Redazione1 |
21.06.2007 08:44
STUDI DI SETTORE. PERCHE’ TANTO CHIASSO ?
Come noto, il governo intende, attraverso dei parametri economici “standard” che normalmente caratterizzano le entrate delle varie categorie di lavoratori autonomi, di verificare se i loro redditi rispondono a quelli dichiarati al fisco. E’ ragionevole infatti pensare che un’azienda sana e produttiva, non può dichiarare al fisco nessun reddito o…cifre ridicole rispetto a quello che i parametri settoriali, vale a dire per aziende analoghe dello stesso settore, farebbe supporre, a meno che detta azienda non intenda “masochisticamente” lavorare in perdita.
Ed allora perché si protesta ? Le aziende serie ed oneste, in primis gli enti rappresentati di categoria, non dovrebbero avere reazioni come quelle che abbiamo visto in questi giorni. L’impresa che si comporta onestamente col fisco non deve aver alcuna paura di pagare più del dovuto perché, se esistono gli studi di settore per cercare degli indizi reddittuali, esistono anche gli strumenti per dimostrare, nel caso di indizi sbagliati a danno delle varie aziende, che le cose non stanno come eventuali accertamenti potrebbero far supporre.
La realtà, a mio avviso, è molto diversa: si protesta perché esiste - da parte di taluni commercianti - la paura di non poter più evadere come erano abituati. Ovviamente, non voglio fare di ogni erba un fascio, ma tutti abbiamo constatato che la prima…autonomia economica (non quella invocata dalla provincia) è proprio quella di intascare i soldi e ..finirla lì, senza badare al fatto che la convivenza civile richiede un minimo di onestà.
Andrebbe anche detto che gli studi di settore non costituiscono una novità. Io che ho lavorato in banca per parecchi anni, quando dovevo procedere all’erogazione di finanziamenti alle varie aziende, mi premuravo infatti di accertare la loro capacità di reddito, in base a parametri settoriali, allo scopo di procurami qualche garanzia sulla restituzione dei finanziamenti.
Ed allora, che male c’è, se il governo vuol far pagare le tasse a tutti in modo che tutti abbiano a pagare meno ?
Chi protesta, a mio avviso, ha qualcosa da nascondere, magari supportato da chi, perorando questa causa, pensa di raccogliere più consensi. Anche elettorali.
Ma è ora che la legge sia davvero uguale per tutti.
ARNALDO DE PORTI
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