Redazione1 |
5.09.2005 13:44
ITALIA ALLA DERIVA….
Tutti sanno ciò che significa deriva ma è bene, almeno ogni tanto, confrontare il nostro vocabolario mentale anche con lo Zingarelli o altro dizionario, che dicono : deriva significa abbandonarsi, subire passivamente gli eventi. E l’Italia oggi è tutto questo.
Siamo allo sbando morale, allo sbando politico, allo sbando economico, allo sbando dei conti pubblici, allo sbando della giustizia, allo sbando dell’istruzione, allo sbando soprattutto civile. E siamo appena agli inizi perché sono convinto che il prossimo confronto pre-elettorale, peraltro già iniziato, sarà feroce e foriero di architetture demagogicamente strumentali rispetto alle quali il popolo italiano sarà impotente e finirà per non capire più nulla. Insomma, saranno le fiction medianiche di una certa parte, ora assolutamente dominante in materia, a confrontarsi con facce più o meno accettabili dal punto di vista telegenico, che vanno dai..”sor cicoria del bel guaglione romano alle mortadelle bolognesi” che, tutto sommato, non possono non avere la meglio, e quindi dovrebbero averla facile, in una situazione di completa deriva istituzionale.
A proposito di fiction, ieri 1/9, ore 14 su Radio Radicale, ho sentito una sorta di propaganda elettorale da parte di un professore universitario di estrazioni marchigiane (non ho recepito il nome). Questi ha detto che l’attuale governo ha fatto delle cose impensabili e strabilianti riconducibili a quattro filoni. Che fossero impensabili è fuori di dubbio, ma per la loro immoralità, mentre per la “strabilianza” ci sarebbe da discutere….
Il primo filone: la legge obiettivo starebbe per realizzarsi in ogni contesto delle grandi opere, mentre – a suo dire ovviamente – il precedente governo di centro-sinistra faceva finta di iniziarle e poi le lasciava là per darla da bere agli Italiani. Ma quali realizzazioni, mi chiedo ? E se sono iniziate, quale altro governo non sarebbe stato capace di fare quel poco ?
Il secondo filone: formazione-scuola-ricerca. A dire di questo docente universitario, l’attuale sarebbe una riforma che migliore di così non poteva attuarsi. Ma quale riforma se la scuola e le università si trovano in uno stato di degrado mai visto prima d’ora ?
Il terzo: riforma pensioni. Se i fondi pensioni sono una riforma rispetto alle pensioni INPS (perfettibili, d’accordo, fin che si vuole) vorrei chiederlo ai lavoratori se questa è davvero una riforma o piuttosto un inganno che, alla fin fine, porterà i “nuovi” vecchi alla povertà in quanto nessuno, soprattutto al giorno d’oggi, con l’economia che tira, è capace di pensare ai fondi pensione.
Il quarto ed ultimo, se vuoi anche molto risibile: economia. Il suddetto professore di FI ha detto che, per quanto riguarda il DPF, decreto di programmazione finanziaria, ci deve essere un equilibrio fra economia e finanza pubblica. Lo sanno tutti che dovrebbe essere così, ma con questo governo anche la finanza pubblica è allo sbando, quindi siamo alla sagra delle belle parole a fini demagogici, specie quando egli dice, parlando di soglia di povertà, che, per superare detta soglia di sopravvivenza (soglia degli incapienti) lo stato dovrebbe integrare ciò che manca per superare detta soglia. Come ? A chi vuol darla da intendere ? Agli inetti ?!
Peccato che non possa dilungarmi, ma mi si consenta di dire che se l’Italia non cambia manico, sarà guerra fra affamati.
E lo dice una persona di indole ottimista, come il sottoscritto…..
ARNALDO DE PORTI
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