Redazione1 |
1.02.2008 22:27
L'ALBERO DELLA CUCCAGNA
A noi risulterebbe confermato il buco di bilancio del Teatro Regio di 2.500.000 di Euro; Pellegrini, Maghenzani, potreste confermarci i dati? Sindaco Vignali, in qualità di commercialista professionale, come rappresentante dei cittadini, come Presidente della Fondazione Teatro Regio nonché Presidente della Fondazione Parma Capitale della Musica, potrebbe dirci come sono messi i conti della partita doppia musicale? Sovrintendente Meli, dai suoi trentamila euro mese, vorrebbe darci la sua versione?
Come mai, vista la qualità propagandata, l'Unitel, tra le più importanti case di produzione audiovisive mondiali di musica classica e il produttore Mario Dradi hanno rescisso, dopo il flop dell'Otello del 2007, il contratto stipulato con voi fino al 2013 per le produzioni verdiane? A quanto ammontava il contratto milionario di coproduzione?
Visti i dati che sempre abbiamo puntualmente rilevato, mai smentiti, vorremo ora fare un po' di conti con il "benessere economico" della musica parmigiana, recentemente sotto osservazione anche da altre testate. Aldilà di articoli di propaganda locali e non, ormai tutti sanno come stanno le cose, soprattutto gli addetti ai lavori...l'omertà però è anche musicale...purtroppo!!
Sembra che la "compagnia delle opere" Maghenzani e Pellegrini, rispettivamente ex Radio Popolare e Rifondazione Comunista (dopo la caduta del muro l'ideologia del guadagno conquista tutti!), che utilizza il marchio Orchestra Teatro Regio da tempo in modo molto disinvolto (potreste rendere noti, visto che si tratta di patrimonio collettivo, quali sono i termini temporali ed economici della concessione?), chieda alla Fondazione Teatro Regio il corrispettivo di 150 Euro al giorno per ogni professore d'orchestra impiegato per le esigenze del Teatro.
Il "gatto e la volpe", per elaborare il campo dei miracoli, retribuiscono 7 o 8 prime parti con remunerazioni correnti e il 90% degli orchestrali "a chiamata", 60 euro netti che conteggiando la piena remunerazione di tutti gli altri oneri e contributi ENPALS (ma spesso non è stato così), produrrebbe un costo di 105 euro al giorno pro capite. Ma sappiamo che qualche distrazione è stata fatta, (vedi multa ENPALS di oltre 50.000 Euro, sembra attenuata grazie agli improvvisi cali di memoria), e ciò significa che il costo di ogni singolo musicista è stato spesso inferiore visto che almeno fino al 2005, in regime di associazioni non profit, i musicisti venivano dichiarati al minimo contributivo, 42 euro lordi, e nemmeno per tutti i giorni di lavoro. Comunque il ricavo per la vendita delle prestazioni musicali è di almeno 45 euro a testa che, moltiplicato per una media di 60 professori, è pari a un guadagno per la srl "Maghenzani Pellegrini & C." di 2.700 Euro a giornata. Ammettiamo che l'Orchestra lavori circa 160 giornate anno, è presto fatto l'albero della cuccagna: 432.000 euro (circa 842 mln di lire). Questo se fosse tutto regolare, ma viste le note vicende, molto spesso la srl "Maghenzani Pellegrini &C.", pagando solo 60 euro a professore e un contributo spese non tassabile, si troverebbe un guadagno di 60/70 euro cad che incrementano sensibilmente il risultato economico, ovviamente anche in nero. Questa seconda ipotesi si evince non solo dalla mega multa inflitta dall'ENPALS, ma da cause e rilevazioni presentate da numerosi musicisti in questi anni, spesso, si deve purtroppo dire, non adeguatamente supportati dal sindacato.
A noi risulterebbe infatti che vi sia stato il mancato versamento dei contributi per numerosi professori per cui alcuni hanno perso anche l'indennità di disoccupazione ed inoltre è nota la litigiosità , il malcontento che serpeggia all'interno della compagine...il turnover è una pratica acclarata. Purtroppo bocche cucite per la pagnotta!! O ti va bene così o vai: vedi Buzi! Ma lui se ne è andato!...con coraggio e lasciando, seppur giovane, una sua impronta!
Visti i risultati della sorveglianza musicale, sembrerebbe ora che la nota srl "Maghenzani Pellegrini" avrebbe chiesto alla Fondazione Teatro Regio un aumento da 150 a 170 euro per ogni giornata lavorativa di ciascun professore. Questo ovviamente per aumentare i compensi percepiti dai musicisti...E' vero? Quale nota ci dà in proposito il clarinetto (Pellegrini) del Fantasma dell'opera (Maghenzani)?
Sorge spontanea una domanda: con quale diritto, per quali meriti, una Fondazione di partecipazione pubblica ha consentito prima ad associazioni onlus, ora a una srl, di fatto di due persone, di incassare un valore aggiunto di oltre 432.000 euro anno, derivante anche da risorse pubbliche, senza aggiungere qualità artistica, musicale, organizzativa, ma "caporalato musicale". Ancor più grave è sapere che all'interno della Fondazione ci sono esperienza e competenze per svolgere l'attività di organizzazione artistica di un complesso orchestrale.
A questo punto vorremo sapere quanto costava l'Orchestra Toscanini al Teatro Regio quando partecipava alle sue produzioni, poiché non ci sembra che le cifre che il Teatro Regio paga alla srl del "noto duo parmigiano" siano molto diverse dall'utilizzo di una orchestra stabile, come la Toscanini, che applica il contratto collettivo nazionale del lavoro e di cui è socio anche il Comune (pur se inadempiente da qualche anno per il mancato versamento delle quote associative).
Esìmi rappresentanti della cultura musicale di Parma ben remunerati, vorreste risponderci e darci lumi? Vorreste dirci quali erano i costi e i contratti con la Toscanini all'epoca di Baratta? Giusto per valutare il vantato risparmio!
Anche nella Toscanini il buco che avevamo denunciato unitamente ad altri (Fiorani CISL) si è rivelato poi vero, in particolare per l'utilizzo improprio di risorse della stabile per la Filarmonica di Maazel...e pensare che l'allora Presidente De Rosa eludeva le risposte alle mie denunce con pretesti formali: ciò la dice lunga su questi circhi Barnum.
Non è che con le orchestre ci si "viaggi"? Quando ci darete trasparenza informativa? Vignali, Ronchi, Villani coraggio!! Anziché rimbeccarvi in sterili e stucchevoli polemiche di fazione, "come le nere trame di stecchite piante", dateci i dati!! Villa ci racconti...lei sa!!
Purtroppo, come al solito, è la cultura al servizio del burocrate, che la banalizza e l'utilizza per propri scopi! Pascoli: "E' l'estate fredda dei morti" (Parma, 30/01/2008)
Luigi Boschi
vedi dossier Parmamusica
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