Redazione1 |
2.06.2005 16:31
RUTELLI : OGGI LA CICORIA COSTA AGLI ITALIANI PIU’ DEL FILETTO….
Ormai è diventata la frase del giorno quella di Rutelli secondo cui egli avrebbe mangiato pane e cicoria riferendosi all’asprezza della politica. Premesso che al giorno d’oggi questo tipo di insalata nei supermercati costa come la carne, verrebbe da dire che anche detta frase sarebbe impropria così come è biasimabile che un leader di partito, proprio in un momento in cui le cose stavano-stanno mettendosi abbastanza bene per gli Italiani, faccia in modo che invece precipitino. La disaffezione al leader della Margherita è palpabile, ma questo sarebbe niente se non fosse perché gli iscritti alla Margherita stanno revocando le tessere di partito, anche qui a Belluno, dopo il risultato più eclatante d’Italia di questo partito, grazie anche e soprattutto a Maurizio Fistarol.
A questo punto Rutelli ha due chances.
La prima, quella di chiedere scusa agli Italiani adducendo che la “passione” politica a volte gioca brutti scherzi e può indurre in qualche tentazione come recita anche la …preghiera del Padre Nostro; ed in questo caso, gli Italiani lo perdonerebbero sia pur esprimendo qualche mugugno. Errore più errore meno, ormai siamo abituati: Bertinotti ne ha fatti tanti e tali da far cadere lo stesso governo a cui farebbe riferimento. Dico “farebbe” perché, a mio avviso, il leader di Rifondazione, vuole sempre un “distinguo” da tutti, pur rendendosi conto di praticare una politica masochista che, alla fin fine, giovando a lui personalmente per restare a galla, butta a maree Italia ed Italiani, esattamente come sta per fare ora Rutelli…
La seconda, quella di farsi da parte, demandando a Franceschini (che a mio avviso è uomo molto valido e pacato) di guidare la Margherita.
Di certo è che, in entrambe le opzioni, per Rutelli il “neo” resterà e, se non si porrà rimedio alla politica contrassegnata persino dalla “cicoria”, l’Italia correrà anche un serio rischio: quello di affidare definitivamente il governo alle destre che poi non lo molleranno più in eterno.
Vogliamo questo ? Se sì, cari Rutelli e Bertinotti, datevi la mano perché fra voi due ora non passa più alcuna differenza.
ARNALDO DE PORTI
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