18.04.2009
Nuovi poveri a Roma, per Marinelli la solidarietà non basta. Il responsabile per il Lazio dell'Italia dei Diritti: "Servono riforme strutturali" "I nuovi poveri sono dei pericolosi 'comunisti' e sobillatori che probabilmente non leggono i sondaggi. Se li leggessero saprebbero bene come in epoca berlusconiana e sotto il principato di Alemanno le cose vadano oltremodo bene. Umorismo a parte, veramente c'è da chiedersi, di fronte a chi sta conducendo l'Italia verso il declino socio-politico, su come lavorino i sondaggisti, visto che oramai la povertà è palpabile". Vittorio Marinelli, responsabile per il Lazio dell'Italia dei Diritti, si esprime così a proposito dell'articolo pubblicato su un noto quotidiano e relativo al numero crescente di indigenti sul territorio romano. Sempre più famiglie, secondo la fonte, si rivolgerebbero ad associazioni di volontariato per il sostentamento.
"Sembra che l'Italia sia ritornata, nei tempi dello sdoganamento di fascisti e nazisti, alle proprie radici indo-ariane, nel senso che il nostro Paese somiglia sempre più all'India. Solo in India, o nel Sud America del liberalismo selvaggio si vedono le disuguaglianze sociali verso cui l'Italia, e Roma in particolare, si sta avvicinando a passo di carica. La mia critica, pertanto - conclude l'esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - va al sistema nel suo insieme. Servono riforme strutturali. Intanto, si inizi a far pagare le tasse a chi non le paga".
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