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Forum :: Appelli :: A sostegno di Sansa :: L'E'litè di D.A'Antonio
Autore L'E'litè di D.A'Antonio
Redazione1
22.07.2006 23:17
Probabilmene non è mai esistita sulla Terra un'epoca in cui una ristretta élite di umani non abbia avuto una netta predominanza sul resto della popolazione. Certamente questo ha avuto anche effetti positivi, permettendo ai più dotati di guidare gli altri, quando l'élite non ha preferito invece tirar fuori il peggio da se stessa, come purtroppo così spesso è stato, e tuttora ancora è. Tuttavia, in un prossimo, non molto lontano futuro, si potrebbe verificare una situazione unica ed abominevole, mai accaduta prima d'ora: una ristretta élite di umani potrebbe decidere dell'estinzione della restante, stragrande maggioranza della popolazione mondiale.


Ciò che in passato per lo più ha cambiato, ed in futuro continuerà a cambiare, il rapporto tra l'élite e la sua controparte debole, popolare, è stato e sarà principalmente il progresso tecnologico, e quindi essenzialmente il modo di produzione dei beni. Per lungo tempo, in un passato ormai lontano, il popolo ha detenuto l'intero potere produttivo e l'élite quello direttivo. In seguito ad un primo salto di livello tecnologico il popolo ha visto ridurre il suo potere produttivo, venendo questo delegato in gran parte ed in misura vieppiù crescente alle macchine, mentre ha visto nascere e crescere un suo inconsueto potere d'acquisto.

Più tardi, recentemente, il popolo ha visto diminuire ancora il suo potere produttivo, vedendo sorgere e svilupparsi un suo ancor più strano e limitato potere che lo vede spettatore votante dello show, commerciale, politico, religioso, offertogli dall'élite globale. L'élite naturalmente finge di essere benevola e di lasciarsi guidare dal suo popolo tramite un procedimento democratico. In realtà è l'élite stessa sopratutto a condizionare pesantemente, e sempre più senza via di scampo, il suo popolo, proprio attraverso quello show che gli viene continuamente offerto.

In un prossimo futuro, in seguito all'avvento della nanotecnologia, un insieme di conoscenze e di tecnologie che agiscono a livello atomico per realizzare cose ancor oggi impensabili, il popolo potrebbe veder ridotto ancor più, fino a vederlo scomparire del tutto, il suo potere produttivo. Questo potrebbe giusto far sì che l'élite, potendo alimentare il suo vivere con la nuova tecnologia in modo del tutto autonomo dal popolo, potrebbe giungere a pensare di poter vivere perfino meglio senza di esso, senza gran parte della sterminata moltitudine di persone da cui si vedrebbe circondato, se non addirittura assediato, una moltitudine per altro sempre più angosciosamente esigente delle risorse del Pianeta e perciò impoverente la stessa élite.


Questa élite potrebbe quindi giungere a decidere per l'estinzione, dapprima spontanea, per assenza di alimento concesso, e poi sempre più provocata con agenti di morte, della stragrande maggioranza della popolazione mondiale.


La nanotecnologia promette oggi, e domani con buona probabilità manterrà, certo non alla sua prima generazione ma ad una delle successive, di trasformare un qualsiasi pezzo grezzo di materia praticamente in tutto ciò che possa occorrere o possa desiderare un essere umano. Non è dunque errato pensare all'avvento della nanotecnologia come possibile causa determinante all'origine del definitivo allontamento delle masse popolari dalla produzione.

E' da tenere anche presente che la nanotecnologia, per l'elevato potenziale dei suoi prodotti, che donerebbero a qualsiasi individuo, anche il più sprovveduto, i mezzi e le ricchezze, dunque il potere, del capo di stato della più grande e sviluppata nazione del mondo odierno, difficilmente potrà essere distribuita liberamente alla popolazione. Al contrario, molto facilmente essa diverrà da subito appannaggio esclusivo di una ristretta élite planetaria, derivante dagli originari e vieppiù accresciutisi poteri economici, politici e scientifici odierni.

La presente situazione delle forze politiche e sociali sul nostro pianeta, evidenzia in verità un gran numero di persone sensibili, progressiste e riformiste. Esse però, pur spesso fortemente impegnate nel cercare di far evolvere la nostra società, mostrano una pesante inadeguatezza nel metodo ed ancor più nella scelta degli obiettivi. D'altra parte coloro che cercano di spremere da questo pianeta il massimo delle ricchezze, anche a costo di rivestirsi, come sta avvenendo negli ultimi tempi, di un qualche alone etico e di spudoratamente falsa sostenibilità ecologica, sanno meglio della controparte cosa vogliono, e procedono molto più velocemente. Essi rappresentano precisamente quanto occorre oggi perchè domani possa nascere quella élite da incubo cui qui ci si limita semplicemente a far cenno.

E' certo impossibile determinare con grande anticipo ed esattezza le varie facce del processo evolutivo dell'umana società, e certo chi scrive spera che quanto qui riportato rimanga solo frutto della sua immaginazione. Tuttavia appare indubitabilmente necessario concentrare l'impegno di tutti noi su poche questioni fondamentali che solo in tal modo, con un impegno corale, potranno essere risolte e risolvere a loro volta, con effetto domino, quasi automaticamente e senza fatica, l'intera miriade di sottoproblemi che da esse dipendono. Nel caso sbagliassimo, i nostri prossimi passi potrebbero essere preludio alla più catastrofica delle ere umane.
Il fermare la crescita demografica e riportare la densità della popolazione a livelli ottimali è certamente una questione fondamentale ed un primo passo ben messo lungo un cammino duraturo e sereno. Ma vi è un altro passo, ancora più fondamentale, dal quale dipende la stessa possibilità di risolvere la questione demografica e di eliminare la minaccia dell'incubo qui presentato. Quel passo, assolutamente decisivo, è l'abolizione del Pubblico Impiego a Vita, il più grande ostacolo alla nostra evoluzione sociale.
Danilo D'Antonio
Laboratorio Eudemonìa
Via Fonte Regina, 23
64100 Teramo - Italy
L'élite - V1.1 - 25/05/35
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