Redazione1 |
8.06.2007 20:15
E’ SENATO DELLA REPUBBLICA O…RITROVO ANTE LEGGE MERLIN ?
La sceneggiata, a dir poco miasmatica, messa in piedi ieri dal Senato della nostra povera Repubblica Italiana per il caso Visco-Speciale, è una rappresentazione oscena ed offensiva nei confronti degli Italiani. Molto probabilmente gli “attori”, alias senatori, fatte salve le debite eccezioni, non sanno che la qualifica “senatore della Repubblica” significava nell’antica Roma e dovrebbe significare anche oggi (dal latino senex, vecchio) l'assemblea dei più anziani e saggi cittadini che in qualche modo davano e dovrebbero dare lustro, esempio e dignità a tutta la nazione. Immaginate, tanto per ricordarne uno, ad un Seneca (primi anni d.C.) che già da allora proponeva un cosmopolitismo fondato sull’amore universale aperto a profondi motivi umani, con un senso della serenità prima sconosciuto. Lo accostereste agli…Schifani, al pur “simpatico” La Russa, a Matteoli, o ad altri senatori che ieri sera-notte hanno davvero dato esempi dialettici non proprio da ricordare, offendendo (chi più chi meno) Prodi, Padoa Schioppa e Visco con aggettivi che io, personalmente, non userei nemmeno nella stalla dei suini ?
Il popolo italiano deve sapere che il caso Visco-Speciale c’entra come i cavoli a merenda nella sceneggiata di ieri avvenuta al Senato: detta “performance” di cattivissimo gusto infatti costituisce uno dei tanti pretesti per dare una “spallata” a questo governo, esattamente come ogni giorno tenta di fare Berlusconi.
C’è da chiedersi se l’opposizione continuerà a fare propaganda elettorale per altri quattro anni anziché fare il suo mestiere, facendo scadere il Senato della Repubblica Italiana, ma anche la Camera, a quel livello che, a suo tempo, la Legge-Merlin, ha tentato di mitigare.
ARNALDO DE PORTI
|