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Forum :: Appelli :: A sostegno di Sansa :: Rigassificatore, ancora NO. di M. Di Schiena
Autore Rigassificatore, ancora NO. di M. Di Schiena
Redazione1
9.07.2006 11:25
RIGASSIFICATORE: LE POLEMICHE NON GIOVANO,
C’E’ BISOGNO DI COSTRUIRE IL FUTURO

Quando si contrabbandano per volontà di alcune centinaia di manifestanti le scelte per un nuovo modello di sviluppo e contro il rigassificatore delle istituzioni locali, della Regione Puglia, delle forze politiche, dell’associazionismo culturale e sociale, di numerose espressioni della cittadinanza attiva nonché di migliaia di cittadini e di lavoratori; quando si attribuisce l’etichetta di razzismo alla stragrande maggioranza della nostra popolazione che chiede una significativa svolta nella politica amministrativa locale; quando si sovverte la verità affermando, contro inconfutabili valutazioni tecniche e contro il comune buon senso, che l’impianto di rigassificazione potrebbe dare un consistente apporto alla soluzione del problema occupazionale; quando gratuiti insulti e logori luoghi comuni prendono il posto del dialogo e delle argomentazioni: quando tutto ciò avviene vuol dire che siamo di fronte a fenomeni incomprensibili, che c’è intolleranza per le regole della democrazia, che vi è disconoscimento del ruolo delle istituzioni e mancanza di rispetto per le opinioni altrui. Vuol dire insomma che alcune minoranze vogliono imporre il loro diktat all’intera comunità, che interessi particolari cercano di prevalere sugli interessi generali e che le suggestioni di una società straniera trovano spazi in ambiti dove non dovrebbero trovarli.

Dobbiamo allora serenamente ricordare che nella nostra democrazia nessuno può arbitrariamente arrogarsi il diritto di interpretare e di rappresentare, in modo esclusivo, gli interessi e le scelte dei lavoratori. E ciò sia perché vi è un pluralismo sindacale che talvolta, come è avvenuto proprio nel caso del rigassificatore, fa registrare posizioni assai diversificate e sia perché in materia di politica economica, oltre che attraverso il sindacato, i lavoratori, in quanto cittadini, si esprimono col voto e così manifestano orientamenti che prendono corpo nelle istituzioni attraverso le diverse rappresentanze politiche. Così come i lavoratori, sempre in quanto cittadini, sono parte viva ed integrante dei movimenti e delle tante aggregazioni associative che costituiscono la società civile e sono la linfa vitale di ogni democrazia partecipativa.

Nessuno quindi può legittimamente immaginare il sindacato come una struttura che sovrasta ed annulla di fatto le altre dimensioni della vita civile e politica dei lavoratori. E ciò perché il sindacato è l’opposto della corporazione, esso è continua verifica della sintonia tra le scelte dei vertici e quelle della base ed è innanzitutto tutela dei diritti essenziali tra i quali quello al lavoro e quello alla salute che sono parti integranti del diritto alla vita. Ed ancora: il sindacato è apertura alle istanze che maturano nella società ed è costante impegno di dialogare con esse nello sforzo continuo di coniugare gli interessi specifici delle categorie rappresentate con gli interessi generali delle comunità. E’ soprattutto forza di cambiamento e capacità di prefigurare e costruire il futuro.

Nessun monopolio quindi dei diritti e degli interessi dei lavoratori, specialmente quando se ne ha una rappresentanza molto parziale e su certi temi tutta da dimostrare. Sul tema quindi del nuovo sviluppo e del rigassificatore non sono concepibili arroccamenti, ricerca a tutti i costi di scontri permanenti, intolleranze e provocazioni: si tratta di strumenti pericolosi che danneggiano prima di tutto chi si avventura a maneggiarli. Ciò che occorre è apertura, rispetto per il ruolo delle istituzioni e costruttivo confronto partendo dalla considerazione che in democrazia non è possibile pretendere che la volontà “dei più” venga soppiantata dalla volontà “dei meno” specialmente quando tra gli uni e gli altri c’è a vantaggio dei primi una abissale differenza in termini di valori numerici e, crediamo, non solo su tale versante. Una differenza che dà senso alle scelte bipartisan delle amministrazioni locali . La nostra comunità ha bisogno di concordia, di collaborazione e della capacità di costruire un futuro diverso: su questa strada si sono mosse significative espressioni della società civile e si sono registrate importanti convergenze politiche ed istituzionali. L’augurio è che sulla medesima strada gli incontri si possano estendere anche a tutte le rappresentanze del mondo del lavoro.

Brindisi, 6 luglio 2006

Michele DI SCHIENA - Doretto MARINAZZO - Giorgio SCIARRA
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