20.07.2009
L'Italia dei Diritti continua lotta contro abusi delle banche. Il presidente del movimento, Antonello De Pierro: "Quando viene rifiutato il cambio di un assegno ad un utente avente pieno diritto, invitiamo ad adire le vie legali presentando denuncia-querela per appropriazione indebita"
Roma, 20 Luglio 2009 - In seguito a segnalazioni ricorrenti l'Italia dei Diritti ha intrapreso una battaglia per salvaguardare tutti quei cittadini che si rivolgono alle banche per cambiare assegni e si vedono privati di un loro diritto, perché queste si rifiutano di accettarli. Avevamo affrontato precedentemente questo argomento quando L.L. ,che si era recata presso una filiale della banca Carige a Roma, con un assegno per un risarcimento da parte dell'assicurazione, si era sentita rispondere che non le sarebbe stato cambiato per motivi di sicurezza, pur avendone pieno diritto. Antonello De Pierro, presidente del movimento, aveva chiesto un incontro con l'ABI ottenendo l'impegno ad una maggiore sensibilizzazione delle banche affinché questi episodi non si verifichino più. Nel frattempo sono arrivate altre segnalazioni. L'ultima si riferisce ad una filiale del Monte dei Paschi di Siena di Albenga dove sembra si sia verificato lo stesso problema per un cittadino che voleva cambiare un assegno emesso da una compagnia assicurativa per il risarcimento di un danno subito. "Il nostro invito - commenta De Pierro - è quello di produrre denuncia querela per quanto riguarda tutti questi casi. È giusto effettuare dei controlli di sicurezza, ma senza abusare. Chi si rifiuta di cambiare l'assegno, trattenendo i soldi che sono disponibili per la persona, commette, a nostro avviso, il reato di appropriazione indebita codificato dal art. 646 del codice penale e probabilmente con le aggravanti del comma 11 dell'articolo 61 che farebbero passare la procedibilità , quindi la perseguibilità del reato stesso, dal procedimento a querela di parte a quello d'ufficio". "Ci stupiamo di come le persone continuino a stupirsi - ha commentato Vittorio Marinelli, avvocato e responsabile per la tutela dei consumatori dell'Italia dei Diritti - di un dato ormai acclarato: il matrimonio incestuoso tra banche e compagnie assicurative celebrato dallo Stato, nelle vesti di officiante. Basti pensare che ultimamente i pensionati optano per la moneta elettronica per avere maggiori vantaggi e agevolazioni. Se un tempo era sufficiente l'intervento dei carabinieri, oggi che le banche decidono i presidenti della repubblica, i ministri e chi gli pare e piace, il detto intervento assume aspetti grotteschi. Non si può più fare affidamento nemmeno sul danno biologico, perché le assicurazioni hanno appena ottenuto una sentenza dalla Corte di Cassazione che ridimensiona il danno esistenziale. Ci troviamo davanti - conclude l'esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - a una lotta tra tanti piccoli Davide e un grande Golia, che deve però ricordarsi che fine aveva fatto".
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