiva", al di fuori della sua (im)possibile rappresentazione.
Progetto Ab-uso, a cura di Accademia degli Artefatti
Napoli, Nuovo Teatro Nuovo - dal 22 al 25 gennaio 2009
Info e prenotazioni al numero 0814976267 email
botteghino@nuovoteatronuovo.it
Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (feriali) , ore 19.00 e ore 21.00
(domenica)
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