Redazione1 |
15.06.2008 19:43
SOLITUDINE Dopo la pioggia, scrosciante... dopo l'impeto del temporale... si respira!... si libera l'aria che sferza il viso e la mente. Sono affascinato dalla pioggia. Quando abitavo in campagna, andavo fuori a correre per le strade tra i campi o mi lasciavo volutamente sorprendere dall'acquazzone. Un bagno naturale di energia e purezza.
Finestra aperta, sui tetti di Parma, seduto sul davanzale mi godo la luce del tramonto e l'aria che mi accarezza... sorrido ai miei ricordi... scrivo appunti nella mia solitudine; un mondo che se lo vivi, è difficile da abbandonare, facile da perdere nei tentacoli del potere e dei balocchi. Troppa è la gioia che ti dà , tanta la passione che ti concede: impari ad amare e a sorridere. Con lei scrivi favole!
La solitudine unica vera amante. C'è sempre, se la sai ascoltare. La sua fantasia diviene tua. Ti dona amore semplice, intenso, se la sai capire. La sua sensibilità ... introvabile! Non fa scempio di tulipani.
Sono gocce vere di vita. Sono attimi di purezza: il niente nel suo immenso amore.
Devi saperla ascoltare: difficile in mezzo a tanta banalità ! Ma soprattutto la devi apprezzare, una ricchezza piena di sentimento che nessuno ti può dare. Ritrovi te stesso di ritorno dal prosciugante sociale, impoverito dagli zombie. Ti rigenera nel prezioso ascolto.
Ricordi di amore in piena solitudine: un piacere che non compri, non trovi alla movida, nei circoli, agli stadi... è la gratuità dell'amore che si concede senza controdono alcuno, devi solo sentirlo... basta!
La solitudine, una madre ritrovata quando la società ti abbandona, quando la famiglia ti delude, quando gli amori ti tradiscono, quando gli amici svaniscono, quando ritorni alla dolcezza della vita senza intrusi.
Lasciati accarezzare, tu non puoi nemmeno sfiorarla, lei ti avvolge, ti protegge.
Devi aprirti, cogliere il momento, lasciare che dentro di te cresca la sua attenzione.
Un amore per tutti, ma voluto da pochi... molti ne hanno paura, temono il vuoto di se stessi. E' schiva e affascinante. Si muove con grazia e eleganza in un minimalismo semplice, ma sofisticato... raffinato... lirico... ha i profumi dei fiori, delle piante, della neve, del mare, del bosco, del muschio, della pioggia, del fuoco, dei libri... si nutre di racconti, di poesia, di fantasia. Ti parla nel silezio con le note della musica. Con lei non ci sono barriere, ma solo visioni... il volo del vivere. E' leale, vera, non mente... ogni indelicatezza può esserle fatale, si dissolve.
Lascia tutto, non temere, la solitudine ti cura le ferite se cadi nell'altro dissipativo, incapace di generare energia, ma solo consumo e rifiuto.
La solitudine è una intensità di vita che si concede, dolce, gelosa della tua intimità , del tuo sentire.
Quando il vuoto cade su di te la solitudine ti riempie di gioia vera.
La solitudine non lascia banalizzare il tuo amore per la vita. E' la distanza dalle infestanti, forzate, costose ragnatele sociali; dall'inutilità dell'intrattenimento quotidiano; dallo starnazzare bulimico e anoressico; dall'inquietudine dell'orgia del pieno; da chi è incapace di capire e ascoltare il silenzio; da chi vive nell'illusione della convenienza del momento... o dell'ipocrisia... da chi deturpa la bellezza, la baratta o la tradisce.
La solitudine è libertà vera, non spreca parole, ma alita sentimenti.
La solitudine è un bacio di passione per pochi. (Parma, 13/06/2008)
Luigi Boschi
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