Redazione1 |
15.01.2008 22:17
QUELL’ITALIA CHE QUALCUNO VORREBBE ANNETTERE ALLA FININVEST…
di Arnaldo De Porti
Ieri sera, 13/1 ore 21.30 circa, su “che tempo che fa” condotto da Fabio Fazio, D’Alema ha fatto l’ennesima ironica, piacevole e veritiera battuta su Berlusconi, dicendo che il cavaliere di Arcore finge di interessarsi dell’Italia avendo però in testa le sue aziende. Il nostro Ministro degli esteri non ha detto niente di nuovo; si tratta infatti di un pensiero che manifesto da anni senza che si trovi politicamente il sistema di emarginare questo potente di turno che, soltanto poche settimane fa, in un blog di IE, è stato così definito:
“”Berlusconi è un flaneur (bighellone e chiacchierone), un vagabondo
(cammina ma non ha una meta precisa), un turista della politica (al
mattino maggioritario e liberale, alla sera proporzionale e popolare),
un giocatore d'azzardo (purtroppo gioca coi soldi dei contribuenti e
delle sue tele"visioni"), l'interprete vero dell'antipolitica, dà dei
punti a Beppe Grillo ecc.ecc. “”
Ora che il segretario del Pd, Walter Veltroni, gli ha offerto democraticamente una sponda per affrontare il problema della legge elettorale, non gli va bene la legge Gentiloni che, secondo quest’uomo, che non ha idee precise, ma mira solo al perseguimento dei suoi interessi personali, causerebbe dei danni alle sue aziende: Esattamente come si evince dalla battuta di ieri sera da parte di D’Alema, secondo cui il cosiddetto cavaliere guarda appunto all’Italia, ma con gli occhi rivolti alla Fininvest.
Ma è mai possibile che il popolo italiano non l’abbia ancora capita che così non si può più andare avanti ? Che un singolo non può fare l’alto ed il basso di un paese civile come l’Italia a causa di questo signore che se lo può permettere solo perché ne ha i mezzi economici, tra l’altro costruiti attraverso la politica pregressa dei Craxi e quella recente dei suoi collaboratori, ex Fininvest, dislocati dalle sue aziende ?
Ma dove ci porterà Berlusconi se non a cambiare il nome dell’Italia in…Fininvest, avocandosene tutte le qualifiche, da presidente ad amministratore unico, ed inoltre quale titolare del consiglio di amministrazione come maggiore azionista e del collegio sindacale ?
In barba a quel conflitto di interessi che è stato ed è una barzelletta tutta italiana ? E che, per l’interessato, forse è acqua fresca ?
Proviamo ad immaginare il nostro Belpaese da rilevarsi un domani attraverso visura camerale presso la C.C.I.A.A, sotto la seguente ragione sociale:
ITALIA S.p.A, Gruppo Fininvest, capitale interamente versato Euro…… amministratore unico Silvio Berlusconi. ?
Se si, avanti tutta, e W il masochismo ! Inseriamoci poi anche nella guida Michelin, come tenuta di Arcore.
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