Redazione1 |
4.12.2007 22:04
BERLUSCONI, BOSSI E CASINI. CHI LI CAPISCE PIU’, POSTO CHE PRIMA CI FOSSE QUALCUNO CAPACE DI CAPIRLI ?
Mi pare che in poco meno di una settimana i tre personaggi di cui a titolo abbiano detto tutto ed il contrario di tutto a seconda del vento. Casini, a Palermo, ha detto che non si assoggetteranno a nessuna annessione col cavaliere di Arcore, mentre Bossi, a Milano, ha detto che “non se ne frega niente di Berlusconi”, salvo poi edulcorare un po’ la sortita dialettica per mera opportunità, mentre Fini ha preso clamorosamente le distanze dal cosiddetto cavaliere, dicendo di non essere stato sdoganato da nessuno, alludendo al fatto che Berlusconi vorrebbe avere le mani libere…
Mi pare di assistere ad una commedia del Goldoni anche se, vedrete, siccome da soli non possono andare da nessuna parte, si daranno baci in…bocca (si fa per dire alla goliardica) per riunirsi; del resto, Bossi un giorno disse che con il cavaliere non sarebbe andato mai più neanche a prendere un caffe’, mentre poi smentendosi, lo ha leccato per anni pur di stare in piedi. Come avverrà anche adesso.
Questo teatro della politica non è significativo tanto per la sua manifesta ipocrisia, quanto per il fatto che Berlusconi è sicuro aprioristicamente di poter manovrare ancora una volta sia Casini che Bossi, (e anche Fini un po’ più tardi, dopo questi ultimi) perché sa che i suoi potenti mezzi economico-mediatici potrà farli rientrare all’ovile, perché da soli, come detto dianzi, sortirebbero lo stesso effetto di neve al sole.
Del resto, Berlusconi, mutuando una frase del Vangelo di Cristo, ha poi detto: “Venite a me”, che è la traduzione latina di “Parvulos, venite ad me”
Come dire, la misericordia del Signore e la mia (di Berlsuconi come Vice-Dio)… sono infinite ed i bambini Bossi.Casini-Fini hanno sempre bisogno di me…”.
ARNALDO DE PORTI
|