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Genova. Il porto va a picco. |
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10.05.2008
Ancora un paio d'anni e poi chiuderanno un valico per mancanza di traffico? Mentre assistiamo al buffo battibecco fra i governatori del Piemonte e della Liguria in merito a quale TAV deve avere la priorità (Per la Bresso ovviamente la Torino-Lione; per Burlando la Lione-Nizza-Genova-Milano) e se deve essere privilegiato il trasporto passeggeri o il trasporto merci, sono apparsi sul sito del porto per due giorni, i dati del porto di Genova, poi nuovamente scomparsi.
- Ora possiamo darvi i dati del primo trimestre 2008: UN DISASTRO! È in corso una contrazione decisamente notevole (a gennaio era del meno 8,1% e a febbraio del -14,7%). Ora con anche i dati di marzo abbiamo una contrazione complessiva di MENO 12,8 %. In tutto i contenitori movimentati nel porto di Genova sono stati 391.891. In teoria, moltiplicandoli per i quattro trimestri, otteniamo una previsione per l'anno 2008 di 1.567.574 teu, ossia 230.000 in meno rispetto al 2007. - Nel precedente messaggio "Dall'Appennino alle onde" comunicavamo che le Ferrovie dichiaravano nell'ordine di circa 400.000 i carri merci che attraversavano l'Appennino (ricorderete che per anni ci hanno riempito i giornali e i convegni di previsioni di 3 milioni, anzi di quattro, poi di sei e infine Burlando addirittura di 10 milioni di teu da inviare a Rotterdam. Sul sito ora è apparso un dato di estrema importanza: i carri ferroviari carichi arrivati/partiti nel trimestre sono stati 27.825 (-28,7% rispetto all'analogo trimestre del 2007), contro i 39.059 dello stesso periodo dell'anno scorso. MA ALLORA I CARRI FERROVIARI ALL'ANNO SONO 111.300 ! Forse prossimamente saremo anche in grado di dirvi se fra i 111 mila ci sono anche quelli con destinazione est e ovest e quindi senza necessità di valicare l'Appennino. Ma allora piantatela lì di riempirvi la bocca e le tasche raccontando di linee sature, di urgenza di TAV, di "bruchi" e di aree logistiche in ogni dove e, dimostrando che dopo anni di pazzia si può anche rinsavire, ponetevi l'obiettivo di ammodernare, di potenziare, di gestire meglio l'esistente per un servizio degno di un paese civile per i pendolari e per rilanciare il trasporto su ferrovia che continua a perdere colpi, come dimostrano i vostri dati (-28,7%) e le sempre più lunghe file di enormi camion sulle nostre autostrade.
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