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Forum :: Lettere :: Lettere aperte a.... :: Una giornata da incubo di A. V. Gelormini
Autore Una giornata da incubo di A. V. Gelormini
Redazione1
21.01.2006 10:42
UNA GIORNATA DA INCUBO

di Antonio V. GELORMINI
Ero andato a letto ripensando alla telefonata di Berlusconi a Ballarò, all’insidiosa domanda di Floris: “Presidente, lei è mai andato a cena con Murdoch?” e a quella da molti attesa che qualcuno, in diretta, prima o poi dovrebbe decidersi a rivolgergli: “Presidente, cosa ci faceva lei con Gnutti, la sera che Fiorani lo chiamò a telefono, per riferirgli le anticipazioni ricevute poco prima dal governatore Fazio?”



Mi sono svegliato per accompagnare mio figlio a scuola e aspettando il caffé ho acceso il televisore per le prime notizie. Incredibile. Era già lì, a Uno mattina. Giacca, cravatta, sorriso e acconciatura di ordinanza, in stridente contrasto col vistoso maglione iridato di Luca Giurato, ma in sintonia di spirito con i lacché di turno nello studio televisivo.
Sono scappato. Ho lasciato il bambino a scuola e prima che a Varese scattasse il divieto di circolazione per le polveri sottili, sono entrato in autostrada per andare a Milano. Immancabile, la coda questa mattina comincia ben prima di Busto Arsizio. Tra un’occhiata furtiva ai giornali e lo sguardo teso sul veicolo che mi precede, accendo la radio e mi sintonizzo su Isoradio –103,3 Mhz.
Non ci crederete. Non so come abbia fatto, ma me lo sono ritrovato al posto delle notizie sul traffico.

Volevo gridare, inveire contro qualcuno. Ma ero solo in macchina. Intanto i giornali annunciavano che sarebbe andato anche da Mimun al Dopo Tg 1 (poteva mancare?), poi a Matrix e chissà forse anche un passaggio al Grande fratello. Dopo aver già imperversato a Otto e mezzo, Porta a porta, Il processo di Biscardi e Conferenza stampa. Qualcuno teme il commento alla prima Enciclica di Benedetto XVI a Telecattolica o a Radio Vaticana.
A mezzogiorno vado a pranzo a casa di un amico, col quale conto di sfogarmi sapendolo simpatizzante del Cavaliere e vicino ad ambienti di Forza Italia. Resto, però, disarmato quando poco dopo l’inizio della discussione, suo figlio, a cui sono molto affezionato, mi si avvicina e mi dice: “Sai zio, papà mi ha detto che Berlusconi scriverà una letterina alla mia sorellina e forse ci sarà un regalo anche per me”. Mi sono cadute le braccia. Ho perso l’appetito, la pazienza ed anche la voglia di polemizzare.
Giornata nera. L’overdose di apparizione in TV autoalimenta un eccesso di presenza anche sulla carta stampata. Torno a casa e cerco di rifugiarmi nel mio angolo web, dal quale comunico con mezzo mondo. E qui accade l’imprevedibile. Mentre passo da un sito all’altro in internet, controllo la posta e rispondo a qualche e-mail, comincia a materializzarsi sul mio schermo la sua foto. Resto esterrefatto. Improvvisamente mi torna in mente il messaggio a cui non avevo dato seguito, che minacciava: “Se non lo inoltri ti si installerà una foto di Berlusconi come sfondo del deskstop, per sempre!” Oddio, è successo.
In preda alla disperazione spengo tutto e decido di andare a letto e dopo un po’ finalmente mi addormento. Indovinate un po’ cosa ho sognato? Un vero e proprio incubo, roba da infarto.
E poi dicono che è in calo di consensi.
(gelormini@katamail.com)
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