Redazione1 |
28.01.2007 22:05
Giornata della Memoria
Nel ricordare l'apertura del campo di Auschwitz e gli orrori della Shoà e dei milioni di ebrei soppressi, mi torna alla memoria uno scritto recentemente emesso sulla Paura del Diverso, diverso da quello che viene considerato normale.
Non dobbiamo dimenticare che nei campi di sterminio sono finiti, nell'incosapevolezza prima e nell'indifferenza poi, oltre a migliaia di ROM, anche migliaia di omosessuali e disabili, considerati dalla società di allora (ma solo di allora?) come diversi, peccaminosi, forse malati, comunque da eliminare.
Soffermarsi su queste considerazioni ci sembra oggi particolarmente necessario, perchè la natura umana è non è univoca e presenta differenti capacità e varie tendenze nel campo della sessualità , mentre oggi, nei settori più radical/cattolici, sembra che riconoscere oggettivamente questo principio da parte dello Stato, sia andare contro la volontà divina.
Per secoli gli omosessuali sono stati emarginati, additati come peccatori, se non peggio. Oggi in molti Paesi si stanno ripristinando, negli ordinamenti degli Stati, i diritti di tutti, in particolare il diritto di vivere secondo la propria natura e il riconoscimento giuridico della propria affettività . Non si vuole negare nulla di quanto riconosciuto e sancito dalla Costituzione, ma aggiungere qualcosa in più per chi è stato emarginato per secoli.
Vogliamo che, proprio pensando al Giorno della Memoria, si rifletta con profondità su questi principi.
Simona Giovannozzi
28 Gennaio 2007
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