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Forum :: La vetrina di Penna d' Oca :: E' meglio essere precisi :: Rigassificatore: NESSUN DIVERSIVO di M. di Schiena |
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Rigassificatore: NESSUN DIVERSIVO di M. di Schiena |
Redazione1 |
31.07.2005 10:54
Rigassificatore: NESSUN DIVERSIVO
L’AUTORIZZAZIONE VA REVOCATA
Prendendo sostanzialmente atto della volontà popolare che con la grandiosa manifestazione del 25 luglio si è ancora una volta espressa per un nuovo modello di sviluppo e contro il rigassificatore, il Presidente della locale Associazione degli industriali ha detto di intravedere l’esistenza di “margini” per una trattativa nel fatto che durante il raduno è stato ribadito il rifiuto dell’impianto nel porto di Brindisi. Una sortita questa davvero sorprendente dal momento che non si riesce a capire a cosa altro avrebbero dovuto fare riferimento i manifestanti se non all’opera che la LNG si appresta a realizzare nel sito di Capo Bianco. Un progetto autorizzato dal Governo, peraltro sulla base di una norma di dubbia costituzionalità, a seguito di procedure nelle quali sono stati dati assensi senza il coinvolgimento degli organi collegiali delle amministrazioni locali e che per questo e per altri rilievi sono oggi oggetto di accertamenti da parte dell’Autorità giudiziaria.
Senza voler fare alcun processo alle intenzioni, va osservato che simili interventi si appalesano oggettivamente, per i tempi e i contenuti della loro formulazione, come manovre diversive o ripiegamenti tattici rivolti a sciogliere il forte messaggio della recente manifestazione nelle acque torbide di una trattativa su un oggetto inesistente e perciò destinata a creare confusione ed a defatigare il fronte della protesta popolare per rilanciare poi l’originario progetto. Una trattativa dunque sul nulla e – ciò che più turba – sorvolando disinvoltamente su quel complesso di garanzie, fatto di delibere collegiali e di processi di partecipazione democratica, attraverso il quale le comunità interessate devono maturare le scelte decisive per il loro futuro e le devono esprimere con formali atti istituzionali.
Prima che per validissimi motivi di merito, è dunque per una ragione di metodo che la proposta del dr. Ferrarese (e di qualche suo mentore) risulta inadeguata ed inaccettabile. Essa appare infatti sorretta da una logica per la quale solo ai maggiorenti o, nella migliore delle ipotesi, ad antistorici “stati generali” di una comunità e non invece ai cittadini e agli organi democratici delle loro istituzioni spetterebbe il diritto di decidere il destino del territorio. Un metodo questo che per lunghi anni ha segnato in negativo il passato della nostra città procurando danni di enorme portata.
Quanto al merito, va ricordato che lo stesso dr. Ferrarese nell’agosto dello scorso anno affermò pubblicamente che la scelta di un altro sito è un falso problema perché il rigassificatore «se è pericoloso nel porto lo è anche in altri siti» (citazione testuale). Ed il buon senso aggiunge che se l’impianto da costruire a Capo Bianco è incompatibile col nuovo modello di sviluppo, lo sarebbe egualmente se realizzato a qualche chilometro (o mezzo chilometro) di distanza sulla stessa costa. Ma c’è di più e cioè che la stessa LNG ha più volte categoricamente escluso ogni suo interesse per ipotesi che prevedono lo spostamento del sito del rigassificatore. C’è dunque oggi un preciso e concreto progetto ed è quel progetto che deve essere subito fermato per rispettare la volontà popolare e restituire alle amministrazioni locali la loro “autonomia”.
Brindisi, 29 luglio 2005
Michele DI SCHIENA
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