Redazione1 |
18.05.2008 17:21
LIBERAZIONE E REVISIONISMO
Approfondire gli studi sulla Resistenza Italiana, non solo è lecito, soprattutto è doveroso.
Oggi circolano sull’argomento visioni meno idealistiche o ideologizzanti di quanto fino ad oggi accaduto, sono valutazioni più critiche, più storiografiche meno celebrative. Tutto ciò non autorizza nessuno a visioni totalmente revisionistiche, come, nonostante le recenti plateali dichiarazioni, provengono dalla destra, oggi di Governo, o da certa pseudosinistra.
Riprendiamo oggi un articolo apparso sul Corriere della sera (17/05/08) a firma di Sergio Luzzato.
COSA SIGNIFICA OGGI LIBERAZIONE?
‘’ Fu liberazione con la elle maiuscola, quella che permise ai 30.000 ebrei italiani, di rientrare nelle proprie case.
Fu liberazione quella che permise a 12 milioni di italiani, donne comprese, di scegliere la Repubblica contro la Monarchia e di eleggere un’Assemblea Costituente della quale non abbiamo finito, sessant’anni più tardi, di misurarne i meriti storici’’
Qualsiasi approfondimento critico sulla Resistenza non può che partire da questi dati, e quindi vanno respinte con forza tutte le visioni acriticamente revisioniste.
E’ per questa ragione e per molte altre, che ci permettiamo di chiedere a tutti coloro che hanno a cuore i destini della Repubblica e delle sue basi storiche, di contribuire attivamente a questa difesa, dando il proprio contributo del 5 per mille all’ANPI, iscrivendo nella propria casella della Dichiarazione dei Redditi il Codice Fiscale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia: 00776550584
Un modo semplice per dare forza e consistenza al nostro essere Democratici.
Angelo Salvatori
17 Maggio 2008
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