3.07.2009
MASSAGGI SULLA SPIAGGIA, SCATTA IL DIVIETO MINISTERIALE
L’ordinanza di ieri con la quale il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini dispone “misure per la tutela e la incolumità pubblica dal rischio derivante dall’esecuzione di massaggi estetici o terapeutici da parte di soggetti ambulanti “ trovano il pieno consenso degli estetisti associati alla CNA.
L’ordinanza in particolare prevede il divieto di offrire a qualsiasi titolo, prestazioni riconducibili a massaggi estetici o terapeutici da parte di soggetti ambulanti allo scopo di salvaguardare la salute dei consumatori, messa a rischio dall’esecuzione di prestazioni effettuate da soggetti privi di qualsiasi competenza e preparazione ed in più effettuati in luoghi non idonei.
Elsa Forte, coordinatrice nazionale delle estetiste CNA, nel concordare con la misura assunta dal Sottosegretario Martini, ricorda come la pratica di effettuare massaggi sulla spiaggia da parte di soggetti ambulanti, oltre che produrre un danno economico alle imprese che effettuano tali prestazioni nel rigoroso rispetto delle norme, può essere, per i cittadini, causa di seri problemi epidermici, allergici, infezioni cutanee, sia per l’assenza di igiene degli abusivi che per l’uso di prodotti, spesso di ignota provenienza o non conformi alle norme relative alla produzione e conservazione dei prodotti cosmetici.
Considerando che l’attuazione pratica e operativa di tale divieto sarà di fatto di competenza dei sindaci delle località balneari, Danilo Garone, responsabile nazionale del settore Benessere CNA, si augura che non si creino intoppi burocratici o scarsa attenzione verso un problema che è invece grave e che proprio in questi mesi rischia di coinvolgere centinaia di migliaia di bagnanti, turisti compresi con i rischi che ben conosciamo. In questo senso è auspicabile anche la collaborazione dei gestori degli stabilimenti balneari.
CNA Benessere, si augura infine che da parte delle autorità pubbliche nazionali e locali, vengano adottate ulteriori e continue misure di controllo e repressione delle attività abusive che purtroppo colpiscono le imprese di estetica anche in altri contesti oltre a quello dei massaggi abusivi sulle spiagge.
Roma 2 luglio 2009
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