Il Presidente della Camera ha incaricato un architetto importante di realizzare all'interno di Montecitorio la stanza della meditazione. Per questo ha consultato i vertici delle religioni a cominciare da quella cattolica e non esclude anche di dare un posticino, non so quale, agli atei.
Trovo l'idea pessima e da respingere anche se a quanto pare ha già ricevuto il consenso dei maggiori gruppi parlamentari.
La trovo pessima perchè non si capisce quale bisogno sentano i nostri deputati di meditare ognuno attraverso il proprio sentimento religioso e non partendo dai fondamenti ideali della Repubblica e della sua Costituzione.
Mi pare che si introduca una colonizzazione religiosa e trascendentale del pensiero laico richiamando ognuno dei meditanti alla propria fede. Le religioni monoteiste come pensiero sono di gran lunga precedenti alle acquisizioni recenti del pensiero laico sui temi essenziali come la libertà la solidarietà la pace. La Bibbia parla per esempio di guerra, di popolo eletto, di servi e padroni, di stermini dei popoli "barbari" etc..
Questa idea per me infelice del Presidente Bertinotti viene a maturazione nel momento in cui fortissima è la pressione del Vaticano sullo Stato laico. La stanza della meditazione si inscrive perfettamente nella traiettoria della pressione clericale e la rende agevole accettabile "normale". La stanza rende normale l'idea mediovale che il deputato debba servire non solo lo Stato ma anche la sua Chiesa.
Si viola l'intangibilità dello spazio laico delle istituzioni in forma ancora più preoccupante della installazione del presepio.
Si contamina un luogo deputato alla indipendenza e sovranità dello Stato introducendovi una moltitudine di riferimenti religiosi inaccettabili dal momento che la religione non è solo spiritualità ma anche potere materiale, dottrina che impregna molti Stati ordinandone una ferocia intollerabile verso la libertà specialmente la libertà della donna.
Spero che la sede del Parlamento non venga alterata dall'introduzione di equivoci filosofici e politici. Spero che la Corte Costituzionale intervenga per impedire che venga inferta questa ferita alla Repubblica.