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L’UOMO NON E’ DEBITO PUBBLICO di Luigi Boschi
23.05.2010

L’UOMO NON E’ DEBITO PUBBLICO di Luigi Boschi
Si continua a tergiversare senza voler colpire il bersaglio. E' come nel
mondo del narcotraffico. Si prendono i pusher, i tossici, ma non chi detiene
il mercato. E così da sempre.
Un vertice marcio, non può che generare una società marcia. Siamo tutti
coinvolti, ognuno con la sua dose di responsabilità. Non c'è poi la volontà
di agire nella coerenza della responsabilità e consapevolezza, ma di
adeguarsi ai flussi. E' come abbandonare la propria vita alle fiere... senza
la capacità di ribellione, considerata solo una retroguardia storica. Quasi
una rassegnazione.
E' la cultura delinquenziale e criminale che governa il mondo. Bisogna
uscire dalla perversa logica del Debito Pubblico e PIL, e sarà un dramma
sociale, su cui si sono formate diaboliche alleanze criminali, d'affari e
interessi... vivono sul ricatto alla collettività e speculano sulla vita
della gente.

L'esplosione del debito pubblico è una partita di giro generata da criminali
per impoverire i popoli e arricchire una élite a cui dovrebbe invece essere
addebitato. E' il nostro lascito, insieme alla distruzione ambientale, per
le nuove generazioni, paragonabile ai disastri prodotti nel periodo
coloniale di cui paghiamo ancora le conseguenze.*
G. Auriti: "**Se non ci liberiamo della moneta debito le generazioni future
avranno l'alternativa tra la disperazione e il suicidio".
*

Sarà un default a demolizione controllata!! Ma sarà default. La pratica
Lehman possiamo considerarla una esercitazione sul campo... ma anche
Parmalat e Argentina. Ora la Grecia: cosa ne è stato fatto di quella civiltà
madre dell'occidente!

Saranno falcidiati rigorosamente i settori vulnerabili della popolazione...
e come sempre pagheranno i più deboli le colpe di una élite collusa,
corrotta e bancarottiera... Una gerontocrazia culturale ormai priva di
senso.
Senza collasso finanziario non si potrà avere una rigenerazione, il mondo
degli uomini, ma resterà solo degli affari e dei ricatti. Il default degli
Stati è un bagno di sangue necessario per riavere la vita, per ridarci
un'etica adeguata alle conoscenze, nuovi diritti e doveri, nuove forme di
convivenza. Questa non è più sopportabile, né sostenibile. Una società
fondata sul debito pubblico è una bomba a esplosione certa telecomandata.

Principi di austerità, tagliare tutto ciò che è dannoso alla vita, astenersi
dai consumi inutili, depurarsi, diviene una condizione indispensabile o sarà
scontro, violenza, catastrofe. E' la torre di Babele che crolla.
L'alienazione sul lavoro e la drogatura nel dopolavoro sono condizioni di
privazione di vita. Nell'orgia non trovi amore. E lo Stato dell'orgia sta
collassando perché esaurito e esautorato.

L'attuale crisi che non è congiunturale, ma strutturale, non tocca *"il
sistema" *dei signori dell'ordine mondiale... perché è di loro dominio!! Li
si lasciano agire. Hanno tutto a disposizione: ogni cosa, ogni individuo ha
un prezzo. L'ordine che governa il mondo usa tutto e tutti... e lo fa con
tutti gli strumenti.
*I media *luoghi di compensazione umorale. Intrattengono con gli scoop, con
situazioni di piccolo cabotaggio, con lo spettacolo. Sono le telenovela
multisoggetto quotidiane per addomesticare e rendere fazioso il popolo.
Manipolano con la propaganda le menti. Dotati di redazioni dedicate agiscono
come vere macchine da guerra. Producono finte scaramucce e gogne mediatiche
per chi ha perso potere... il popolino si sbizzarrisce, impotente guarda...
e copia i modelli proposti.
*I politici* sono cani da riporto, impiegati a servizio dell'ordine
costituito, chiamati a svolgere ciò che è nell'interesse del comando a cui
devono riferire e rispondere. L'elettorato è la farsa democratica.
*La società dell'intrattenimento* o dei balocchi svolge la sua funzione
dissipatrice di intelligenze e menti pensanti. Pensare non va bene. Devi
agire in modo pavloviano. Vengono generate cause a cui seguono effetti
voluti.
*Le forze militari* proteggono i vertici e agiscono in funzione di un
mandato: intimidire gli individui e controllo delle masse.
*L'intelligence e i servizi* creano le condizioni sociali per la
realizzazione del programma.
Il *terrorismo* è l'arma per produrre paura di massa che volentieri si fa
controllare a discapito della propria libertà e rende lecito l'abuso
arbitrario sui diritti dei cittadini in nome della sicurezza.
Le *banche* sono lo strumento per impoverire le persone raccogliendo e
amministrando il loro risparmio, per riciclare i proventi di attività
criminose, per gestire i flussi finanziari, il debito pubblico e le
operazioni strategiche. Non solo, ma manovrano i titoli del debito pubblico
che collocano ai privati. Chi controlla le banche (e di conseguenza le
banche centrali) possiede gli Stati. Non vi siete chiesti come mai, nella
crisi mondiale, chi ha avuto denari dagli Stati sono state proprio le
banche? A loro che han prodotto il danno vengon date le nostre risorse? Sono
loro che lo hanno imposto. Gli Stati, cioè noi in teoria, siamo sotto
continuo ricatto di banche, fondi, istituti che minacciano la non
sottoscrizione del debito, quindi di default.
Si avvalgono del signoraggio e gestiscono la concessione del credito senza
pagare (o marginalmente nel caso dei depositi) il denaro che prestano.
Con il *digitale* si entra nel pensare e fare dei singoli individui: è il
governo controllo preventivo, una specie di *"scudo terrestre". *Passata la
fase pionieristica, come tutte le precedenti entusiasmante, ora sarà preda
dei grandi poteri e lo useranno per gestire le informazioni e le masse come
vogliono. Esperimenti in tal senso son già stati fatti... anche in Italia.
Le sue applicazioni sono solo agli inizi.
Con la *ricerca scientifica* si destabiliscono o si incentivano poteri
economici e tipologie di consumi. Ogni invenzione è boicottata se non in
linea con il potere costituito.
Le *religioni e le ideologie* sono funzionali per l'obbedienza aldilà della
ragione e dell'intelletto.
*Scuole e università* sono allevamenti di massa per l'indottrinamento;
luoghi in cui si produce la tipologia di bestiame desiderato.
Le diverse *economie produttive* fan correre quotidianamente gli individui,
organizzati per lottizzati e gerarchie, impegnati spesso in sciocchezze
ripetitive alienanti in cui perdono ogni loro abilità, per alimentare il
sistema e un mercato falsato.

Come uscire da questo girone infernale?
a) "*Default e azzeramento debito pubblico". *La vita di una comunità, di
persone, le generazioni future, non possono essere sotto la continua spada
di Damocle per qualcosa di cui non hanno colpe;
b) *"Ridare la terra a chi la lavora"*. Proposto oggi significa: *"Riprendere
la dignità delle proprie abilità". *Ogni individuo deve ritrovare
soddisfazione di se stesso, della propria opera, deve essre messo nelle
condizioni di esercitare il proprio talento. Nella persona c'è l'unità di
misura. Il sistema, semmai, va ripensato, non può pretendere di annullare le
singolarità rese degli zombie.
c) *"Ritorno alle piccole comunità tra loro connesse". *Uscire dai macro
sistemi urbani, dalle megalopoli, in cui vi è la perdita del sé. Centrale
non è la burocrazia che ha prodotto sufficienti danni, ma il ritorno alle
comunità vivibili, l'uomo con coscienza ecosistemica e solidale;
d) gli "S*cenari futuri"* non possono essere sempre sacrificati agli
interessi contingenti del presente. La cultura dell'emergenza non può essere
l'unica politica gestita da una classe dirigente in cui permea una
devastante corruzione;
e) Devono essere riconosciute le "*Economie cognitive e artistiche"* non
solo quelle ripetitive o tradizionali. Il "mercato" (che poi mercato non è)
non può essere l'unico modus vivendi. La qualità dell'esercizio del sé è
funzionale al bene collettivo;
f) I "*disastri ambientali*" non possono rimanere impuniti o ricondotti a
condanne marginali;
g) Una nuova *carta etica, dei diritti e dei doveri* deve divenire
riferimento di convivenza per tutti i popoli.
*(Parma, 18/05/2010)*

*Luigi Boschi*
*visita il blog www.luigiboschi.it


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