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Fiom Pomezia: No al piano Serex Communications |
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6.03.2007
Pomezia: la Fiom-Cgil ritiene inaccettabile il piano industriale presentato dalla Serex Communications. Nessuna garanzia sul mantenimento del sito produttivo di Pomezia e dei lavoratori.
La Segreteria della CGIL di Pomezia e della FIOM del Lazio hanno preso parte al Comitato Direttivo della FIOM-CGIL di Pomezia, che il 2 marzo ha discusso in modo approfondito della grave situazione che coinvolge il sito produttivo locale Selex Comunications.
A giudizio unanime del Direttivo e delle strutture sindacali presenti il Piano industriale presentato dal gruppo Selex Communications è da ritenere inaccettabile e da respingere per un complesso di motivazioni, sia di carattere strategico ed industriale che per l’impatto sull’occupazione.
E’ indispensabile, di conseguenza, che questo venga modificato perché risulta chiaro e coerente il suo rapporto con il disegno di integrazione delle attività della elettronica per la difesa, perseguito dalla capogruppo Finmeccanica., che va coinvolta e con la quale va pertanto aperto un confronto specifico da parte delle Organizzazioni Sindacali Nazionali.
E’inoltre inaccettabile l’assenza di garanzie sul mantenimento del sito produttivo di Pomezia nella sua attuale configurazione, attraverso la conferma delle missioni produttive esistenti, che sarebbero stravolte, con il minacciato trasferimento a Roma Tiburtina delle attività commerciali e di marketing e nello stabilimento di Latina, di quelle di assistenza e prototipi, complessivamente 170 lavoratori coinvolti, che si aggiungerebbero ai circa 140 esuberi individuati che dovrebbero lasciare l’azienda nel corso del 2007.
Il gruppo Selex Communications, che occupa circa 4000 dipendenti sul territorio nazionale di cui 900 nello stabilimento di Pomezia, ha come principali committenti, nel mercato delle telecomunicazioni per la difesa e le reti private, il Ministero della Difesa e degli Interni.
Il Comitato Direttivo, nel ribadire che la difesa delle attività a più alto contenuto tecnologico e di innovazione presenti nel territorio di Pomezia, passa non solo dalla salvaguardia dell’insediamento industriale Selex ma anche attraverso il suo rafforzamento professionale e tecnico con i necessari investimenti, ritiene indispensabile l’apertura di un confronto di merito con i Ministeri competenti.
Pertanto coinvolgerà in tal senso gli enti locali e in particolare gli assessorati preposti della Provincia di Roma e della Regione Lazio.
Ufficio Stampa Cgil Pomezia-Castelli
Francesca Marrucci
Pomezia, 2 marzo 2007
Info: Cgil 06 9108171 www.cgilpomezia-castelli.it
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