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Forum :: Lettere :: Lettere aperte a.... :: Telecom, i gemelli del gool di A.V.Gelormini |
Autore |
Telecom, i gemelli del gool di A.V.Gelormini |
Redazione1 |
2.12.2007 15:23
TELECOM, I GEMELLI DEL GOL
di Antonio V. Gelormini
Sette mesi per formalizzare e per trovare un accordo su una decisione già delineatasi all’indomani del controverso ritiro della Pirelli e di Marco Tronchetti Provera dalla guida della Compagnia telefonica nazionale. Sette mesi per nominare Franco Bernabè e Gabriele Galateri di Genola, rispettivamente amministratore delegato e presidente di Telecom Italia.
E’ tutto in questa statica istantanea il paradosso di un Paese affascinante, per la sua creatività e la sua capacità di sorprendere, ma disarmante, per i suoi perduranti bizantinismi e per la latitanza di un autentico carattere decisionale. Qualità indispensabile in tempi di relazioni globali, sintonizzate sui ritmi del real time e connesse dal flash time della fibra ottica.
Un Paese famoso per le sue giocate incontropiede, che per mesi è tornato invece a praticare il catenaccio difensivo più noioso e scarsamente redditizio. Mantenendo ostinatamente in panchina i suoi pezzi da novanta. Roba da provocare l’esasperazione del nuovo socio di maggioranza, gli spagnoli di Telefonica, abituati al gioco spumeggiante di antica tradizione iberico-catalana ed alle funamboliche estrosità di matrice sud americana.
Agli odierni gemelli del gol, un azionariato piuttosto disomogeneo, chiede di sopperire alla mancanza di rapidità della squadra, con un’intensa azione di rimessa. La sfida che Franco Bernabè e Gabriele Galateri di Genola si apprestano ad affrontare è delle più avvincenti. A cominciare dal rapporto proprio con Telefonica e col suo capitano, Cesar Alierta.
La scelta dei due fuoriclasse vuole far fronte, tra l’altro, all’incognita dei partner spagnoli. Non è ancora chiaro se Telefonica sarà freno o catalizzatore dell’evoluzione della telefonia italiana. Nè se favorirà decisamente la crescita o si limiterà alla mera amministrazione degli interstizi di penetrazione delle sue offerte commerciali.
Bernabè e Galateri sono destinati a diventare il John Charles e l’Omar Sivori di una Juve che fu. Il Boniek e il Platini di un’altra più recente. O più semplicemente, ma molto più efficacemente, il gatto-Graziani e la volpe-Pulici, per far fronte con tenace spirito granata alla vivacità e all’impazienza di una potente compagine madrilena, guidata da uno scaltro capitano di lungo corso, che ha deciso di guadare il Rubicone delle telecomunicazioni italiane.
(gelormini@katamail.com)
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