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Oggi a Bologna vengono presentati i Mondiali antirazzisti. |
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7.07.2008
“Dopo la nascita dei miei figli, questo è stato il più bel giorno della mia vita”. Parole di una sera di mezza estate, sotto un gazebo allestito in un campeggio colmo di striscioni, cori e maglie da calcio stese ad asciugare. Parole che potrebbero essere state pronunciate da un accanito tifoso il giorno in cui la propria squadra avesse vinto un sofferto scudetto. Parole che sono state invece pronunciate da un altro uomo di sport, da un allenatore, riuscito a realizzare il proprio sogno: far giocare insieme, “fianco a fianco” e “gamba a gamba”, ragazzi provenienti da una terra, la Bosnia-Herzegovina, per anni dilaniata da conflitti intestini, dove per una differenza di etnie il tuo vicino di casa può diventare il tuo assassino.
Una storia preziosa nella sua semplicità , una storia che potrebbe riguardare ognuno di noi, perchè siamo in un momento delicato, dove se le differenze di culture e idee si scontrano con l’ignoranza e con la paura, si genera incomprensione, fastidio, odio.
Il 2008 è l’anno europeo dedicato al dialogo interculturale, come fattore decisivo per arrivare ad una società pluralistica e rispettosa delle diversità .
Iniziare a ragionare in termini di diversità di culture, piuttosto che in termini solamente di antirazzismo è una svolta fondamentale per chi opera in questo ambito, è il riconoscimento che differente vuol dire ricchezza, che i migranti che vivono nel nostro territorio non devono essere visti come un problema, ma come una risorsa.
I Mondiali Antirazzisti, pur avendo nel nome ancora l’accenno all’antirazzismo praticante, si sono evoluti negli ultimi anni proprio come una festa multiculturale, cercando di portare avanti questa linea di azione e di lavoro.
In un momento in cui sempre di più sui giornali si leggono solo e sempre notizie allarmanti sulla sicurezza e sulla necessità di chiudere le frontiere, i Mondiali vogliono dimostrare che la chiusura crea solo paure, mentre l’apertura ricchezza e varietà .
Molti dibattiti si incentreranno su questa tematica, cercando di portare in primo piano i problemi di integrazione di alcune comunità (Rom e Sinti, rifugiati politici…), ma ci sarà anche la possibilità di confrontarsi con il tema della reclusione.
Infatti, quest’anno avverrà un eccezionale gemellaggio con l’Istituto di Pena Minorile del Pratello (Bologna): una rappresentativa dei Mondiali Antirazzisti entrerà nell’Istituto per due giornate e due squadre del Pratello usciranno per giocare ai Mondiali.
Da sottolineare anche quest’anno l’impegno della Comunità Rom di Casalecchio di Reno nell’allestimento e nella partecipazione attiva durante tutta la festa, un segnale forte contro i pregiudizi più radicati nelle nostre società .
Fondamentale in questo sarà il lavoro del Bar Fusion, ribattezzato Kalakuta (che in lingua swahili vuol dire “ribelliamoci”, riprendiamoci i diritti negati) gestito da Asterisco Radio, la radio web ufficiale dei Mondiali Antirazzisti (www.asteriscoradio.it), che trasmetterà tutti i giorni in diretta dai Mondiali.
Organizzato dal Progetto Ultrà - Uisp Emilia-Romagna e dall’Istituto Storico Istoreco di Reggio Emilia, in collaborazione con la Rete Fare (Football Against Racism in Europe) e il Comune di Casalecchio di Reno. Con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Bologna, del Comune di Bologna e della Protezione Civile dell’Emilia Romagna.
Interverranno:
Carlo Balestri – Progetto UltrÃ
Matthias Durchfeld – Istoreco Reggio Emilia
Simone Gamberini – Sindaco di Casalecchio di Reno
Vincenzo Manco – Presidente UISP Emilia Romagna
Paola Ziccone – Direttrice dell’Istituto di Pena Minorile Pratello di Bologna
E altri ospiti
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Press Office Mondiali Antirazzisti
Daniela Conti
cell. +39.347.5972943
e-mail press@mondialiantirazzisti.org
web site www.mondialiantirazzisti.org
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