Redazione1 |
13.08.2006 11:22
FELTRE DI CERTO NON CRESCE CON PALII ASSASSINI IN PRA DEL MORO ED ASCENSORI FOLLI IN CITTADELLA !
Alcuni giornali locali e non di oggi 12/8 riportano una foto di diversi dimostranti che espongono la scritta : “ I CAVALLI MUOIONO PER COLPA DEGLI ASINI”.
L’allusione è ironicamente lapalissiana, ma io penso che non si tratti di un discorso legato alla famiglia degli ..equidi. Io, al contrario, ritengo che, da qualche lustro, la bellissima città di Feltre, non si muova nella giusta direzione, vuoi anche per sfortuna, ma soprattutto perché c’è qualcosa di patologico che ne ostacola la crescita da più di mezzo secolo. Negli anni 50-60, da Venezia ove risiedevo, infatti scrivevo le stesse cose che scrivo adesso, sia pur con il cuore a Feltre, cittadina che frequento da quando sono nato.
Mi dispiace dirlo, anche perché molti degli amministratori nuovi e vecchi di questa città sono miei amici a cui annetto il massimo rispetto, ma non posso esimermi dal tentare di individuare le motivazioni per le quali Feltre non decolla. Che fra gli amministratori vecchi e nuovi ci sia qualcuno che non si muove in direzione dello sviluppo di Feltre non ci piove, ma mi par di aver capito che anche gli abitanti di questa graziosa città appaiono assenti o più particolarmente appaiono presenti solo nel loro “orticello sociale”, preferendo abbarbicarsi sulla posizione immobilistica del “lasson star”. Mi è infatti molto difficile credere, o semplicemente immaginare, che i feltrini si attivino più di tanto nell’interesse dell’amministrazione della loro città, preferendo essi demandare ad altri: non è infatti che mostrino di esprimersi al massimo quanto a dovere civico, se è ben vero che, noncuranti, lascerebbero che si perpetuasse una follia, quella, oltre al palio assassino di recentissima memoria, di installare in Cittadella ben tre ascensori del diametro di 6 metri ciascuno, intaccando pesantemente il Colle su cui si erge la città di Feltre, compromettendone il rispettoso mantenimento delle condizioni storiche ed ambientali formatesi nel tempo con il paziente lavoro di una comunità feltrina sicuramente più saggia ed attenta: quella rappresentata dai nostri avi.
Ditemi voi se queste cose folli e sciagurate faranno mai crescere la città. Per governare non bisogna portar a Feltre la gente con i camions in modo che i trasportati lascino qualche spicciolo, o far arrivare 3-400 moto di grossa cilindrata, oppure mirare solo all’ottenimento di qualche elargizione di fondi regionali o europei, ma bisogna far maturare gradualmente il senso civico collettivo, circostanza su cui, le attuali e pregresse amministrazioni, (pur senza fare di ogni erba un fascio) non hanno quasi mai riflettuto abbastanza.
Insomma, diciamocela tutta e per intero, se vogliamo crescere davvero, è necessario maturare il nostro sentimento civico verso la città, che, a mio avviso, è rimasto tale e quale rispetto a cinquanta anni fa, se non addirittura retrocesso
Queste cose dobbiamo dircele, con onestà intellettuale !
ARNALDO DE PORTI
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