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Le sei lezioni inedite sull’amore tenute da Jean-Luc Marion
8.03.2008
SCUOLA di ALTA FORMAZIONE FILOSOFICA
Centro Studi Filosofico-religiosi "Luigi Pareyson" 

Le sei lezioni inedite sull’amore tenute da Jean-Luc Marion

presso la Scuola di Alta Formazione Filosofica di Torino

pubblicate da Rosenbeg & Sellier

Jean-Luc Marion

DIALOGO CON L’AMORE

A cura di Ugo Perone

Rosenbeg & Sellier

Collana “Dubbio & Speranza” – pp. 136 – euro 13,00

 

Le sei lezioni inedite tenute nel 2006 da Jean-Luc Marion presso la Scuola di Alta Formazione Filosofica di Torino sono una sintesi lucida e ricca di stimoli della sua filosofia, un prezioso racconto in prima persona del suo intero percorso intellettuale, da lui stesso abbozzato in dialogo con i giovani studiosi presenti.

L’analisi del fenomeno erotico formulata da Marion negli ultimi tempi – che assume i tratti di un’ambiziosa filosofia dell’amore – viene dalla critica della metafisica cartesiana: “Assicurarmi da solo della mia certezza non mi rassicura affatto, ma mi espone allucinato davanti alla vanità in persona. A che pro la mia certezza, se essa dipende ancora da me? A che pro io, se sono solo grazie a me?”. L’assicurazione, per Marion, richiede infatti molto più di un’esistenza certa: “richiede che in questa esistenza io mi consideri affrancato dal dubbio di inutilità”. Non si tratta più, come per Cartesio, di ottenere la certezza di essere, ma la risposta a un’altra questione: “qualcuno mi ama?”. La questione dell’amore e la critica della metafisica definiscono così i punti di riferimento del discorso di Marion sulla necessità di porre la fenomenologia come “filosofia prima”, sui concetti e le questioni con cui egli ha arricchito il pensiero fenomenologico (come quelle della donazione e del dono) e sulla considerazione filosofica di Dio e dell’uomo.

 

Questo maestro della filosofia è qui chiamato a parlare di sé, a dar conto del proprio itinerario di pensiero, a descriverne i passaggi, a spiegare le variazioni che sono intervenute.

Parlando di sé, egli diventa maestro a doppio titolo. Innanzitutto per quello che ha detto, e di cui in queste pagine dà conto al modo in cui si esporrebbe di fronte a un classico. Ma anche per il fatto di mostrare il pensiero, come fa un maestro, non solo nei suoi risultati, ma nel suo modo di svolgersi. Marion non si limita a mettere in scena il pensato, ma mostra come abbia avuto luogo la stessa formulazione del pensiero, perché sia apparsa necessaria in quel modo, perché egli abbia dovuto affidarsi a quel giro di argomenti.

Il maestro, che egli è, viene accompagnato dal maestro che, in certo modo, ne manifesta il segreto.

 

Premessa di Ugo Perone

 

La questione della metafisica

La donazione

Il dono

L’impossibile o Dio

L’indefinibile o l’uomo

La questione dell’amore e la riduzione fenomenologica

 

Jean-Luc Marion è uno degli autori più brillanti della filosofia francese contemporanea.

Nato nel 1946, è stato allievo della prestigiosa École Normale Supérieure di Parigi ed è attualmente professore all’Università di Paris-Sorbonne (Paris IV) e all’Università di Chicago.

Appartiene alla generazione di filosofi che è immediatamente seguita a figure di primo piano come Paul Ricoeur, Emmanuel Levinas, Jacques Derrida, dei quali porta avanti e discute le posizioni in un confronto serrato e inventivo con la scuola fenomenologica di Husserl, la filosofia ermeneutica e l’ontologia di Heidegger nonché con i problemi posti alla riflessione filosofica dalla fine della metafisica e dall’affermarsi del nichilismo.

Studioso di Descartes, si è occupato di storia della metafisica, teologia, filosofia della religione e fenomenologia, con particolare riguardo ai temi dell’essere, della trascendenza, del divino, del dono e al rapporto tra ontologia e teologia.

Tra le sue opere tradotte ricordiamo: L’idolo e la distanza (Jaca Book); Dio senza essere (Jaca Book); Il prisma metafisico di Descartes (Guerini e associati); Dato che. Saggio per una fenomenologia della donazione (SEI); Il visibile e il rivelato (Jaca Book). Il fenomeno erotico, tradotto di recente da Cantagalli, ha suscitato ampio dibattito in Francia.

 

La Scuola di Alta Formazione Filosofica nasce a Torino nel 2006 come luogo d’incontro tra giovani ricercatori italiani e stranieri chiamati a confrontarsi, all’interno di cicli di lezioni e discussioni seminariali, con una o più personalità filosofiche riconosciute a livello internazionale.

Per i giovani studiosi, selezionati tramite bando pubblico, ogni ciclo prevede cinque giornate seminariali intensive, di cinque ore ciascuna, a diretto contatto con il filosofo invitato di volta in volta.

Ai filosofi ospiti viene richiesta un’auto-presentazione critica, un bilancio del proprio percorso intellettuale o, nel caso di seminari a più voci, la focalizzazione di un tema e l’animazione di un dibattito stringente intorno ad esso.

I seminari, coordinati dal direttore del ciclo e da uno o più tutor, sono caratterizzati da uno stile familiare e comunitario di lavoro e confronto.

Attraverso la pluralità di prospettive dei filosofi invitati – finora Jean-Luc Marion, Dieter Henrich e Charles Larmore la Scuola intende mostrare, al di là di tecnicismi e unilateralità, la ricchezza e la complessità degli studi filosofici attenti al confronto con la contemporaneità.

Particolare attenzione è rivolta alla dimensione teorica della filosofia quale sapere costruttivo e creativo capace di elaborare e mettere alla prova idee di unificazione del sapere.

L’attività della Scuola di Alta Formazione Filosofica è arricchita da una lezione pubblica, intesa come momento di apertura alla polis e di dialogo con la cultura, per la quale i filosofi ospiti propongono un testo specifico.

Fondata e diretta da Ugo Perone ordinario di Filosofia Morale e direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Piemonte Orientale , la Scuola di Alta Formazione Filosofica è organizzata dal Centro Studi Filosofico-religiosi “Luigi Pareyson” con il sostegno della Compagnia di San Paolo, la collaborazione della Società Filosofica Italiana, il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino.

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                                             Ufficio stampa Bianca Piazzese            

339 6838650

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