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Forum :: Lettere :: Lettere aperte a.... :: Qunado i giornalisti preferisco tacere di L.Boschi
Autore Qunado i giornalisti preferisco tacere di L.Boschi
Redazione1
9.03.2008 21:13
QUANDO I GIORNALISTI PREFERISCONO TACERE E FAR FINTA DI NIENTE
Ritengo molto grave che nessun giornalista della stampa e tv locale di Parma abbia voluto dedicare un po' di attenzione a quanto sta avvenendo all'Unità residenziale per disabili del Don Gnocchi dopo la pubblicazione sul blog e la diramazione via mail del mio breve articolo "Un saggio di civiltà parmigiana al Don Gnocchi". Nessuno che si sia voluto informare, che abbia chiamato quei ragazzi che giornalmente subiscono vessazioni da una ignobile dirigenza. Lo ritengo imperdonabile che chi è senza sindacato, senza organizzazioni di tutela, sia anche dimenticato. Perché le loro proteste per l'insipienza e la prepotenza di una malaugurata dirigenza non sono rese note alla città? Facciamo in modo che Parma non sappia, grazie al vostro mutismo! Fa comodo non far sapere cosa viene fatto alle spalle di chi non ha voce e deve convivere a vita con una grave malattia invalidante. E' una vergogna che nessun media abbia prestato a questa loro protesta, da me raccolta per caso e successivamente divulgata, attenzione!

Certo per la logica delle vendite è più importante e fa più notizia la ex moglie che cerca di evirare con un morso l'ex marito! Io invece credo sia molto più grave che un dirigente, pagato per adempiere al suo ruolo, tra cui rendere una vita meno amara a coloro che sono costretti per malattia degenerativa su una carrozzina, si permetta di minacciare e aggredire verbalmente un disabile!... E fare con lui la voce grossa!

Non è la prima volta che fatti del Don Gnocchi mi vedono impegnato a scrivere e ad adoperarmi perché le proteste siano ascoltate. Circa quattro anni fa alcuni ragazzi disabili ebbero il coraggio di esternare ciò che non andava e io mi adoperai e li aiutai per far conoscere e divulgare presso le sedi competenti (anche a Mario Tommasini che rimase incredulo!) e alla stampa ciò che stava accadendo. Dopo quelle numerose comunicazioni rese pubbliche tra i ragazzi disabili e la direzione, mi pare che un dirigente e un educatore furono allontanati e qualcosa cambiò in meglio nella gestione della residenza.

Ora si specula sulla assistenza, sul loro cibo, sul come possono viversi la loro convivialità quotidiana... cose di poco conto rispetto alle pagine di propaganda da riempire tutti i giorni con veline di Assessori, Presidenti, Sindaci e altre figurine assimilabili! Per questi ragazzi che vivono su una carrozzina elettrica, che devono farsi aiutare per alimentarsi, (alcuni sono imboccati), per vestirsi, ecc, che devono andare con assistenti al bagno, ma sono lucidissimi, capaci, mentalmente vivaci, sentimentalmente ricchi...no per loro, per le loro proteste non c'è spazio. Lo si dà, lo spazio, quando si devono fare infrastrutture cittadine...e beh se non c'è un appalto di mezzo chi se ne frega! E' una vergogna giornalisti di Parma e provincia.

Provate a smuovere il culo dalla sedia e non andare solo in altre già prenotate delle inutili conferenze stampa perditempo della Provincia, del Comune o di Enti a loro riconducibili. Sono già sufficienti le loro veline...bastano e avanzano! Ma devono farsi fare lo spot! E allora fotografi, cameraman, redattori tutti al servizio del niente... del volto del giorno prima, per riempire la sala, darsi alle rotative e all'etere!

Cosa accade al Don Gnocchi? Ve lo scrivo io per voi!

-Accade che non possano mangiare nelle loro camere, ma siano costretti tutto l'anno con i degenti ospedalizzati;

-Accade che ricevano cibo scotto, a volte crudo, inadeguato a garantire una dieta equilibrata, corretta e sana cosa che la loro particolare condizione richiederebbe; anche tra i parenti dei degenti comunque c'è chi si lamenta della qualità del cibo (vedi commento);

-Accade che se protestano siano soggetti a aggressioni verbali, minacce e ritorsioni dalla dirigenza;

-Accade che spesso non abbiano assistenza adeguata e subiscano scorrettezze dal personale addetto;

-Accade spesso che debbano fare lunghe attese, a volte aspettare anche quaranta minuti/un'ora, per andare in bagno;

-Accade che possano usufruire di un solo sollevatore per 17 ragazzi; immaginatevi la mattina per le alzate, per le richieste della messa a letto o per il bagno;

-Accade che spesso non vi sia una sollecita risposta alle richieste da parte di alcune operatrici;

-Accade che in gennaio siano rimasti per due settimane senza acqua calda per lavarsi: per l'igiene a letto le assistenti prendevano l'acqua della macchinetta del caffè;

-Accade che paghino anche dai 3000 ai 4500 euro al mese per avere soggiorno (stanze a due o tre posti letto), vitto, assistenza 24 ore;

-Accade che siano stati donati 10.000 euro al reparto ragazzi disabili, ma tali fondi sembrano siano stati destinati a ripianare i debiti del Don Gnocchi;

-Accade che non abbiano il collegamento ad internet nelle loro camere non potendo così usufruire dei loro computer o di quelli concessi in comodato ad esempio dall'Università. Ed è a tutti nota l'utilità della rete per sentirsi collegati al mondo.

Accade tutto questo e voi della stampa, radio e tv locali state zitti? Ad assecondare questa prepotenza a danno di poche e deboli persone?

Ma oltre al silenzio stampa, gli assessorati preposti del Comune, della Provincia fan finta di niente? Eppure leggete internet, le mail le avete ricevute... Perché non vi fate vivi? Non vi informate? Non verificate con i ragazzi disabili ciò che accade? Non monitorate le loro condizioni di residenza? Sono o non sono diritti calpestati? Insomma cosa fate?

Questa è testimonianza storica, spia di un sistema complice, omertoso che copre le nefandezze. Vergogna! (03/03/2008)

Luigi Boschi


visita il blog: www.luigiboschi.it
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