Redazione1 |
9.09.2007 14:39
ITALIANI MEA-CULPISTI CON UN PO’ DI MASOCHISMO… CHE FARE ? (Arnaldo De Porti)L’eccezione è d’obbligo, ma non troppo. Il popolo italiano, quanto a politica, non ha ancora imparato abbastanza in direzione del cambio degli eventi: infatti, anche ora, malgrado la grande potenzialità offerta dal costituendo Partito democratico, essi si mostrano assenti lasciando alla solita casta politica il quasi-diritto di fare tutto ciò che vuole in base al solito consolidato refrain: “cambiare tutto per non cambiare nulla”. Per poi recitare il “mea-culpa”.
Eppure la storia di questo ultimi decenni ci ha insegnato che così il paese andrà sempre peggio, malgrado le immani risorse ed anche le buone recenti dosi di fortuna fiscale.
In pratica che succede ? Che i soliti noti si fanno eleggere, mentre chi non viene eletto vive in attesa della propria rivalsa utilizzando il tempo d’attesa denigrando l’avversario. Oggi ci sono le carte in regola per poter cambiare regole e classe dirigente. Ma così non si vuole dall’alto per cui, in silenzio, dietro alle quinte, i vecchi arpioni della politica trovano il modo di riciclarsi, qualche volta magari anche attraverso altri “ego”, dando così i natali ad una parvenza di volontà di cambiare che in effetti poi si traduce nel non cambiare nulla: dicevo l’altro ieri, durante un convegno, che si cambia solo il nome dello spartito musicale, in questo caso… del partito, lasciando immutati gli orchestrali, alias politici : come dire che allo “spartito-partito”, ad esempio, Nabucco di Verdi si attribuisce all’autore il nome di….Rossi, lasciando invariato il testo, “ Va’, pensiero, sull’ali dorate”, quando addirittura non lo si peggiora…
Ora, avanti tutta con Veltroni, dicono da Roma, in quanto – come da mail che ho ricevuto anche stamattina da una frangia politica del Cadore a seguito mia argomentazione precedente - leggo : ….” noi di etico ci troviamo ben poco dell'attuale processo di costituzione del pd calata dall'alto, ma manchiamo talmente di rappresentatività che ci tocca per forza trovare una qualsiasi soluzione, anche opportunistica, che ci consenta di portare persone della ns. idea nella costituente regionale “
Ed allora, perché gli Italiani non si muovono ? Mi sgolo da tempo dicendo che fra i tre papabili Veltroni-Bindi e Letta, c’è uno che non è figlio degli apparati romani, e cioè Letta, ma tutti stanno fermi.
La mia scelta per Enrico Letta, lo dico anche nella mia veste di Referente per Letta di Innovatori Europei per Belluno, si concretizza dalla convinzione che egli mi pare meglio attrezzato per parlare al Nord-Est, avendo saputo capirne ed interpretarne le esigenze e le ragioni di un disagio che va assolutamente affrontato con determinazione. Veltroni, di certo, non conosce i problemi del Cadore o del bellunese in generale: forse capirà più di mostre del cinema ed arte…ivi compresa quella della politica.
Non è uno sfogo il mio, ma un invito alla riflessione in quanto abbiamo le armi in mano per cambiare le cose in meglio (non quelle vere di Bossi, ma questa è una battuta finale che potrebbe avere proporre un …“memento homo”).
Suvvia, coraggio e azione !
Arnaldo De Porti – Referente per Belluno di INNOVATORI EUROPEI a sostegno di Enrico Letta.
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