Redazione1 |
23.01.2006 22:02
Giovedì 26 gennaio 2006, Teatro Elicantropo di Napoli
Niente più niente al mondo di Massimo Carlotto
Carlo Cerciello firma la prima regia della stagione teatrale, per il grottesco e delirante monologo dell’autore padovano
Da giovedì 26 gennaio 2006 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 29), al Teatro Elicantropo di Napoli, Associazione Altamarea presenta Niente più niente al mondo di Massimo parlotto, nell’adattamento e la regia di Carlo Cerciello, con Tina Femiano e Milena Di Iorio. Le scene sono a cura di Roberto Crea, i costumi di Antonella Mancuso, le musiche originali di Paolo Coletta.
Niente più niente al mondo è un breve ed intenso racconto di una tragedia familiare consumata, come tante che riempiono la cronaca nera dei giornali, tra le mura domestiche ma generata da quel mondo “esterno” capace di creare inutili illusioni che si infrangono contro la realtà con la violenza dei sogni irrealizzati.
Carlotto affronta un tema drammatico e tratteggia il disagio di una vita senza qualità, quella dei nuovi poveri che non lo sembrano ma lo diventano ogni giorno di più. Una donna di 50 anni, domestica a ore, fissa, in un disperato soliloquio-colloquio, la monotona quotidianità del suo matrimonio ed il rapporto conflittuale con l’unica figlia ventenne. Una vita faticosa fatta di giornate sempre uguali, passata a guardare cosa succede agli altri più fortunati, che siano i nuovi divi della televisione o le signore borghesi presso le quali presta servizio, a cercare di far quadrare i conti, nella ricerca spasmodica di improbabili sconti in discount di periferia. Ha, nel cuore, sempre la speranza di una vincita alla lotteria, ultima risorsa di chi non ha più la forza di credere in se stesso per cambiare vita.
Ripone, infatti, nella figlia le proprie speranze di riscatto. La ragazza è carina. Potrebbe sfondare in televisione o nel cinema, se si cominciasse a muovere nella giusta direzione e desse retta alla madre. Ma la giovane non è interessata a questo genere di vita. Un assurdo spreco, intollerabile per chi, come la madre, è terrorizzata dall’avanzare della propria vecchiaia, senza nessuna sicurezza. La donna, infatti, non riesce più a far quadrare i conti.
Soldi non ce ne sono, o sono troppo pochi rispetto a quelli delle famiglie bene, presso cui va a lavorare. Troppo pochi rispetto alle ricche e serene vite virtuali pubblicizzate in televisione. Troppo pochi perfino per andare in vacanza. La tragedia potrebbe essere evitata se la voce di questa donna trovasse ascolto, se i suoi pensieri non rimanessero ancorati ai modelli consumistici e se da qualche parte riuscisse a riconoscere un po’ d’amore. Non è così e il fato si compie.
Niente, più niente al mondo denuncia il vuoto: non c’è affetto, non c’è tolleranza, non c’è speranza, non c’è lo Stato, non c’è più vita nell’Italietta ipocrita del falso benessere.
Una madre scoppia e uccide, ma è lei la vera colpevole del crimine compiuto?
Niente più niente al mondo, di Massimo Carlotto, regia di Carlo Cerciello
Napoli, Teatro Elicantropo – dal 26 al 29 gennaio 2006
Info e prenotazioni al numeri 081296640 email teatroelicantropo@iol.it
Inizio spettacoli ore 21.00 (feriali) e ore 18.00 (festivi). Biglietti euro 10 (intero) ed euro 7 (ridotto)
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