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Forum :: Lettere :: Lettere aperte a.... :: La battaglia vintadel Morellino la difesa dei vigneti |
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La battaglia vintadel Morellino la difesa dei vigneti |
Redazione1 |
29.07.2008 17:01
La battaglia vintadel Morellino la difesa dei vigneti
Il Consiglio di Stato sconfessa il parco eolicodi Scansano. La Regione: «Non è illegittimo»
dalla prima pagina
Biondi Santi parla da uno dei luoghi più incantati del mondo, dove la mano dell'uomo, nei secoli, ha soltanto arricchito le grazie della natura. «Non si può invadere un paesaggio ricco di storia, di arte, di cultura con installazioni industriali così invasive. Quello che mi colpisce è che sia la Regione, sia Legambiente si sono limitate a dire che per il 2009 sarà tutto a posto. Loro il parco lo hanno già fatto. Io, comunque andrò sino in fondo. Vede, nessuno mi ha mai cercato né prima della costruzione né dopo, non si gestisce il potere in maniera così impositiva. Perché - mi chiedo - le pale dell'eolico non se le mette Ermete Realacci vicino a casa sua? Se mi dicessero, per assurdo: guardi, Jacopo, si deve costruire una centrale nucleare a Scansano, per ragioni di Stato, io cercherei di dialogare, non sono un tipo che si arrocca. Ma l'eolico, in questo modo... Non si fa così, andrò avanti sino a che non mi avranno risarcito tutti i danni».
Il parco di Scansano, a Poggi Alti, sorge a ridosso del castello medievale di Montepò, dove nascono i grandi vini supertuscan e il Morellino di Scansano. Detto di Bacco e Eolo, resta l'aspetto pirandelliano della storia dell'energia eolica in Italia.
Scorrendo le motivazioni del Consiglio di Stato, uno pensa: ora l'impianto verrà smantellato. E invece, Legambiente e la Regione Toscana danno una lettura diversa. «Quella di Italia Nostra e Biondi Santi - commenta Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente - è solo una vittoria di Pirro. Siamo certi che l'unico vizio sia nel metodo e non nel merito in quanto il parco di Scansano non crea alcun impatto all'avifauna (gli uccelli, ndr) come già verificato da un monitoraggio già effettuato. Siamo convinti - chiude Gentili - dell'importanza di un parco eolico come quello di Scansano che produce una quantità significativa di energia rinnovabile anche alla luce del piano energetico della Regione Toscana».
Un anno fa, in un'inchiesta sull'eolico firmata da Ferruccio Sansa e Marco Menduni, il Secolo XIX ha avuto modo di rilevare come la quantità di energia che si produce o si potrebbe produrre in Italia con il vento non sia una panacea all'eterna crisi energetica nazionale. La Regione Toscana, al di là di valutazioni e note del Consiglio di Stato, continua a difendere la scelta del Parco di Poggi Alti. «Da una prima analisi - afferma l'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini - fatti salvi gli approfondimenti dei nostri legali, emerge che non è in discussione la decisione assunta a suo tempo dalla Regione di avere escluso il progetto dalla valutazione di impatto ambientale dell'impianto eolico».
A conferma di questo a pagina 16 della sentenza si legge che «la normativa europea detta una disciplina di maggior favore per gli impianti eolici, ammettendo la loro realizzazione senza la predetta valutazione, purché venga verificata preventivamente la sua necessità . La normativa relativa agli impianti eolici stabilisce, quindi, un'eccezione alle disposizioni generali in tema di valutazione di impatto ambientale».
Allora non è successo niente? No, qualcosa è cambiato pure per la Regione. «Ad oggi - fanno notare - quello che possiamo evidenziare è che sicuramente andrà rinnovata l'autorizzazione all'impianto per eliminare il vizio che ha portato al suo annullamento da parte del Tar, confermato dal Consiglio di Stato, ovvero quello relativo al monitoraggio dell'avifauna. Questo potrebbe comportare una sospensione dell'impianto in attesa del rinnovo dell'autorizzazione, ma dovrebbe escludere l'ipotesi di un suo smantellamento.
E viene confermata in ogni caso la validità del percorso intrapreso col nuovo Pier (Piano di indirizzo energetico) prevedendo lo sviluppo dell'eolico in Toscana, che sarà accompagnato dall'approvazione delle nuove linee guida per la valutazione di impatto ambientale e della nuova legge regionale che dovrà essere approvata entro il prossimo febbraio».
Nella regione cara a Bacco per i suoi vini, qualcuno sembra essersi innamorato del vento, o meglio delle pale eoliche. Comunque, se lo smantellamento dell'impianto non avverrà , Jacopo Biondi Santi è pronto a continuare la sua battaglia a oltranza. Nell'Italia di Pirandello: cosi è (se vi pare).
Massimiliano Lenzi
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