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Scuola per formatori Mammut
7.01.2009
Bando di partecipazione al corso di formazione di base per educatori, insegnanti e operatori sociali sui temi della pedagogia, della didattica e dell’educazione.

L’impegno del Centro Territoriale a Scampia – Mammut di approfondimento e sperimentazione sui temi della pedagogia, della didattica e dell’educazione, prosegue la sua azione di “ricerca” e condivisione con l’attivazione della “Scuola per formatori Mammut”: un percorso di formazione rivolto a quanti-e, tra maestri, insegnanti, educatori ed operatori sociali, abbiano attività educative e didattiche in corso o in via di attuazione e l'interesse ad intraprendere un percorso formativo fondato sulla con-ricerca, sul confronto e sulla sperimentazione.

Il progetto Centro Territoriale a Scampia – Mammut, nasce con l'obbiettivo di attivare processi volti a implementare e potenziare le forze positive già attive nei contesti in cui opera, tramite percorsi pedagogici ed emancipativi e grazie a un rapporto di cooperazione e partecipazione col territorio.

La sua attività, svolta in rete con l'Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Campania, con la Fondazione Banco di Napoli per l’Assistenza all’Infanzia e con altre agenzie educative in ambito cittadino e nazionale, mira ad essere una presenza leggera e incisiva, che non si sovrapponga alle pratiche già esistenti e lontana dal consueto e deleterio “sostituirsi” alla società civile nell’assunzione di responsabilità politiche, pedagogiche e sociali.

A partire da questi presupposti, confrontandosi con l'atrofia dell'usuale modo di fare educazione e riconoscendo la necessità di ricercare una nuova identità ideale e culturale a cui ispirare l’azione educativa, il Centro territoriale Mammut si è proposto di partire dalla formazione con una scuola per operatori, pensando che di formazione c'è senz'altro bisogno – visto che la scuola e l’università raramente attendono a questo ruolo – ma di una formazione “critica” e “necessaria” che non si vada a sommare alla miriade di percorsi formativi proposti o imposti, che parta da talenti individuali, passioni e vocazioni e fondata, più che sulla presenza di formatori d’eccezione, sulla condivisione e il confronto di esperienze e metodi diversi.

Uno degli obiettivi che la “Scuola per formatori” si pone è la spinta a ricomporre la frattura che sempre più spesso si avverte nel lavoro sociale e pedagogico fra teoria e pratica, e il desiderio di produrre e far circolare “cultura dell’educazione” mentre azioni didattiche ed educative vengono messe in campo.

La “Scuola per formatori” partirà a gennaio 2009. Per iscriversi è necessario compilare il “bando di partecipazione”, con scadenza il 10 gennaio, scaricabile dal sito http://www.mammutnapoli.org/

Il programma formativo prevede una formazione base, costituita da alcuni stage intensivi e residenziali in diverse località italiane sui temi della didattica, e una serie di sottopercorsi tematici (seminari, incontri, gruppi di ricerca) su temi pedagogici di diversa natura: letteratura per ragazzi, relazione di cura, prima infanzia, “bambini e città”, dipendenze, organizzazione del lavoro sociale… L’insieme dei due percorsi costituirà la “Scuola per formatori” i cui obbiettivi restano quelli di condividere esperienze, sollecitare riflessioni, far circolare idee e critiche, creare un’area di discussione per dare maggiore efficacia a quanto già, in diverse regioni e in diversi ambiti si sta facendo.

Il programma della formazione base è curato da un comitato scientifico che provvederà a un progressivo aggiornamento seguendo esigenze e potenzialità del gruppo di apprendimento/insegnamento, al fine di favorire il contatto con contesti e strumenti, e di sperimentare metodi di riferimenti vecchi e nuovi della pedagogia e della didattica.

La formazione prevede 5 incontri programmati tra gennaio e dicembre 2009, con una cadenza trimestrale e la durata di circa 3 giorni ciascuno. La full immersion residenziale gioverà a far fronte al poco tempo a disposizione, insieme alla necessità di confrontare e sperimentare temi, spunti, consegne di azioni e letture nate durante l’incontro comune, nel contesto educativo di ciascun operatore.

Un foglio condiviso (Il Barrito del Mammut) che circolerà, sia in versione cartacea che telematica, nelle città di provenienza dei vari partecipanti e in quelle incontrate durante la nostra attività, sarà un importante mezzo di condivisione e di riflessione teorica per ragionare su quanto appreso dall’esperienza, confrontandolo con le teorie (attuali e passate) e le esperienze di chi si è posto e si pone domande simili alle nostre.

Per info: www.mammutnapoli.org
mammut.napoli@gmail.com
Referente Formazione Mammut
Luigi Monti 334 347 08 23
Ufficio Stampa Mammut
Solange Di Carlo 366 366 80 14

Calendario dei primi tre incontri:

16-18 gennaio, Ercolano (Napoli) – il vulcano
L’insegnamento della lettura e della scrittura attraverso il metodo naturale, con Olga Mautone e Gabriella Giardino Corpo ed educazione secondo il metodo Rio abierto, con Olga Mautone
Ambiente educante, con Mimmo Caserta

17-19 aprile, La Lodola (Bologna) – l’Appennino
Il metodo Montessori con Grazia Fresco Honegger
Invito alla selvatichezza, con Paolo Tasini

20-27 luglio, Villore (Firenze) – la collina
La pedagogia di Lorenzo Milani, con Alessandro Santoro
La pedagogia delle storie, con l’associazione culturale Hamelin
La cooperazione educativa e l’educazione attiva, con Lando Landi
La didattica della musica, con la Scuola popolare di musica Ivan Illich
La ricerca scientifica come metodo pedagogico, con Ciro Minichini

**********

Scuola per formatori Mammut - BANDO DI PARTECIPAZIONE

Con il presente bando di partecipazione il Centro territoriale Mammut condivide e apre a un gruppo di 25 operatori (educatori, insegnanti e operatori sociali) un percorso di formazione sui temi della pedagogia, della didattica e dell’educazione: la “scuola per formatori Mammut”.

Premessa
Uno dei presupposti che ha generato la nascita stessa del Centro territoriale Mammut è stata la spinta a ricomporre la frattura che molti di noi avvertivano, nel lavoro sociale e pedagogico, fra teoria e pratica, e il desiderio di produrre e far circolare “cultura dell’educazione” mentre azioni didattiche ed educative venivano messe in campo. L’impegno della “scuola per formatori Mammut” è duplice. Da una parte avvicinare e approfondire metodi e teorie dell’azione pedagogica, rendendo partecipi di un percorso formativo condiviso quanti a vario titolo e in diverse città lavorano nel campo dell’educazione. Dall’altra costituire un gruppo paritario di analisi e critica, aprendosi consapevolmente a percorsi di ricerca personale capaci di determinare trasformazioni, politiche e pedagogiche, nella cultura dell’infanzia e dell’educazione.
Due sono, pertanto, gli ambiti di “ricerca” che crediamo importante approfondire per declinare tale presupposto: i metodi e le teorie.

Metodi
Distinguendo nettamente fra tecniche (che rischiano di ingabbiare) e metodi (che possono liberare), l’intento è quello di attivare percorsi formativi pensati per operatori che si occupano di educazione e che vogliono arricchire il proprio bagaglio esperienziale e di conoscenza attraverso la ricerca comune e l’elaborazione di pratiche e modelli di intervento generalizzabili nel lavoro con i bambini e gli adolescenti, tanto nei contesti scolastici quanto in quelli extrascolastici e informali.
La formazione, in questo ambito, avverrà sia in maniera per così dire “classica”, con il contributo di formatori di cui condividiamo intenti e metodi, sia attraverso uno scambio auto-formativo con amici e operatori che, grazie all’assidua frequentazione di bambini, ragazzi e adulti in contesti a vario titolo “educativi”, hanno elaborato e costruito un proprio personale metodo pedagogico.

Teorie
Attraverso incontri, seminari, redazione e diffusione di materiale, tavole rotonde... vorremmo contribuire ad approfondire, diffondere e soprattutto “mettere alla prova” dei nostri “tentativi” pedagogici quelli che altrimenti rischiano di rimanere confusi riferimenti ideali, santini mummificati oggetto di una “superstiziosa” devozione: dai maestri delle origini (Pestalozzi, Froebel, Tolstoj …) a quelli di un passato prossimo (Dewey, Montessori, Korczack…), dai riformisti (Freinet, Codignola, Zoebeli…) ai radicali (Goodman, Deligny, Illich…), dagli eretici interni al mondo cattolico (Milani, Turoldo, Balducci…), ai laici “persuasi” (Capitini, Dolci, Ellul…), dai movimenti progressisti e democratici (Mcc, Mce, Cemea…) agli intellettuali libertari (Borghi, Ward, Read…), dagli specialisti di campi del sapere affini (Rogers, Lowen, Miller…), agli scrittori, artisti e intellettuali che hanno cercato di analizzare anche in chiave “educativa” l’evoluzione della società (Pasolini, Morante, Ortese…).

Programma

La “scuola per formatori Mammut” prevede una formazione base – costituita da alcuni stage residenziali in diverse località – e una serie di sottopercorsi tematici che sebbene meno strutturati e cadenzati costituiscono, insieme alla formazione base, un unico percorso.

Formazione base
Un calendario di tre appuntamenti residenziali (più altri due dopo l’estate) costituisce l’ossatura della “scuola per formatori Mammut” (vedi allegato A). La formazione che proponiamo rappresenta la sperimentazione vissuta in prima persona da “alunni” della “scuola” che si vorrebbe realizzare da “maestri”. La struttura proposta si riferisce a un primo anno di sperimentazione, dove incontreremo, miscelandole sulla base delle necessità di ognuno, metodi e pedagogie diverse. Il fulcro di questa parte della formazione sarà costituita dalla “didattica” intesa nel suo significato più ampio come l’insieme delle forme e dei modi attraverso cui trasmettere conoscenze, competenze e sapere.

Il calendario degli incontri è il seguente:

16-18 gennaio, Ercolano (Napoli) – il vulcano
L’insegnamento della lettura e della scrittura attraverso il metodo naturale, con Olga Mautone e Gabriella Giardina Corpo ed educazione secondo il metodo Rio Abierto, con Olga Mautone
Ambiente educante, con Mimmo Caserta

17-19 aprile, La lodola (Bologna) – l’Appennino
Il metodo Montessori con Grazia Fresco Honegger
Elogio della selvatichezza, con Paolo Tasini

20-27 luglio, Villore (Firenze) – la collina
La pedagogia di Lorenzo Milani, con Alessandro Santoro
La pedagogia delle storie, con l’associazione culturale Hamelin
La cooperazione educativa e l’educazione attiva, con Lando Landi
La didattica della musica, con la Scuola popolare di musica Ivan Illich
La ricerca scientifica come metodo pedagogico, con Ciro Minichini

Ottobre, Nazzano (Roma) – il fiume
Dicembre, S. Erasmo (Venezia) – l’isola

A chi è rivolta
A maestri, insegnanti, educatori, operatori sociali che abbiano interesse a condividere un percorso di formazione sui temi della didattica e della pedagogia e che abbiano attività educative e didattiche in corso o in via di attuazione.

Domanda di iscrizione
Dovendo limitare a un massimo di 25 il numero delle iscrizioni (di cui dieci riservate agli operatori del centro territoriale Mammut), ma volendo al contempo aprire il percorso di “ricerca” ad altri operatori curiosi e inquieti che in altri contesti e in altri ambiti si stanno ponendo domande simili alle nostre, la partecipazione ai tre incontri residenziali della “formazione base” è possibile solo attraverso l’iscrizione al presente “bando di partecipazione”. Criteri, scadenza e modalità, sono specificati nella “domanda di partecipazione” (vedi allegato B)

Sottopercorsi tematici

La “formazione base” rappresenta solo una parte del percorso di ricerca che il centro territoriale Mammut ha avviato sui temi più generali dell’educazione. È un’idea complessiva di educazione che stiamo cercando, intesa come fondamentale dimensione di raccordo che, dalla nascita alla morte, unisce individuo e comunità, cultura e morale.
Limitatamente alle energie che riusciremo ad aggregare intorno a una comune esigenza di conoscenza, gli altri percorsi di formazione in parte già avviati e in parte da avviare riguardano:

Prima infanzia
In vista dell’apertura, nel settembre prossimo, di un “centro diurno multiculturale” per bambini dai 3 ai 6 anni presso gli spazi del centro territoriale, con la supervisione di Grazia Fresco Honegger abbiamo strutturato un percorso che prevede una settimana di formazione intensiva da lei condotta a Napoli (dal 12 al 19 febbraio); una settimana di osservazione “partecipante” per un gruppo di 5 persone presso la scuoletta diretta da Grazia a Calcinate (Varese) e alcune visite brevi in varie realtà da lei segnalate per la qualità dell’intervento educativo in diverse città d’Italia.

Officina dei piccoli
Pensiamo che ricominciare dai bambini, da una ridefinizione della cultura dell’infanzia, fondata non sul prodotto, ma sul processo di sviluppo che ha periodi assai diversificati tali da esigere, per ciascuno, risposte adeguate, possa costituire una fertile critica della nostra cultura e della nostra civiltà, e una prospettiva di riflessione fondamentale che tocca tutti i mestieri, le professioni e i ruoli. Con un incontro di formazione di tre giorni, tra il 19 e il 21 dicembre a Napoli, condotto da Cecilia Bartoli e Claudio Tosi, formatori ai metodi dell’educazione attiva, sul tema del gioco, avviamo un percorso per approfondire come stare e cosa fare insieme a bambini.

Pedagogia delle storie
Convinti che esista un rapporto specifico tra la qualità del vivere civile e la “buona salute” dell’immaginario, con l’aiuto dell’associazione culturale Hamelin (che sarà presente anche in tutti gli incontri della “formazione base”) continueremo a occuparci di storie. Di tutte quelle finzioni narrative che, qualunque sia la loro forma e il loro linguaggio (narrativo, fumettistico, filmico…), tanta parte hanno nel nostro immaginario.

Educazione e politica
L’esperienza della relazione educativa (con bambini, adolescenti, migranti, anziani…) rimane uno dei pochi ambiti ancora in grado di accogliere una progettualità e un’analisi di natura essenzialmente “politica”, a partire dalla riflessione sui propri riferimenti ideali, da un onesto adeguamento di questi alle pratiche quotidiane, dal rapporto con il territorio, dalla spontanea creazione di comunità che un’opera di trasmissione culturale deve portare naturalmente con sé. Su questa linea, il tentativo di spostare attenzione e finalità educative dal “recupero dalla strada di bambini e adolescenti”, al “recupero della strada con bambini e adolescenti” iniziato lo scorso anno prosegue con un convegno su “educazione e urbanistica dal basso” previsto per febbraio 2009 sotto la supervisione di Gilda Berruti e Federica Palestino, del Dipartimento di Urbanistica dell’Università Federico II di Napoli.

“Cellule sociali”
Partendo dall’osservazione delle organizzazioni del terzo settore, basate spesso sull’aziendalismo o, al contrario, sull’improvvisazione idealistica, e intendendo per “cellula sociale” l’unità di misura e la forma di un gruppo che si pone in una posizione di critica e alternativa all’ordine sociale vigente, continueremo a riflettere, facendoci aiutare da chi lo fa da tempo, su quale sia, oggi, il modo migliore – in termini di struttura organizzativa, processi decisionali, valori di riferimento… – dell’agire sociale. Sui modi per farsi “zone temporaneamente liberate”, cunei di resistenza, di proposte, di sperimentazione, di apertura, di coerente adesione di mezzi e fini che non smettono di interrogarsi su quali potrebbero essere modi migliori di funzionamento della società.

L’iscrizione è obbligatoria – per questioni organizzative e per costituire un gruppo di lavoro costante nel tempo – solo per la “formazione base”. Per tutti gli altri momenti formativi dei “sottopercorsi tematici” gli obiettivi rimangono quelli di condividere esperienze, sollecitare riflessioni, far circolare idee e critiche, creare un’area di discussione per dare maggiore efficacia a quanto già, in diversi luoghi e in diversi ambiti dell’intervento pedagogico e sociale, si sta facendo. I modi par attivare questa circolazione di idee e di persone si troveranno di volta in volta. Quelli che il Centro territoriale Mammut è in grado di offrire sono, oltre a tutti i confronti in occasione di incontri strutturati, l’accoglienza di operatori e di gruppi per brevi periodi di osservazione partecipante un bollettino pedagogico, Il Barrito del Mammut, a cadenza bimensile e un sito, www.mammutnapoli.org, dove far confluire ragionamenti, materiali e analisi.

Chi siamo
L'associazione di promozione sociale "Compare" è impegnata dal 1997 in un lavoro pedagogico, sociale e politico nella città di Napoli.
Dal maggio 2007 l'associazione, soggetto attivo di una rete di associazioni ed enti locali e nazionali, anima le attività del "Centro Territoriale a Scampia - Mammut", nato con il duplice obiettivo di sperimentare, insieme a bambini e ragazzi, nuove pratiche pedagogiche e, attraverso di esse, ridisegnare l’uso e il significato corrente di “spazio pubblico”. Esito e non presupposto della ricerca è la realizzazione di un centro territoriale cittadino con sede a Scampia nella Piazza dei Grandi Eventi.
I filoni di intervento del progetto sono due:

Progetto Spaziale, rivolto alle scuole, ai bambini, alle famiglie, italiane e non, del quartiere e della città. Dopo un anno di interventi a supporto degli insegnanti attraverso un programma di animazione territoriale e un lungo e articolato percorso didattico di teatro–quartiere ("Il mito del Mammut"), da gennaio il centro territoriale darà avvio a una serie di attività educative e didattiche rivolte a bambini e ragazzi: una ludoteca, un doposcuola e, in prospettiva, un asilo multiculturale.
L’intervento non si pone come ennesimo progetto da sommare ai tanti altri offerti al territorio, ma come fertilizzante per le forze, associative e istituzionali, già presenti nel quartiere e per aiutare a immaginare una nuova funzione urbana degli spazi pubblici.

Progetto Corridoio, basato sulle potenzialità formative del viaggio, è rivolto agli adolescenti, educatori, insegnanti e operatori sociali e si fonda sulla possibilità di aiutare a dare forma e a liberare le trame di vita di ragazzi e ragazze dai 14 ai 25 anni, attraverso: occasioni formative che affianchino e integrino i percorsi educativi tradizionali (scolastici, professionali, formativi…); una progettualità pedagogica centrata sulla persona nella sua completezza e sull’unicità di cui ciascuno è portatore; sulle possibilità offerte dal viaggio e dallo “spaesamento” da esso provocato; sulla costruzione di una rete nazionale che unisca gruppi impegnati nel lavoro con gli adolescenti e che operano con metodologie e ideali affini.

Per informazioni
mammut.napoli@gmail.com
334.3470823


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