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| Da atto a Padellaro di aver appoggiato i " girotondini" |
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22.12.2004
Dò atto ad Antonio Padellaro di essere uno dei pochi giornalisti in area Centro Sinistra ad aver da sempre appoggiato i "girotondini" e comunque quelli che, al di fuori dall'appartenenza a specifici partiti, hanno voluto manifestare contro le leggi liberticide di questo governo.
Dopo aver partecipato alle grandi manifestazioni di Piazza San Giovanni del 14 settembre 2002 e del 15 febbraio del 2003 (per contrastare l'intervento americano in Iraq), mi chiedo a che cosa siano servite.
Certamente il governo non ha spostato di una virgola i propri programmi né i propri comportamenti, inoltre i principali esponenti del centro sinistra ed in particolare dell'area riformista dei DS hanno sempre preso le distanze da questi movimenti, e spesso hanno pubblicamente definito chi vi ha partecipato come "politicamente ignoranti", "estremisti", "giustizialisti", "catastrofisti", oppure come "utopici sognatori" per la pace.
Mai tali esponenti del centro sinistra hanno dimostrato di cogliere l'opportunità a loro "gratuitamente" offerta da milioni di persone per dire loro "grazie!", per sposare le loro cause e condividerne le finalità . Sul tema dell'intervento in Iraq hanno impiegato un anno per chiedere con un po' di enfasi il ritiro delle truppe italiane.
Hanno sempre proclamato che appoggiarne e condividerne gli obiettivi avrebbe spaventato quell'elettorato "moderato" del centro che si illudono di poter conquistare.
Con che faccia ora potrebbero chiederci di scendere in piazza per contrastare le pessime leggi che questo governo sta promulgando sulla giustizia o per contrastare una finanziaria che taglia le tasse ai più ricchi (i milionari di Euro) e taglia i servizi o li aggrava di pesanti ticket a tutti gli altri?
Per chi, come me, abita a centinaia di chilometri da Roma, partecipare ad una manifestazione implica un impegno fisico, economico e di tempo non indifferente; impegno che sono stato e sarei ancora ampiamente disponibile a sostenere se mi sentissi realmente rappresentato da quegli esponenti politici che mi tocca votare solo perché "gli altri" sono infinitamente peggio, ma che mi rendo conto che non condividono appieno i miei sentimenti e le mie opinioni.
O sbaglio?
Edgardo Favaloro
edgardo.favaloro@libero.it
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