10.05.2005
Ucciso il 16 maggio 1955, è l’ultima delle 38 vittime del movimento contadino siciliano
Il teatro e il cinema rievocano la figura di Salvatore Carnevale, il giovane sindacalista della Cgil brutalmente assassinato nel comune di Sciara, Palermo, il 16 maggio 1955. E’ l’ultima delle trentotto vittime del movimento contadino siciliano, cadute sotto i colpi della mafia e degli agrari nell’immediato dopoguerra. In occasione del 50° anniversario dell’assassinio, la Fondazione Giuseppe Di Vittorio, lo SPI-CGIL Progetto Memoria, la CGIL di Roma e del Lazio, l’Associazione Artistica Mana Chuma Teatro, organizzano una giornata dedicata alla sua figura. Il 16 maggio 2005 al Teatro Valle - Roma, Via del Teatro Valle, 21 Alle ore 10,00 - d’intesa con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma - la mattina sarà dedicata alla proiezione del film interpretato da Gian Maria Volontè “ Un uomo da bruciare ” (1962) di Paolo e Vittorio Taviani, Valentino Orsini. Interverranno: i fratelli Taviani e l’Assessore alla Cultura del Comune di Roma Gianni Borgna. Alle ore 20,30 - è in programma la rappresentazione dello spettacolo teatrale realizzato da Mana Chuma Teatro - da un’idea di Massimo Barilla e Salvatore Arena - “ di terra e di sangue “. Regia di Maria Maglietta. Guglielmo Epifani, segretario generale della CGIL, e Tano Grasso, delegato del Sindaco di Roma alla lotta contro l’usura, prima dello spettacolo serale ricorderanno brevemente la straordinaria figura di Salvatore Carnevale.
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