4.04.2009
MORTE PERINATALE E SIDS: IL PROF. MATTURRI AL SENATO, IMPORTANTISSIMA LA COMUNICAZIONE E L'INFORMAZIONE ROMA, 1 APR - ''La mortalita' infantile rappresenta l'indice piu' accurato di valutazione della qualita' della salute, in particolare il tasso di mortalita' perinatale costituisce l'indicatore fondamentale dell' efficacia dell' assistenza materno infantile''. Lo ha dichiarato, in una conferenza stampa a Roma presso il Senato, il prof. Luigi Matturri, presidente del Centro Ricerche ''Lino Rossi'' per lo studio e la prevenzione della morte inaspettata perinatale e della Sids presso il dipartimento di scienze chirurgiche dell' Universita' degli Studi di Milano. L'incontro, organizzato dalla Lega Nord, on. Laura Molteni e sen. Rossana Boldi e Fabio Rizzi, si e' svolto in relazione alla applicazione della legge del 2006, la numero 31, a tutela della vita nascente. ''Una legge - ha sostenuto Matturri, confortato dalla sen. Boldi e da Laura Molteni - che l'Italia ha applicato per prima nel mondo, riconosciuta dalle piu' importanti universita' e riviste scientifiche. Secondo l'organizzazione mondiale della sanita' - ha ancora detto il prof. Matturri - la morte fetale, nelle nazioni piu' sviluppate, ha l'incidenza di un caso ogni 100-200 gravidanze; essa si manifesta nel 90% dei casi nelle ultime settimane di gestazione (morte fetale ante-partum) e nel 10% durante il travaglio (morte intra-partum)''. Le cause, ha illustrato il presidente del centro Lino Rossi, ''comprendono malformazioni, difetti genetici, malattie infiammatorie, patologie degli annessi fetali e disturbi della coagulazione. La morte fetale inaspettata e 'inspiegabile' al termine della gravidanza e' quindi la singola causa di decesso piu' frequente nel periodo perinatale nel mondo occidentale''. Nel complesso, ha ancora sottolineato il prof. Matturri, l'incidenza delal morte inaspettata ed inspiegabile perinatale e della Sids ''e' valutabile intorno ad un caso ogni 120-150 bamgini; trattasi - ha aggiunto - pertanto di uno dei maggiori problemi socio-sanitari e scientifici della medicina moderna, ancora irrisolto''. Tra gli obiettivi per la riduzione di queste ''morti inaspettate del lattante'', Matturri ha indicato una campagna di riduzione del rischio coinvolgendo un target di riferimento rappresentato dalle adolescenti, dalle coppie in attesa e dai genitori di neonati e lattanti. ''Su questa popolazione deve essere progettata e indirizzata - secondo il prof. Matturri - una campagna di comunicazione che possa sviluppare al massimo la sua efficacia come gia' molti paesi industrializzati stanno attuando. Una informazione di massa finalizzata alla diffusione di alcune norme comportamenti limitate, per esempio al rischio Sids. Tra queste alcune precauzioni importantissime: mettere a dormire il bambino in posizione supina; astenersi dal fumo in gravidanza ed in presenza del bambino; evitare l'ipertermia. Con l'adozione di queste tre semplici regole - ha concluso Matturri - si e' ottenuto un abbattimento della mortalita' specifica per Sids fino al 60% . In Italia, con una natalita' attestata intorno ai 500 mila neonati all' anno ed una mortalita' per Sids che si presume possa aggirarsi intorno ai 400-500 lattanti all' anno sarebbe possibile salvare la vita di circa 200-250 bambini ogni anno''. Lunedi' 6 aprile si svolgera' a Milano un convegno presso il Consiglio Regionale della Lombardia sulla attuazione della Legge 31 con esponenti politici, professori universitari, docenti. Il convegno iniziera' alle ore 9.30.
|